mercoledì 30 dicembre 2009

Lasagnette aperte ai gamberoni e lenticchie


Per augurarvi di trascorrere una bellissima serata di San Silvestro


un piattino portafortuna :-)

La ricetta è tratta dalla rivista Buona Cucina dicembre 2001

Ingredienti:
500 gr di pasta per lasagne
250 gr lenticchia
18 gamberoni con guscio
1 piccola cipolla
1 carota
1 porro
1 gambo di sedano
1 spicchio di aglio
curry
1/2 l. brodo vegetale
1 dl vino bianco secco
timo
peperoncino
2 dl panna fresca
olio extra vergine di oliva
sale e pepe


Tritare finemente la carota, il sedano e la cipolla.
Affettare sottilmente il porro.
Fare appassire le verdure con olio a fiamma bassa per circa 5 minuti.


Sciacquare le lenticchie e unirle al soffritto, rosolare appena e coprire con il brodo.
Aggiungere 2 rametti di timo tritato, abbassare la fiamma e lasciare sobbollire per circa 25 minuti, fino a quando le lenticchie saranno morbide e il liquido non ancora del tutto assorbito.
Aggiungere 2-3 cucchiaini di curry (anche di più se piace!), sale e pepe.


Sgusciare i gamberoni e tenere le teste.
Far rosolare gamberi e teste con olio, aglio e peperoncino.
Schiacciare bene le teste con un cucchiaio di legno, versare il vinoe far evaporare a fiamma vivace per alcuni minuti.
Eliminare le teste ed eventuali tracce di gusci. Aggiungere le lenticchie e la panna, mescolare e far insaporire a fuoco vivaci pochi minuti.


Con la rotella dentellata tagliare la pasta a strisce di 4-5 cm di altezza e lessare in abbondante acqua bollente salata e aromatizzata con un pizzico di curry.
Con 1- 2 cucchiai di acqua di cottura ammorbidire intanto la salsa.

Scolare la pasta al dente e condire subito con la salsa di lenticchie e gamberi.


Servire, spolverando con timo.


CON L'AUGURIO DI

UN MERAVIGLIOSO ANNO NUOVO

AUGURI !!!!!!

giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale!


Auguro a tutti un Natale di gioia, pace, serenità e tanto tanto amore!!!

BUON NATALE!

sabato 5 dicembre 2009

Biscotti per Natale


Vi auguro di trascorrere questi primi giorni di feste natalizie tra tanto amore, addobbi e biscottini!!!

Questi li ho preparati per lo scorso Natale, le ricette sono qui

per altre ricettine cliccare sui nomi dei biscotti:)
Biscotti allo zenzero


Biscotti speziati



Biscotti per il tè

se conservati in una festosa scatola di latta regaleranno dolci momenti durante le feste!

da gustare tutti insieme in allegria!!!!


giovedì 3 dicembre 2009

Ciambelline alla Vernaccia di Serrapetrona


Un'altra idea da donare a Natale
Ciambelline alla Vernaccia
deliziosi biscottini, leggeri e friabili, preparati con pochi semplici ingredienti e con un ingrediente d'eccezione che regala un sapore molto particolare, la vernaccia
magari accompagnate da una bottiglia di buona vernaccia :)
un vino spumante tipico della Marche, prodotto nel territorio di Serrapetrona
un nettare dolce e frizzante, dal colore rosso rubino tendente al porpora, dal profumo persistente speziato e di frutti rossi, dal gusto dolce e piacevole
Delizioso da bere a fine pasto e ancor più buono se accompagnato da dolci ciambelline.

La ricetta è tratta dal bellissimo libro Ricette, ricordi, racconti i dolci della tradizione maceratese

Ingredienti:
250 gr farina 00, 115 gr zucchero, 80 gr burro, 80 gr Vernaccia, un pizzico di lievito in polvere per dolci
zucchero semolato per decorare.

In una ciotola unire la farina e lo zucchero.
Aggiungere il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzetti, la Vernaccia ed infine il lievito.
Impastare tutto amalgamando bene, l'impasto nn deve risultare troppo morbido ( nel caso fosse troppo morbido aggiungere farina, se troppo asciutto aggiungere Vernaccia)

Sul piano da lavoro infarinato, formare dei filoncini e formare le ciambelline.

In un piatto versare un pò di zucchero semolato, passarvi il lato superiore delle ciambelline pressando bene per far aderire lo zucchero alla superficie.

Sistemare le ciambelline con il lato zuccherato verso l'alto sulla lastra del forno rivestita di carta forno.

