martedì 28 giugno 2011

La costa dei trabocchi


tanti anni fa
in treno, la costa adriatica,
i miei occhi di bambina inseguivano curiosi ogni cosa che scorreva via veloce
e poi l'incanto, la magia...meravigliose costruzioni...
... come strani equilibristi in bilico tra mare e cielo
riuscivo ad ammirarli per pochi secondi, il treno correva via e io restavo lì sognando le strane creature 




oggi
in pulman, la costa dei trabocchi,
con il naso schiacciato contro il finestrino, i miei occhi cercano tra mare e cielo
gli strani equilibristi
questa volta ho tutto il tempo per ammirare le affascinanti creature


grazie a Turista di Mestiere che con il suo post mi ha fatto scoprire i tanti eventi organizzati per lo slow food day
grazie a slow food, grazie alla Condotta di Loreto
si parte per l'Abruzzo alla scoperta della suggestiva costa dei trabocchi



   aggrappati agli scogli si intrecciano corda e legno tra cielo e mare...


emozioni, suggestioni... poesia


SOTTO LE SEMBIANZE, UN'ANIMA...

M'incanto...
quelle lunghe braccia sul mare.
Protese verso il cielo,
mi rimandano all'idea di un abbraccio,
di un'attesa di una supplica.
Il mistero quasi mi confonde:
più non so se appartengo alla terra, al mare o al cielo
o forse un poco a tutti.
M'incanto:
nessun umile corpo della sopravvivenza
si è mai elevato a tanta tenera poesia...
m'incanto a bocca aperta, nel silenzio.
L'infinito è sacro:
custodisce i pensieri e le passioni
di quelli che hanno camminato prima di noi.
Gelosamente li custodisce!
Il mio respiro,
flebile,
a goccia a goccia,
li cattura
e li fa miei...
                        Carlo Iezzi



lungo la costa chietina, i trabocchi: affascinanti costruzioni, incastri e contrappesi danno vita a suggestive macchine da pesca che sono parte integrante del paesaggio e testimonianza di antiche tradizioni.
Trabocco Punta Tufano ci accoglie per farci scoprire il mondo dei trabocchi e dei traboccanti,

"Creature fantastiche dall’ossatura fragile, drammaticamente sospese fra terra e mare, come strani e giganteschi artropodi in agguato. I trabocchi appaiono all’occhio inesperto del viandante, che visitando l’Abruzzo si imbatte in queste magiche strutture di legno che segnalano la costa teatina denominata dei Trabocchi, fatta di spiagge, promontori, scogliere, baie ghiaiose, olivi e ginestre. Macchine da pesca , solo apparentemente dalla tecnologia che coincide con l’architettura, primitive nella elementareità, ma efficaci per le funzioni loro attribuite.


 L’intelaiatura di funi e travi, dall’apparenza fragile, ma con una stabilità insospettabile, è tale da resistere alle sollecitazioni delle reti ed alla furia del mare. I pali in legno di acacia, a loro volta incastrati negli scogli, assecondano l’impeto del mare facendosi aiutare dalle funi metalliche. Tutta la struttura è sostenuta ed assicurata attraverso un sistema strallato di funi, fili metallici, assi e pali legati, chiodati e bullonati con tecniche semplici ma efficaci , i materiali utilizzati sono spesso di recupero. La macchina pescatoria si concentra sul movimento rotatorio dell’argano e con un complesso sistema di antenne e carrucole, la rete viene affondata in mare e ritirata periodicamente. Quando nel suo cavo rimane il pescato, questo viene recuperato con un guadino dalla lunghissima asta..."
                        di Marcello Borrone tratto da Cala Lenta







ci attende per farci assaporare i sapori, i profumi e i colori del mare  
sospesi sulle acque azzurre, accarezzati dai raggi del sole e dalla brezza del mare
gustiamo un ricco menù
Cartoccio di alici, insalata di polpo, sgombro con salsa di pachino, tortino di patate e alici, cozze ripiene, sagnette con cozze panocchie e ceci, brodetto di pesce, frittura mista, dolci tipici ( deliziosi bocconotti!)
non sono riuscita a fotografare tutti i piatti... erano così invitanti, con un profumino irresistibile

sgombro con salsa di pachino                                    sagnette con cozze panocchie e ceci 

             brodetto di pesce                                                                      dolci tipici



