giovedì 30 maggio 2013

Tempo di fragole?!



ma! è ancora tempo di fragole?! scusate, sono un po' fuori dal mondo, fuori dal tempo...
che poi con questo tempo non è che uno può pensare che siamo nella stagione delle fragole
e quindi ci sono ancora le fragole!

e si, ieri qui a casa ne è arrivata una montagna
e io che ero convinta che ormai il tempo era passato, e quella ricettina troppo semplice e veloce avrebbe aspettato un anno per esser raccontata...ed invece...
che dopo il fulmine a ciel quasi sereno, c'è stato un black out quasi totale
e la ricettina è rimasta lì in bilico come sul ciglio di un vulcano (che sembra spento ma non lo è)
nell'ultimo periodo le ricette che hanno scandito il passare del tempo e delle stagioni sono state poche e molto semplici, per il resto scaldavo l'anima con chicchi di cioccolata e tè
poco cibo, e quel poco terapeutico; caldo, rassicurante, antico, dolce...
cioccolato
cioccolato
cioccolato...a proposito di cioccolato e dei suoi effetti benefici guardate qui
e per cambiare...brownies al cioccolato
...guardavo film per distrarmi un po', che quando la forza non la trovi, resti ferma e fai scorrere viaggi davanti ai tuoi occhi; curiosando nei blog, leggendo libri, ascoltando musica, guardando film...
un blog, un film e un viaggio...e la ricetta è quasi fatta
la cucina profuma di brownies del blog Cornetto e cappuccino, mentre guardo il film E' già ieri; il protagonista vola alle Canarie per arrivare fin su al vulcano e mi tornano in mente i ricordi del viaggio a Santorini e dell'indimenticabile passeggiata a Néa Kaméni, il vulcano circondato dalle acque profonde di un mare blu cobalto


e qui apro la parentesi appunti di viaggio per portarvi nel Mar Egeo, al centro della caldera e raccontarvi di una piccola isola disabitata, l'isola nera, l'isola bruciata, il vulcano nel vulcano...
Nea Kameni


un padre gesuita descrisse così gli eventi del 23 maggio 1707: 
"Il 23 maggio, all'alba, comparve un oggetto, che si penso essere il relitto di una nave. Alcuni marinai andarono a vedere e, al ritorno, raccontarono che in un punto in cui prima il mare era riempito solo di acqua...era affiorata un'imponente falesia. La nuova isola, che cresceva a vista d'occhio, fu visitata il 24 maggio. Ostriche e altre creature marine erano ancora attaccate alla sua superficie...l'isola continuò ad alzarsi e allargarsi, e l'acqua, che dall'inizio del fenomeno era rimasta calma, cominciò a ribollire. Grandi quantità di pesce perirono, e l'isola era raggiungibile in barca solo con grande pericolo, perché la pece si scioglieva dalle giunture delle imbarcazioni...tutte le rocce nere si erano unite...si innalzarono fiamme e colonne di ceneri, mentre pietre infuocate venivano scagliate in aria...le eruzioni continuarono fino al 1711 ma anche in seguito il sottosuolo continuò a ribollire..."
tratto da Santorini 
di Nicoletta Adams
...e ribolle ancora...


ammassi di lava dalle punte spigolose
terra arsa in cui la vita a fatica resiste
vapori caldi
luogo bizzarro, surreale e primordiale
monumento naturale di particolare bellezza


camminando sull'isola arsa dal sole e dal calore del ventre della terra, fin sull'orlo del cratere
non si ode che l'eco del silenzio...
protagonista assoluta la natura e la sua grande forza...




e subito l'idea:  un piatto che ricordi il mare, briciole che ricordino le pietre del vulcano e un cuore dolce di fragole e formaggio


Ingredienti
brownies al cioccolato, per la ricetta cliccate qui
ricotta o formaggio cremoso
zucchero a velo
fragole