Cuocere in forno già caldo a 170°-180 ° ( ventilato) per circa 20'.

Far raffreddare e sgranocchiare
buonissime inzuppate nella vernaccia:)


Si conservano a lungo in scatole di latta.


con questa ricettina partecipo alla raccolta

martedì 1 dicembre 2009

Piccoli panettoni



Manca poco a Natale:)
siamo tutti indaffarati per la festa più attesa dell'anno, addobbi, biglietti di auguri, pensierini fai da te, in cucina si fan le prove per preparare il menù e tanti regalini golosi...

un'idea...
piccoli panettoni

da donare in graziose scatole di latta


o da sistemare come piccoli segnaposti sulla tavola delle feste per renderla ancora più golosa:)


la ricetta nn mi ha soddisfatto completamente, il sapore è delizioso, ma
sto ancora cercando, come ogni anno, pasticciando tra nuvole di farina, la ricetta perfetta per un panettone soffice soffice.

giovedì 26 novembre 2009

Dinnede


L'anno scorso la splendida Merano ci accoglieva innevata e silenziosa alle prime luci dell'alba per regalarci una giornata di vera magia!
Il paesaggio fiabesco e il bellissimo paese ( cliccate qui!) ci incantano!


Dopo un breve giro panoramico di Merano, ci immergiamo nell'incanto del mercatino natalizio ( cliccate qui!) l'atmosfera è magica! la neve, le casette di legno illuminate da mille piccole luci, i colori, i profumi...la magia del Natale!!

Prelibatezze gastronomiche, con i loro profumi caldi e speziati, attirano inevitabilmente la nostra attenzione: vin brulè, krapfen, panini imbottiti, speck, formaggi, bretzel, zelten, pan pepato, spiedini di frutta ricoperta di cioccolato...

Tra le tante casette scorgiamo un sorta di castello con tanto di torre: Schlossbeck, il panettiere di corte.
Sembrava di essere in una fiaba, in un laboratorio in cui tanti folletti lavorano instancabilmente, chi impasta, chi tira sottili sfoglie di pasta, chi farcisce focacce, chi pensa alla legna per il forno, chi con lunghe pale inforna e pazientemente attende le delizie che pian piano diventano croccanti e profumate nel forno a legna
pane di segale

deliziosissime dinnede
una vera specialità.
Preparati con pasta di pane secondo un'antica ricetta, tirati fini e farciti con cipolla, speck, patate o formaggio. Cotti nel forno a legna e gustati caldissimi appena sfornati.
Il tutto sotto i nostri occhi attenti che provavano a carpire gli antichi segreti dei folletti panettieri
Focaccine davvero deliziose!! Una pasta leggera, morbida e un pò croccantina all'esterno, farcite con una gustosa cremina, pezzettini di speck, patate, cipolla... troppo buoniiii, indimenticabiliii!!
Era da molto che volevo provare a farli e quando, qualche settimana fa alla fiera di San Martino a Grottammare , ho trovato la farina di segale mi son messa subito all'opera, ma senza ricetta:( solo tanti deliziosi ricordi:) ( se qualche folletto può darmi la ricetta sarebbe meravigliosoooo!)
Ingredienti:
700 gr farina 0, 300 gr farina di segale, 2 cubetti di lievito di birra (50 gr), circa 600 gr acqua
sale, un cucchiaino di miele, un cucchiaino di zucchero.
farcitura: 150 gr panna da cucina, 150 gr yogurt bianco, farina, sale
200-300 gr speck, 3-4 cipolle, 2-3 scalogni, 2-3 patate, 1 salsiccia, 150 gr asiago e brie
sale, pepe, olio
Scaldare l'acqua, sciogliervi il miele, lo zucchero e il lievito. Attendere una diecina di minuti.
In una ciotola capiente setacciare le farine, fare un buco al centro, versarvi l'acqua in cui è stato sciolto il lievito e con una forchetta mescolare vigorosamente senza unirvi la farina. Coprire l'acqua con la farina e attendere 10'.
Con la forchetta mescolare vigorosamente, poi pian piano unire la farina fino ad ottenere un composto omogeneo, unire il sale.
Coprire il recipiente con pellicola e mettere a lievitare in luogo caldo per 2 ore.
Nel frattempo
- tagliare sottilmente cipolle e scalogni e saltarli alcuni minuti in una padella con un filo di olio;
- sbucciare e tagliare le patate a fettine sottili;
- tagliare il formaggio a pezzetti;
- in una ciotola unire la panna, lo yogurt, un pò di sale e qualche cucchiaio di farina per ottenere una sorta di cremina;
- tagliare a listarelle lo speck.
Riprendere la pasta lievitate e con le mani ben infarinate dividerla in 12-14 porzioni.
Sulla tavoletta di legno ben infarinata, con il mattarello, tirare una sfolgia molto molto sottile ( la pasta deve essere sottilissima!! le mie focaccine nn sono sottili come le originali:( devono essere molto più sottili!!) le porzioni di pasta infarinando bene durante l'operazione.
Adagiare le sfoglie di pasta su vassoi ricoperti di carta forno.
Dopo aver steso tutte le focaccine, farcire con il composto di panna e yogurt ( la quantità indicata nn basterà per tutte le focacce)
- cipolla, speck, sale, pepe, olio;
- cipolla, patate, sale, pepe, olio;
- cipolla, patate, salsiccia, sale, pepe, olio;
- formaggi. pepe
Cuocere in forno, nel forno a legna sarebbe perfetto ma qui ancora niente:(, già caldo a 250° per circa 15-20' ( se la pasta è molto sottile ci vorrà anche meno tempo) comunque fino a doratura.
Gustare appena sfornati!