Lasciamo la magica costa per visitare l'Abbazia di San Giovanni in Venere,
sito medievale di grande importanza storica

scendiamo nella cripta

e poi passeggiamo per il chiostro



                                                                  terminiamo il viaggio
nella cantina Dora Sarchese
degustando vini e assaggiando ottimi prodotti locali



ritmi lenti
per assaporare la vita


sapori e profumi della Costa dei Trabocchi
8-9-10 luglio

manifestazione itinerante dedicata alla cultura marinara abruzzese
tre giorni per conoscere l'universo ittico, apprezzare la biodiversità della costa dei trabocchi e conoscere prodotti e produttori abruzzesi in mostra al mercato del gusto nel centro storico di San Vito Chietino, trascorrere una magica sera a cena sul trabocco...
questo e tanto altro per info cliccate qui

mercoledì 22 giugno 2011

Crema alla mandorla con albicocca e croccante

Benvenuta estate



in un piccolo bicchiere provo a catturare l'estate :)
con i suoi dolci profumi e caldi colori


e dalla pagina di una vecchia rivista ( forse Anna ) Zuppa dolce al latte di mandorla 
si trasforma in 




Crema di riso alla mandorla e vaniglia

           albicocca
           
e
                croccante alla mandorla  
       
 









Ingredienti
per 6 bicchierini

3 tuorli
30 gr zucchero
35 gr farina di riso
un pezzettino di bacca di vaniglia del Madagascar
200 gr latte
150 gr latte di mandorla ( per un buon latte di mandorla guardate qui che meraviglia! )
albicocche mature

per il croccante
mandorle
zucchero


In una casseruolina montare a crema i tuorli con lo zucchero.
Unire la farina.
Scaldare il latte con i semini di vaniglia. Incorporare il latte al composto di uova
e cuocere la crema a fuoco basso, mescolando, per qualche minuto
e lasciar raffreddare.
Poi riporre la crema in frigo.

Preparare il croccante di mandorla facendo sciogliere
in una padellina lo zucchero. Quando lo zucchero inizia a colorarsi
aggiungere le mandorle e amalgamare.
Versare su di un piano di marmo, stendere il composto e lasciar
raffreddare.
Tagliare la albicocche e il croccante ormai freddo a pezzetti
e tenere da parte
Al momento di servire unire le albicocche alla crema e
suddividere in bicchierini terminando con pezzetti di croccante

e se volete seguire il consiglio di mio fratello...cioccolato fondente

giovedì 16 giugno 2011

Torta di grano saraceno



Grazie a Katia, ai suoi splendidi doni, alla sua preziosa ricetta
ho gustato una deliziosa



mentre la torta cuoceva tutta la casa era avvolta da un meraviglioso profumo!!
e quando l'abbiamo assaporata "sembra di essere in vacanza, gustando i sapori del Trentino Alto Adige" questa è stata l'impressione di mio fratello :)
sembrava di essere ancora là... l'estate scorsa, a Coredo alla festa dei Vouti

una ricetta che è pura magia

Torta di grano
        saraceno

250 gr burro morbido
250 gr zucchero
250 gr farina grano saraceno
250 gr mandorle tritate
6 uova
1 bustina zucchero vanigliato


Lavorare il burro con 150 gr di zucchero e i tuorli fino a quando
saranno spumosi.
Unire la farina, le mandorle e lo zucchero vanigliato.
Montare a neve fermissima le chiare, unirvi poco per volta il resto
dello zucchero. Unire i due composti.
Mettere in una tortiera imburrata e cuocere a 175° C per 60'.
Farla raffreddare, tagliare a metà e farcirla con marmellata di
mirtilli rossi.


Precisazioni
- questa volta la ricetta l'avrei seguita alla lettera,
senza modificare, togliere e aggiungere nulla,
ma
ti pareva!! quando ho preparato 150 gr di zucchero ho preparato anche 150 gr di burro e non 250 :(    
quando stavo per versare il composto nella tortiera...e gli altri 100 gr di burro quando li dovevo aggiungere?! all'inizio!!!!! :(
comunque anche con la dose ridotta di burro è deliziosa,
la prossima volta farò la torta con tutto il burro che si merita :)

- pensando a Stefania...grano saraceno, conosciuto anche come grano nero, in realtà non è una graminacea; appartiene alla famiglia delle poligonacee.
Non contiene glutine.