Lavorare la ricotta con lo zucchero a velo fino ad ottenere una crema soffice.
Aggiungere le fragole tagliate a pezzettini e amalgamare delicatamente.
Sistemare la crema di fragole sul piatto e terminare con briciole di brownies al cioccolato.



libri 
Sotto il vulcano




martedì 28 maggio 2013

I cantucci di Stefania

oggi un post un po' strampalato, così come mi sento in qst giorni...
un fine settimana senza sole
ma anche senza sole ne puoi fare di cose
vabbè non prenderò il sole per provare ad avere un accenno di tintarella per fine agosto
però una passeggiata in riva al mare non me la toglie nessuno


quando poi si scatena una mezza bufera con raffiche di vento e pioggia, allora si! meglio andar a casa!
non ho mai amato tanto la pioggia! sembra che il cielo pianga tutte le lacrime che a fatica mi tengo dentro...e poi l'aRcobaleno...e lo vedo saltellare felice...

provo a fare il cambio di stagione? ma no! meglio lasciare sempre tutto a portata di mano, che ormai non ci si capisce più niente
e allora un po' di rosso, che il rosSo è energia :)


me ne vado al cineMa, tanto di sabato sera, di un maggio a 6 gradi, chi ci va al cinema?! praticamente tutti!...mancava il cartello con su scritto "da qui un'ora di fila" e allora guarderò il film delle 00.30 ma considerando che il film inizierà 25 minuti dopo l'orario indicato ( è scritto piccolo piccolo sul biglietto), che il film dura 144 minuti, che a notte fonda dovrò provare a non addormentarmi sulla poltrona, ah la poltrona sarà la più sudicia di tutto il fine settimana visto che vedrò l'ultima proiezione di un sabato di fine maggio freddo e piovoso e che non mi faranno neppure un po' di sconto...cambio programma, andrò a fare la fila alla mia cioccolateria preferita, che in un sabato sera di fine maggio non ho mai preso una cioccolata calda...
e l'indomani continua 'sta storia del tempaccio e allora si potrebbe passare qualche ora in cucinA, che dopo qualche settimana di fermo totale, ho trovato nella cucina un buon rimedio per distrarsi da certi pensieri ( alcuni rimangono comunque lì, ma altri per un po' quando sei a contare le uova, no! le uova non le metto, e allora quando sei a pesare gli ingredienti, bé dicevo altri pensieri per un po' non li senti ronzare in testa)
eccoci tra confettura di ciLiegie, riaNata e
i cantuCci di Stefania... appena li ho visti! e appena ho letto gli ingredienti non potevo far altro che prepararli! un'autentica delizia!! provateli!! la sua ricetta è qui




Cantucci a modo mio
Cantucci a modo suo

I cantucci di Stefania
150 gr farina di semola
100 gr farina 0
100 gr farina integrale
120 gr zucchero di canna integrale
8 gr cremortartaro
2 uova e 1 tuorlo  ho sostituto con latte
2 cucchiai di miele d acacia
65 gr olio extravergine di oliva
1 pizzico di vaniglia in polvere
ho aggiunto scorza grattugiata di limone biologico
2 cucchiai di armagnac non avendolo :( ho sostituito con Courvoisier)
1 cucchiaino di semi di anice
1 cucchiaino di semi di finocchietto
100 gr nocciole
100 gr mandorle

In una ciotola mescolare le farine con lo zucchero e il lievito
Aggiungere le uova il latte, l'olio, la vaniglia, la scorza di limone,
l'Armagnac, il miele, i semi e mescolare bene, aggiungere mandorle
nocciole e incorporare il tutto.
Formare due filoncini e sistemarli sulla lastra del forno rivestita
con carta forno. Cuocere in forno già caldo a 170°C per 20 minuti
Togliere dal forno, coprire con un canovaccio e far raffreddare
e tagliare in obliquo.
Sistemare i biscotti sulla lastra e rimettere in forno a 150° C e far
biscottare da entrambe i lati. Togliere dal forno e far raffreddare.