martedì 24 novembre 2009

Il Muffin di Federica!


Una ricetta semplice, veloce e dal risultato strepitoso?

Il meraviglioso Muffin Bianco della fantastica Federica!!!!
andate da lei e vedrete l'unico ed inimitabile!!
Bellissima l'idea di Federica di cuocere il cremoso impasto in un unico stampo!più soffice e più veloce:)

Ho provato mille volte a fare i muffins ma nn ci sono mai riuscita, poco cotti, nn lievitati, troppo cotti:((
appena ho visto la ricetta di Federica mi è venuta una gran voglia di riprovare per l'ennesima volta e questa volta è stata quella buonaaaaa:)))
un dolce deliziosissimo, sofficissimo e super goloso:))


Ingredienti:
300 gr farina 00, 3 uova, 100 gr zucchero, 100 gr burro, 1 bustina di lievito in polvere vanigliato, un pizzico di sale, 1/2 bicchiere di latte, nutella a volontà:)
zucchero in granella

In una ciotola unire uova, latte, sale e burro fuso.

In un'altra ciotola setacciare la farina, il lievito e aggiungere lo zucchero.

Unire i due composti e amalgamare.

Con un cucchiaio versare metà del composto ottenuto in uno stampo rivestito di carta forno, con distribuire nutella sul composto sistemato nello stampo e versare il restante impasto.

Spolverare zucchero a granella e cuocere in forno già caldo a 180° per 30'

Sfornare, far raffreddare e gustare!!
la nutella sembra appena spalmata!

Rimane morbidissimo anche il giorno dopo ma per poco perchè ... finisce in fretta:)!

giovedì 19 novembre 2009

Il ciauscolo


Una bellissima iniziativa organizzata da Al Cibo Commestibile in collaborazione con la Compagnia del cavatappi per far conoscere le specialità DOP e IGP del nostro paese.



E subito rivedo una scena che porterò sempre con me: io piccolina, un gran portone che si apre, un frate che con fare calmo e sereno mi donava un pane morbido farcito con profumata morbida crema di carne dall'indimenticabile sapore



Il ciauscolo


Nel cuore dei Monti Sibillini dove il tempo sembra essersi fermato
San Liberato: un'oasi di pace tra montagne, alberi, fonti di acqua incontaminata.
Un santuario, una chiesetta, un
convento , un eremo

Molti anni fa, io e mio fratello piccolini e i miei che ci portavano spesso in quest'angolo di pace, il cielo era blu, l'aria leggera e il silenzio rotto solo dal cinguettio degli uccelli.
Una passeggiata tra i boschi, per sentieri sempre più stretti fino ad arrivare all'eremo di Soffiano, una piccola cavità scavata nella roccia, molto suggestiva, antico luogo di preghiera.

Al termine della passeggiata, stanchi bussavamo al convento e un simpatico frate apriva il grande portone per accoglierci con un sorriso sereno e fraterno affrendoci una merenda sana, deliziosa, genuina e soprattutto indimenticabile: tutto rigorosamente fatto in casa, pane fragrante cotto nel forno a legna su cui era spalmato delizioso ciabuscolo.
Una gioia per il palato e per l'anima, un sapore unico, indimenticabile che ancor oggi mi sembra di sentire!