- la preferisco al naturale, senza confettura, per sentire tutto il gusto del grano saraceno

nel centro storico di Coredo,
incantevole paese in Val di Non, meraviglioso balcone sulla Val di Non fra conifere, che ancora conserva integra la memoria storica del suo illustre passato.


la terza domenica di agosto



le associazioni e i gruppi di volontariato locale, all'interno degli avvolti (vouti) delle antiche case rurali, propongono assaggi delle specialità culinarie tipiche della cucina nonesa ( tortei da patate, ambleti, canederli, frittelle di mele, torta di grano saraceno, strudel di mele, vini, minestra d'orzo, polenta, mortandele alla piastra, note dolze, parampampoli...), musica e balli, per immergersi in una magica atmosfera.

martedì 14 giugno 2011

Agugliano - Gelato Artigianale Festival



ho trascorso una bellissima domenica passeggiando per Agugliano






tra dolci colline marchigiane e dolci montagne...di gelato al
                                                                            
                                                                                    gelato                   
gelato dall'Italia e dal mondo ( Libia, Dubai, Germani)
tanti gusti e alta qualità

  
Carla e le sue nuvole d'olio
" ... una spruzzata d'olio del Carmine
aromatizzato all'anice Varnelli 
sopra una crema Brunelli
con nocciole caramellate di Cravanzana (Piemone)
o sopra un gusto delicato alla nocciola della Val di Noto (Sicilia) 
con l'intensità della mandorla di Toritto (Puglia)..."



sublimi creazioni di Paolo Brunelli









La passeggiata continua regalandomi
un tuffo nel passato 

con il mio gioco preferito quando da piccolina trotterellavo per le feste di paese
                                            
                                                                      i cigni! :)


con la mostra sulla storia del gelato




Al tramonto uno spettacolo di colori, sensazioni, emozioni


si cena con piatti tipici... poi non resistiamo e
si torna a fare il bis di crema Brunelli
al chiar di luna


e aspettando il prossimo Festival
torneremo a gustare le deliziose creazioni da Brunelli nel suo locale ad Agugliano


sabato 11 giugno 2011

Torta di carote ...con spuma al limone?



ogni tanto scatta l'operazione "proviamo a buttare qualcosa" ma poi finisco sempre con la solita storia: questo potrà servire, questo mi serve, questo è troppo bello, questo quanti ricordi... e sto parlando solo di vecchie riviste tipo quelle che mi regalano nei negozi o che arrivano per posta a scopo pubblicitario, quindi non si butta via niente perché potrà servire

ma quando le montagne di riviste diventano indomabili, allora qualche sforzo devo pur farlo e quelle che riesco a malincuore a collocare lontano da me le sfoglio con la massima attenzione e tutte le pagine con rubriche, articoli, servizi che mi piacciono ( sui libri, arredamento, ricette, viaggi, consigli...) li strappo con cura per inserirli nei miei raccoglitori

e proprio mentre sistemavo un po' di riviste di arredamento (del periodo prematrimonio, quando cercavo idee e suggerimenti per la casa) sfogliando in cerca di pagine da salvare ho visto una foto incantevole...ispirazione floreale per il velluto, piatto in vetro, bicchiere in cristallo, tutto sui toni del lilla a far da cornice a una torta deliziosa:


Bravacasa/febbraio 2008
f o o d a r t


Torta di carote con spuma
al limone
Ingredienti per 6 persone: 100 gr di mandorle in polvere - 100 gr di carote - 40 gr di farina - 200 180 gr zucchero - 3 uova - 2 tuorli - mezzo cucchiaino di lievito per dolci - 3 limoni non trattati - 110 gr zucchero - 50 gr burro - 1 dl di panna fresca - sale

Separate i tuorli di 2 uova dagli albumi, montare i primi con 90 gr di zucchero, unite le carote pelate e grattugiate, la scorza grattugiata di un limone, la farina setacciata con il lievito e le mandorle in polvere. Mescolare con cura, poi incorporare gli albumi montati a neve con un pizzico di sale. Versate il composto in una tortiera con il bordo sganciabile dal diametro di 18 cm rivestita con carta da forno e cuocete in forno preriscaldato a 180° C per circa 30 minuti. Sformatela quando è fredda.
In una casseruola lavorate con una frusta lo zucchero, l'uovo rimasto e i tuorli, il burro a dadini, il succo  e la scorza grattugiata dei due limoni e cuocete il composto a fiamma bassissima per circa 10 minuti, finché non accenna a bollire. Lasciate raffreddare in frigo, amalgamatevi la panna montata e servite la spuma con la torta.