Servire con vin santo


domenica 26 maggio 2013

leggendo




"...L'idea, che gli è venuta molte volte, che si può sempre
essere diversi da come ti hanno sempre detto che non puoi
non essere, e che a volte si ha addirittura l'obbligo, di questa
diversità..." tratto da NuraGhe Beach di Flavio Soriga







martedì 21 maggio 2013

Torta di mele con ricotta e farina integrale


un grazie di cuore a tutti voi
per le parole, gli abbracci, l'affetto che mi avete donato
grazie a chi ha raccontato la sua storia facendomi sentire meno sola
grazie a chi ha letto e silenziosamente ho lasciato una lacrima e un addio
grazie a chi mi ha stretto forte fino a stritolarmi
grazie a chi ha pensato e pensa a me in ogni momento
grazie a chi mi è stato e mi sta accanto facendo attenzione alla mia grande fragilità
grazie a chi mi ha donato l'arcobaleno, una ricetta e tanti momenti di serenità
grazie a chi, anche se lontano, mi è accanto facendomi sentire tutto il bene e il calore
grazie di cuore a tutti

che ne dite di prenderci un buon tè e una fetta di torta in compagnia di Ginger, Mamma Coniglia e il suo tabacco per conigli ( quella che noi chiamiamo lavanda), Tom Micio, Mittens e Moppet, Peter Coniglio, Lucie e Micio Soriano, la micina Ribby che invitò a prendere il tè una cagnolina di nome Duchessa...



la teiera è pronta e la torta...la torta è meravigliosa!
ricetta della bravissima mammadeglialieni
una torta di mele, che si è proprio vero, la torta di mele è proprio una gran coccola e questa più che mai! una torta che sarà per sempre la mia torta speciale



Torta di mele con ricotta
e farina integrale
l'originale è qui

120 gr farina 00
120 gr farina di orzo integrale
80 gr maizena
4 uova 2 le altre le ho sostituite con latte
100 gr burro fuso, freddo
200 150 gr zucchero di canna
3 mele
300 gr ricotta
1 bustina di lievito per dolci
una spolverata di cannella
scorza grattugiata di 1 limone
zucchero di canne e un po' di succo di limone per terminare

Lavorare la ricotta con lo zucchero, aggiungere le uova
poi aggiungere farine, maizena, cannella, scorza di limone
latte, burro e lievito. Amalgamare bene man mano che si
aggiungono gli ingredienti.
Versare in teglia rivestita con carta forno.
Terminare con fettine di mela, zucchero di canna e una spruzzata
di succo di limone
Cuocere in forno già caldo a 180° per un'ora. Fare la prova con
lo stecchino, se asciutta togliere dal forno e far raffreddare su
griglia.



ed ora non ci resta che seguire il consiglio di Serena e
fare una passeggiatina nel Bosco di Rovo






giovedì 16 maggio 2013


sono giorni che rimando
...ci provo...
...tutto d'un fiato, senza respirare
difficile scrivere...
il piccolo principe mi aiuterà, come ha fatto ogni volta nei miei momenti più difficili
questa volta a darmi forza accanto a me anche "Mary Poppins" e Beatrix Potter e si perchè il mio adorato pelosetto mi faceva pensare sempre ai personaggi usciti dalla matita di Beatrix P.


da Il piccolo principe

"...se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.

Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli
altri. Gli altri passi mi fanno nascondere...Il tuo, mi far uscire
....come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo,
dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per
me è inutile, I campi di grano non mi ricordano nulla. E
questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora
sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano,
che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il ruomore del
vento nel grano...
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
"Per favore...addomesticami" disse,
..."Non si conoscono che le cose che si addomesticano"...
"Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In prin-
cipio tu ti siederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io
ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le
parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai
sederti un pò più vicino..."
...
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "...piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io , non ti volevo
far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno" disse la volpe, "il colore del grano".
...
"Addio" disse (il piccolo principe)
"Addio", disse la volpe."


proverò a salutarlo con voi

ciao amore mio

9.5.2013

lunedì 13 maggio 2013


"Un gatto
non va dove è invitato.
Appare dove c'è bisogno di lui.