Ancora ricordi, ma questi recenti. Quando Sarnano fa da sfondo alle nostre passeggiate, tappa immancabile ad un caro amico di famiglia, grande maestro nell'arte della norcineria che ha fatto del lavoro una passione.
I suoi baffi sorridenti ci accolgono al nostro arrivo per farci fare un giro tra sapori e profumi di montagna.
Un giorno ci guidò nel suo laboratorio mostrandoci stanze i cui soffitti erano zeppi di lonze, salami, salsicce, prosciutti, ciabuscoli, appesi a mezz'aria al calore di un grande camino acceso per regalare un delizioso profumo che inondava la stanza.
Ed ecco svelati i segreti di un prezioso salume dalle antiche origini: tanto amore, passione, materie prime di ottima qualità, rispetto delle tradizioni e la voglia di far continuare a vivere i sapori genuini di una volta.
Qui il ciauscolo più buono!!! Morbido, delicato, reso ancor più aromatico dal grande vecchio camino:)


Ciabuscolo, ciavuscolo, ciauscolo tre nomi che variano al variare della zona di produzione per indicare un prodotto dalle antiche origini rurali.

Prodotto in quasi tutta la provincia di Macerata, in particolare nel territorio montano dell'alto maceratese, parte della provincia di Ancona e territori delle province di Ascoli Piceno e di Fermo.

Uno dei prodotti che meglio rappresenta il mondo contadino marchigiano, con le sue tradizioni.
Quando fare la pista era una festa, tutti riuniti, parenti, amici, vicini, giorni di duro lavoro per nn buttar via niente del povero maiale: salame, prosciutto, pancetta, salsicce ...ciabuscolo!


Inconfondibile per la sua morbidezza conferitagli dalla particolare macinatura della carne, dalla presenza di grasso tra gli ingredienti, dall'umidità dell'ambiente.
La materia prima, carne suina di prima qualità, di provenienza esclusivamente nazionale: spalla, pancetta, rifilature di lonza e prosciutto.
Il grasso fondamentale nella preparazione di questo salume per conferire la tipica morbidezza.
Il processo produttivo, in cui tecniche tramandate dalla tradizione contadina si fondono a moderne metodologie, è regolamentato da un disciplinare di produzione e sottoposto a scrupolosi controlli.
Le carni vengono tagliate e tritate più volte utilizzando trafile con fori sempre più piccoli per ottenere un composto molto fine, si aggiunge il grasso, il sale, pepe, aglio e vino ( in alcuni casi scorza d'arancio o semi di finocchio selvatico) per aromatizzare ed insaporire.
Il tutto viene poi pressato in budello naturale precedentemente disinfettato ed aromatizzato.
Uno spago di canapa chiude le estremità dell'insaccato.
Si passa alla fase dell'asciugatura in ambienti naturali, privi di condizionamenti artificiali ( in alcuni casi viene appeso in locali di alta montagna un cui il camino acceso conferisce il tipico aroma) e poi una breve stagionatura in ambiente umido.
Il nostro ciabuscolo è pronto!
Morbido, dall'aromatico profumo e dal caratteristico delicato sapore, da spalmare su fragranti fette di pane sciapo per esaltare ancor di più il tipico sapore.

Per me nn c'è ricetta che tenga, il modo migliore per gustare tutta la sua bontà è come vuole la tradizione: spalmato sul pane!


Da leggere
IL CIAUSCOLO
Un salume antico dal gusto moderno
ricerca storico-scientifica curata dalla dott.ssa Luciana Pacifici
Camera di Commercio Macerata 



martedì 17 novembre 2009

Torta di castagne

Premessa indispensabile:)
Questa nn è una mia ricetta!!
è di mia mamma, troppo troppo buona che nn potevo nn postarla!!
Tempo di castagne, di camino acceso, di domenica passata in casa a pensare a piccoli doni da regalare a Natale, a lavoretti fatti con legno, muschio, nastri di raso colorati per creare una calda atmosfera natalizia, a ricettine da preparare per la tavola delle feste.
Per cena tutti insieme intorno al fuoco: grigliata!!
Mentre prendiamo la legna per accendere il fuoco, raccogliamo profumate erbe aromatiche per insaporire olio e carne, accendiamo il fuoco, gustiamo un piacevole aperitivo, mia mamma è in cucina a prepare una deliziosa torta di castagne!!
Soffice, leggera, ripiena di morbida crema!!una bontà assoluta!!