           " la semplicità di una torta
   casalinga è resa più raffinata da una
                   spumosa salsa al limone "

così diceva la rivista...
direi che a noi piace decisamente la semplicità
visto che non ho avuto il tempo di preparare la spuma!


leggera, delicata, soffice...deliziosa...

una ricettola semplice e buona buona per la dolce pupattola!


mercoledì 1 giugno 2011

Strawberry tarts - frolle alle fragole


Una ricetta meravigliosa
tratta da un bellissimo libro



Un  tè  al  Ritz
L'arte e il piacere del tè
di Helen Simpson

per regalarsi una lettura sognante: " Il tè al Ritz è l'ultimo delizioso boccone della Londra edoardiana. La luce è delicata, le torte sono frivole e il tempo scorre calmo, sicuro e palcido. Le persone prendono il tè appollaiate su poltroncine rosa in stile Luigi XVI davanti a tavolini di marmo, sorseggiando le loro tazze fumanti di Darjeeling o Earl Grey...
come se ci si prendesse una vacanza dal tempo...
...
Le torte e i pasticcini del tè pomeridiano al Ritz sono soffici e di gusto francese, estremamente graziosi, cremosi e ricchi. Involucri friabili di pate sucrée, choux e pasta sfoglia sono farciti con panna montata e decorati con ... fettine di frutta..."


uno dei loro tre dolci più popolari


Strawberry tarts

Pate sucrée / pasta frolla alla francese
4 once (100 g) di farina
un pizzico di sale
2 once (50g) di zucchero
2 once (50 g) di burro
2 tuorli

Farcitura
1 uovo ( medio)
1 oncia (25 g) di zucchero semolato
2 cucchiaini di kirsch
1/4 di pinta (150 ml) di panna densa
1 libbra (450 g) di fragole
4 cucchiai ( 60 ml) di marmellata di fragole senza semi
4 cucchiai (60 ml) di acqua
1/2 oncia (15 g) di cocco disidratato

Forno 190°C
Otto stampini per pasticci di carne o da muffin
di 8,5 cm di diametro e poco profondi
Per 8 frolle

Imburrare gli stampini.
Setacciare la farina con il sale sul piano di lavoro. Fare la fontana al centro e metterci lo zucchero, il burro e i tuorli. Schiacciare e impastare, incorporando pian piano tutta la farina. Aggiungere qualche goccia di acqua se necessario a tenere insieme il composto. Impastare fino a ottenere una pasta liscia, poi avvolgere e lasciar riposare in firgorifero per un'ora.
Stendere su una superficie leggermente infarinata e ricavare otto dischi con un tagliabiscotti di 8,5 cm di diametro. Sistemare negli stampini o sugli stampini da muffin capovolti. Schiacciare con il dorso di una forchetta contro le pareti degli stampini.
Infornare per 20 minuti, finchè prendono un colore dorato chiaro. Sfornare e lasciar raffreddare.
Per la farcitura, lavorare a crema l'uovo e lo zucchero. Setacciare la farina e mescolare fino a ottenere un impasto, aggiungendo un pò di latte freddo. Scaldare il resto del latte e versarlo poco a poco nel composto, senza mai smettere di mescolare. Versare il tutto in una casseruola e portare a ebollizione su fuoco basso mescolando. Cuocere ancora per qualche minuto. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare, poi incorporare il kirsch.
Montare la panna e incorporarla al composto raffreddato.
Distribuire la farcitura in ogni guscio di pasta. ( la farcitura a base di panna montata e crema pasticcera mantiene la frolla croccante, mentre se si usa solo la panna montata il guscio di pasta diventa subito molle)
Piantare una fragola privata del picciolo su ogni mucchietto di crema, con la punta verso l'alto. Private del picciolo e tagliate a metà il resto delle fragole. Disporle intorno alla fragola centrale intera, facendole sovrapporre leggermente, in modo da coprire il resto della crema. Se le fragole sono molto grandi ne serviranno probabilmente solo quattro mezze fragole per frolla.
Scaldare la marmellata con l'acqua e spennellare le "costruzioni" di fragole. sono arrivata fin qui :) il cocco l'ho evitato
Mettere il cocco disidratato nel palmo della mano sinistra e con la mano destra capovolgere le fragole, rese appiccicose dallo sciroppo, nel cocco e rivestirle bene.



un buon tè, sognando il Ritz

e una dolce frolla