Un gatto
si trova sempre al posto giusto
nel momento giusto.

Un gatto
addomestica le persone
solo quando sono pronte."
                        tratto da Cleo
                        di Helen Brown



"...Che cosa vuol dire "addomesticare"?
   "E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire
creare legami..."
   "Creare legami?"
   "Certo" disse la volpe "Tu, fino ad ora, per
me, non sei che un ragazzino uguale a centomila
ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu
hai bisogno di me. Io non sono per te che una vol-
pe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addome-
stichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai
per me unico al mondo, e io sarò per te unica al
mondo".
tratto da Il piccolo principe

to be continue...
(forse)


giovedì 9 maggio 2013

wine, sound e...cozze raganate

giorni di musica liquida e sound
suoni che fanno bene all'anima
sapori che raccontano storie

dopo aver letto Vino (al) naturale
mi appassiono sempre più
e continuo il viaggio tra musica e vino leggendo Wine Sound System


" DONPASTA - Ho una storia d'amore da raccontare. Agrodolce. Forse amara. Seguimi con un rosso, please.
...
CANDIDE - Primitivo di Gioia
...
DONPASTA - ...è un vino dai vestiti neri sotto il caldo meridiano di agosto. Pensavo ai Nouvelle Vague che rifanno Love Will Tear Us Apart dei Joy Division. Strano equilibrio tra la New Wave più scura e la freschezza della bossanova.
CANDIDE - Forse ti riferisci alla bevibilità, data dalla sua netta vena minerale, che stupisce anche me. Ma ha un suono più profondo e denso di una bossanova.
DONPASTA- Restando su suoni caldi, il Sole degli Almamegretta...
CANDIDE - Le note profonde richiamano effettivamente il dub, mentre le note agrumate hanno il groove di un vecchio canto soul.
...
Una storia d'amore
Sul tavolo c'era una tazza di caffè bevuta a metà e un biglietto...
...era un rapporto in cui lui ebbe paura di tuffarsi, ancora a difendersi dalle tempeste delle sue vite passate. Non si dava, non regalava, fuggiva via...Andò via, lasciando un biglietto, di fianco al caffè.

Cozze raganate (gratinate)

   Lavare bene le cozze e aprirle a crudo lasciandole adagiate su una sola valva. Porre le cozze ben serrate in una teglia da forno con un po' della loro acqua sul fondo. A parte, mescolare in una terrina pangrattato, olio extravergine, polpa di pomodorini, aglio  prezzemolo tritato, pecorino grattugiato e molto pepe nero. Le dosi sono difficili da definire, assaggiare per capire se i sapori siano armonizzati.
  Il composto deve mantenersi umido e sgranato e non ridursi in poltiglia. Aggiugere pochissimo vino bianco e cospargere una a una le cozze con il composto. Portare il forno a 200 gradi e infornare per 10-15 minuti, o sino a quando non si sarà formata una crosta dorata. Le cozze possono essere gustate anche fredde."
tratto da Wine Sound System



ancora una ricetta semplice
ancora pangrattato, pecorino, pomodori e prezzemolo 
cozze appena pescate, una spruzzata di vino,
abbondante pepe nero
per gustare tutto il sapore della terra e del mare


" Se amate la musica, c'è lo strumento,
il musicista, e l'acustica. Lo strumento
è il luogo dove è stata piantata la vigna.
Poi c'è il musicista. Chi coltiva. E poi
c'è l'acustica: l'agricoltura è l'acustica.
Questi sono i tre elementi che compongono
l'armonia del vino."
                                               Nicolas Joly

libri
Vino (al) naturale
Wine Sound System

film
Un'ottima annata
Il profumo del mosto selvatico

Musica
Nouvelle Vague
dei Joy Division


lunedì 6 maggio 2013

Pomodori secchi ripieni



oggi una ricetta seeeeemplicissima!
ma proprio semplice!!
e trooooopo buona! e la bontà non sarà il risultato di maestria in cucina ma di ingredienti di ottima qualità