è troppo bravaaaaa!!!!!
ogni suo piatto è sublime!!!
anche se ha pochissimo tempo e pochissimi ingredienti riesce sempre a fare vere e proprie magie:)
ogni giorno ci regala ricettine stuzzicanti, sempre nuove e gustose, instancabile anche nei giorni più difficili è lì con tutta la forza e l'amore che solo una mamma, solo un angelo del focolare può donare
grazie mamma!!!!

Ingredienti
200 gr farina di castagne, 100 gr farina, 120 gr zucchero, 2 uova, 1 1/2 bicchiere di latte, 1 bustina di lievito vanigliato in polvere, un pizzico di sale, un bicchierino di rum, 50 gr pinoli

per la crema: 2 uova, 3 cucchiai scarsi di zucchero, 2 cucchiai abbondanti di farina di castagne, 3 bicchieri di latte, 1 cucchiaio di farina 00, vanillina

Montare le uova con lo zucchero, aggiungere la farina, il latte, il rum, il lievito, il pizzico di sale ed amalgamare bene.
Rivestire con carta forno uno stampo a cerniera, versare il composto ottenuto, cospargere la superficie con i pinoli e cuocere in forno già caldo a 180° per circa 40 o fino a doratura.

Nel frattempo preparare la crema montando le uova con lo zucchero, aggiungendo la farina, il latte e la vanillina. Cuocere su fuoco basso girando continuamente fino ad ottenere un crema morbida e vellutata ( bastano pochi minuti).

Far raffreddare
Sfronare il dolce. Far raffreddare
Tagliarlo a metà.
Sistemare sul piatto da portata lo strato del dolce, farcire con crema e coprire con l'altro strato.
Servire almeno dopo un paio d'ore.
Il giorno dopo è ancor più buona, soffice come appena fatta!

venerdì 13 novembre 2009

Torta morbida alla ricotta


Ancora un dolce dal goloso libro Dolci 80 ricette classiche e moderne
e ancora una volta da me modificato, ma che ci posso fare, appena vedo la foto di una ricetta leggo velocemente ingredienti e procedimento e mi metto a pasticciare senza controllare se in casa ci son tutti gli ingredienti.

Una ciotola e via una nuvola di farina ( quella c'è sempre ), un'altra ciotola zucchero, qualche uova e burro ( fin qui tutto ok ma devo assolutamente diminuire le dosi è più forte di me:), la ricotta ( anche quella c'è altrimenti nn avrei scelto questa ricetta ma la bilancia ha qualcosa da ridire: nn basta:( ), un pò di yogurt mi viene in soccorso:), e la torta è salva:)


Ingredienti:
160 gr zucchero, 150 gr ricotta, 100 gr yogurt bianco, 120 gr burro, 150 gr farina autolievitante, 2 uova, vanillina, 100 gr uvetta, Marsala, 1 cucchiaino di lievito in polvere
zucchero a velo


Mettere l'uvetta a bagno in 3-4 cucchiai di Marsala e un pò di acqua calda e lasciare almeno 1 ora.

In una ciotola lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto leggero e spumoso.
Unire la ricotta, lo yogurt, la vanillina, i tuorli, l'uvetta ben strizzata e infarinata e qualche cucchiaio di Marsala.

In un piatto di coccio montare gli albumi a neve.

Incorporare gli albumi nel composto lentamente, a piccole dosi, mescolando dal basso verso l'alto, facendo attenzione a non smontarli.
Aggiungere la farina e il lievito setacciati, incorporando poco a poco per mantenere il composto spumoso.

Versare il composto così ottenuto un una tortiera da 18-20 cm di diametro foderata di carta forno.

Cuocere in forno già caldo a 180° per 40' o cmq fino a doratura.
Sfornare, dopo qualche minuto togliere dallo stampo e far raffreddare su una griglia.
Spolverare con zucchero a velo e servire.


Ricetta originale:)
100 gr uvetta, 3 cucchiai di Marsala, 175 gr burro, 175 gr zucchero, 250 gr ricotta, 1 cucchiaino estratto di vaniglia, 3 uova, 150 gr farina autolievitante, 1 cucchiaino di lievito in polvere, zucchero a velo

mercoledì 11 novembre 2009

La fiera di San Martino


Grottammare con la sua tradizionale Fiera di San Martino che vanta origini antichissime ci regala una tranquilla passeggiata tra le bancarelle che offrendo ogni sorta di prodotti animano il cuore del paese.

Ci perdiamo tra i colori e gli odori del mercato: l'arancio dei mandarini, il marrone delle castagne, l'oro del miele e dell'olio, il rosso del vino, e il buon odore dei dolci, del tacchino farcito, delle caldarroste, della porchetta ...



Nel giadino comunale degustazione e vendita di prodotti tipici: formaggi, farina per polenta, salsicce, vino, birre artigianali, pane con l'olio nuovo, vino novello.

I prodotti artigianali come i pizzi a tombolo di Offida, i cesti e i canestri in legno, ci ricordano i lavori di una volta.

L'aria profuma di caldarroste e noi sempre più carichi di buste ce ne andiamo verso casa pregustando una serata di festa con castagne e vino cotto!
un vino particolare, tipico della tradizione contadina marchigiana (famoso quello di Loro Piceno, ma anche altri paesini del maceratese e dell'ascolano producono questo antico nettare). Si ottiene facendo bollire il mosto in una pentola di rame fin quando rimane una piccola quantità. A questo punto il concentrato di mosto si mette nelle botticelle di rovere insieme a quello degli anni passati e poi ... la ricetta è antichissima e segreta,
La ricetta di oggi:
in un bicchiere versare un pò di vino cotto
prendere qualche caldarrosta calda calda, sbucciare, spellare, spezzettare e tuffaterle nel vino cotto
aspettare qualche minuto e gustare:)

Buon San Martino a tutti!!

lunedì 9 novembre 2009

Cioccolata calda all'amaretto


Ingredienti:
una sera fredda e piovosa
un dopocena da trascorrere in casa, al calduccio, chiacchierando, sfogliando vecchi giornali, leggendo un libro, guardando un bel film, finendo l'ultimo lavoro di cucito

60 - 70 gr cioccolato fondente
60 - 70 gr cioccolato al latte
40 gr panna
50 circa latte
liquore all'amaretto
qualche amaretto

In un pentolino versare il latte e la panna.
Mettere sul fuoco, aggiungere il cioccolato spezzettato e mescolare con un cucchiaio fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso.

Se si vuol rendere più aromatica la cioccolata aggiungere qualche cucchiaio di liquore all'amaretto.

Versare nelle tazze, decorare con amaretti sbriciolati e servire.


10 ' in cucina e ... per la casa un dolce profumo, tra le mani una tazza fumante per regalarsi attimi di vera golosità

giovedì 5 novembre 2009

Dolce al cioccolato bianco con rum e uvetta


Sfogliando il libro dolci 80 ricette classiche e moderne Joanna Farrow ed. il Viaggiatore
è impossibile resistere alla tentazione di correre in cucina a pasticciare per poi gustare un dolce semplice, soffice, dal sapore delicato e particolare per la presenza del rum che sposa deliziosamente l'uvetta e il cioccolato bianco.

Ho variato un pò la ricetta, eliminando il burro, aumentando la farina, aggiungendo il latte e diminuendo il cioccolato, più leggera per nn dover resistere alla seconda fettina di dolce che immacabilmente è lì a tentarmi:).


Ingredienti:
2 uova, 250 gr farina autolievitante, 1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci, 100 gr latte, 75 gr zucchero, 3 cucchiai di rum, 50 gr cioccolato bianco, 50 gr uvetta


Mettere a bagno l'uvetta.

In un recipiente montare le uova con lo zucchero. Aggiungere la farina, il latte, il rum, il lievito e lavorare fino ad ottenere un composto liscio e cremoso.
Unire l'uvetta ben strizzata e infarinata e il cioccolato a pezzi ed amalgamare.

Versare il composto in uno stampo da plumcake rivestito con carta forno.
Cuocere in forno già caldo a 180° per circa 40' controllando la cottura con un stecchino.

Sfornare, far raffreddare su griglia e servire con una calda tazza di tè

lunedì 2 novembre 2009

Pera volpina al tè bianco con crema alla vaniglia



Qualche giorno fa mia mamma è rientrata dalla spesa con un piccolo grazioso frutto dimenticato: la pera volpina.

Piccola, scura, dura, non dolce, da mangiare quasi esclusivamente cotta
e così ho pensato di cuocerla nel tè bianco e di accompagnarla con una crema alla vaniglia e una spolverata di cacao



Dopo aver scaldato l'acqua.

Ho lasciato cadere nella teiera qualche cucchiaino di tè bianco e l'acqua calda lasciando in infusione per alcuni minuti.

Poi in un pentolino ho versato il tè aggiungendo qualche cucchiaio di miele, i piccoli frutti e ho lasciato cuocere fin quando le pere nn avevano perso la loro durezza.

Nel frattempo ho preparato la crema alla vaniglia montando un tuorlo con quasi due cucchiai di zucchero e una spolverata di farina, scaldando il latte profumato con la vaniglia, riunendo il tutto in un pentolino e facendo cuocere girando continuamente fino ad ottenere una crema vellutata.

In piccole ciotoline, qualche cucchiaio di crema, un piccolo frutto profumato ed una spolverata di cacao.


Con questa ricettina partecipo al meraviglioso contest di Susina la strega del te


sabato 31 ottobre 2009

giovedì 29 ottobre 2009

Fave dei morti


I pomeriggi del fine settimana, le sere d'estate e l'immagine dei miei nonni che se ne andavano sotto braccetto per la solita passeggiata: iemo a fà na caminata

L'autunno, l'aria che profuma di camino e caldarroste, il buio che arriva sempre più presto e il ricordo dei miei nonni ancor più vivo.
Non tornavano mai a mani vuote dalle loro passeggiate, un pacchettino per deliziarci c'era sempre ... pizza ... e
quando l'autunno faceva da sfondo al loro passeggiare
un sacchettino di carta bianca pieno di dolcini era il dono tanto atteso da me:)

Le fave dei morti!
Il dolce tipico che si prepara in occasione della festa dei morti, dolci biscottini dal sapore di mandorla.

Ognuno ha la sua ricetta, più dolci, meno dolci, morbide, croccanti.

Le mie preferite son quelle morbide!

Ingredienti
per circa 25 biscotti
leggermente croccanti fuori e con un cuore morbido

3 albumi, 200 gr mandorle pelate, 200 gr zucchero, 1 fialetta di aroma di mandorla, zucchero per decorare


Tritare al mixer le mandorle unite allo zucchero fino ad ottenere una sorta di farina.
Trasferire in una ciotola, aggiungere l'essenza di mandorla ed amalgamare.

Montare gli albumi con un pizzico di sale a neve ben soda ed incorporarli alla farina di mandorle e zucchero ( aggiungere gli albumi lentamente, fino ad ottenere un composto sodo da poter lavorare con le mani, avanzerà un pò di albume)

Prelevare delle piccole quantità di composto, formare delle palline e disporle ben distanziate sulla lastra del forno rivestita con carta forno ( si dovranno fare due infornate per poter adagiare ben distanti le palline).
Terminare ricoprendo ogni pallina con un pò di zucchero

Cuocere in forno già caldo a 150-160° (statico) per pochi minuti (8-12).
I biscotti saranno pronti quando avranno il bordo leggermente dorato e la superficie screpolata, devono risultare cmq bianchi.

Sfornare e far raffreddare.
Si conservano a lungo, se ne resta qualcuno:)


                            con questo dolce ricordo partecipo alla raccolta di meggY

lunedì 26 ottobre 2009

Le pupurate


Le giornate di festa portano sempre con se cari ricordi.
I ricordi di quando si era piccolini, di quando si andava a trovar parenti, di quando si mangiava quel dolce tanto buono che la nonna ci preparava con tanto amore.

I miei ricordi, legati alle feste che stanno per arrivare, sono sempre qui con me, anno dopo anno, per portarmi sia in una terra lontana ed in una casa ormai vuota, la casa in cui mia nonna ci aspettava e ci accoglieva ogni volta che andavamo da lei, sia a pochi passi da me, all’immagine dei miei cari nonni materni ma questa è un’altra storia che presto racconterò.

Proprio l’anno scorso, quando il mio blog aveva solo pochi giorni, il caro ricordo della terra lontana, della nonna paterna, voleva esser raccontato:
da piccola, durante le feste, i miei mi portavano a trovare i parenti.
i giorni di festa sono proprio quelli in cui in tutte le case si sentono i profumi della tradizione, dei ricordi.
Mia nonna, per la festa dei morti, ci faceva trovare sempre un dolce che profumava l'intera casa, delle ciambelle dal particolare sapore speziato e dall’indimenticabile ed inconfondibile profumo
le pupurate, un dolce che come tradizione vuole si prepara per la festa dei santi e dei morti.
non piacevano a tutti per via del loro sapore molto speziato ( cannella, chiodi di garofano, pepe ), ma io correvo subito a mangiarle.
Ancor oggi ricordo quel lontano sapore.

Con la voglia di ricordare me ne vado in cucina con l'antica ricetta.
Il profumo dolce e speziato invade la casa e come per magia lontani ricordi dolcemente riaffiorano.

Ingredienti per circa 8 ciambelle
500 gr farina 00
1 bicchiere scarso di olio di semi
100 gr zucchero
1 bustine di lievito per dolci
60 gr cacao dolce
150 gr vincotto pugliese
latte q.b.
scorza di ½ arancia
1 cucchiaino scarso di cannella in polvere
Mezzo cucchiaino di pepe nero (macinato al momento)
5 chiodi di garofano in polvere ( schiacciati con il mortaio)
70 gr cioccolato fondente a pezzetti
10 noci a pezzi
15 mandorle a pezzi


In una capiente ciotola versare la farina, il lievito, il cacao, le spezie, lo zucchero, l’olio, il vincotto.
Iniziare ad impastare con forchetta poi con le mani , aggiungere latte fino ad ottenere un composto che si può lavorare con le mani per farne delle ciambelline ( non deve essere troppo morbido).
Aggiungere noci, mandorle e cioccolato ed amalgamare.

Prelevare un po’ di pasta e formare delle ciambelle, adagiare su lastra ricoperta di carta forno.
Cuocere in forno già caldo a 180° per 20’-30' statico.
Sfornare e far raffreddare
Si conservano a lungo ben chiusi in sacchetti di plastica
 

con questa ricettina partecipo alla raccolta di Provare per Gustare

e alla raccolta di Silvia


giovedì 22 ottobre 2009

La raccolta e la ciambella


La raccolta


Nel campo, riscaldati da tenui raggi di sole, si raccoglie e si ricorda le giornate degli anni ormai passati quando, tra gli olivi, i nostri nonni ci insegnavano come fare.


Si chiacchiera, si ride, si scherza e si lavora, con la gioia nel cuore, la gioia di star tutti insieme in famiglia a tener viva una antica tradizione

Cassette, telo, guanti, rastrelli, tutto è pronto per la raccolta


Il telo viene steso a terra ai piedi della pianta pronto ad accogliere le olive.

Inizia la brucatura, l’antico metodo della raccolta a mano direttamente dalla pianta
Le mani scorrono sui rami sottili e flessibili, tirano via dolcemente i frutti maturi per farli cadere sul telo

Piccoli rastrelli ci vengono in aiuto per i punti più alti


Si recupera il telo, si separano le foglie dalle olive e queste vengono trasferite nelle casse

Ormai il lavoro più faticoso è giunto al termine


ora nn resta che caricare tutto il raccolto in macchina, destinazione frantoio


Il duro lavoro ha dato i suoi frutti. Soddisfazione, orgoglio e tanto gusto



L’antico rito del pane e olio ci regala tutto il gusto della semplicità e della tradizione


Il colore giallo verde, il profumo intenso, il sapore leggermente piccante dell’olio appena franto e la gioia di chi ha lavorato sodo per tenere viva un’antica tradizione di famiglia


La ciambella
Durante la raccolta alleati fondamentali sono il sole, il bel tempo, la luce, per cui si arriva nel campo e si lavora fin quando si può, senza sosta, per ritrovarsi al tramonto stanchi ma con la voglia di starsene tutti intorno alla tavola per gustare la meritata cena.

Salumi, formaggi, buon vino e una deliziosa ciambella ai formaggi e noci


E’ in bella mostra sul mese di ottobre del calendario di Pane Angeli, ogni giorno lì a far venire l’acquolina, così nn ho più resistito e l’ho provata con qualche modifica

Ingredienti:
100 gr yogurt bianco, 270 latte, 1 cubetto di lievito di birra da 25 gr, 450 gr farina 0, 1 uovo, 150 gr formaggio misto ( gorgonzola, caciotta, pecorino, asiago, …), 50-60 gr noci, sale, pepe, 1 cucchiaino di zucchero

Sciogliere il lievito e lo zucchero nel latte tiepido.

In una ciotola capiente setacciare la farina aggiungere il latte in cui si è sciolto il lievito. Mescolare con una forchetta poi aggiungere lo yogurt e l’uovo ed amalgamare impastando bene.
Coprire la ciotola con pellicola e far lievitare un’ora sotto le coperte.

Riprendere l’impasto, aggiungere sale, pepe, formaggi e noci tagliati a pezzi ed amalgamare.
Oliare e infarinare uno stampo per ciambella, adagiarvi il composto e far lievitare almeno mezz’ora.

Far cuocere in forno già caldo a 180° per 45-50’ circa, fino a doratura.
Sfornare, aspettare che si intiepidisca, togliere dallo stampo e far raffreddare su griglia.
 

Meglio se preparata il giorno prima.
Si mantiene morbida per diversi giorni