tutto ha inizio da un viaggio :)
ogni viaggio è una scoperta


fino a un paio di anni fa non riuscivo proprio a mangiare i pomodori secchi, non mi piacevano pè niente
poi il viaggio in Sicilia

in ogni viaggio sono pronta ad assaggiare, provare, riprovare per conoscere quante più cose possibili
e arrivata in Sicilia, la prima cosa che mi ritrovo nel piatto sono proprio i pomodori secchi! in quella calda giornata di fine settembre, dopo una notte quasi in bianco, il volo e la passeggiata per il parco archeologico di Segesta, arrivata al baglio sfinita e con poca fame avevo solo voglia di... scattare foto :) e si quelle sempre!! ho pensato di lasciar fare alla cuoca che mi aveva consigliato un piccolo assaggio di cose buone
arriva il piatto e...pomodori secchi: "no, a me non piacciono i pomodori secchi, ah ma questi sono diversi, ripieni sono...vabbè li provo..." e da quella volta per tutto il viaggio ho cercato i pomodori secchi

Segesta
                                                                                          al Baglio Segesta
per il mercato di Ballarò - Palermo
e da quel viaggio i pomodori secchi non possono più mancare in dispensa per praparare:
. cicheti veneziani
. piatti siciliani
. primi piatti improvvisati...tipo:mezze maniche con  ciliegino di pachino condito, aglio rosso di Nubia e filetti di acciughe di Sciacca

. Pomodori secchi ripieni



pomodori secchi
si possono usare anche pomodori sott'olio, in questo caso meglio non aggiungere il sale nel ripieno altrimenti si avrebbe un risultato finale con eccesso di sale

pangrattato/muddica

prezzemolo tritato finemente

pecorino grattugiato

sale

pepe

olio







Lavare bene i pomodori secchi sotto l'acqua, se sono troppo secchi lasciarli in acqua calda, scolarli e asciugarli
In una ciotola unire pangrattato, formaggio, prezzemolo, formaggio, pepe, sale, olio
amalgamare bene. Disporre metà dei pomodori su un vassoio, distribuire il ripieno
e coprire con l'altra metà dei pomodori, pressando con le mani per chiudere bene
In una padella scaldare un po' di olio e cuocere i pomodori per alcuni minuti, girandoli con attenzione, una volta cotti appoggiarli su carta assorbente.
Disporli su un piatto e servire 
con
ricotta fresca
pane di semola con semi di sesamo

e calici di
     Inzolia
                         Sirah
        ...

             Nero d'Avola

"il filosodo Schopenhauer scrisse: "l'architettura è
Musica solida". Noi oggi, per altro verso, riteniamo
che il Vino sia Musica liquida. A conferma di questa
metafora, abbiamo creato Harmonium, "variazione
su tema" e originale interpretazione di un vibrante
Nero d'Avola"
tratto dall'etichetta di
Nero d'Avola 2008
Firriato


e bevo musica
mentre ascolto una terra meravigliosa!

rieccomi
ho scritto il post tra le 3 e le 4 di qst notte...forse non riuscivo a prender sonno :)
e qualche dettaglio l'ho tralasciato...
l'indicazione dei posti in cui ho mangiato come suggerisce Maria Luisa
e poi qlc libro e un pò di musica...



Dove Mangiare

Baglio Segesta
Contrada Morgana ( sul navigatore impostare contrada pispisa)
Segesta (fraz. di Calatafimi)

Agriturismo Tenute Pispisa Segesta
Contrada Pispisa
Calatafimi Segesta

Kursaal Kalhesa
Foro Umberto I, 21
Palermo

Hostaria San Pietro
Largo Porta Galli, 4
Trapani

Cantina Siciliana
Via Giudecca, 36
Trapani

Ai lumi - La Tavernetta
C.so Vittorio Emanuele, 71/75
Trapani
non tanto per i piatti
quanto per l'atmosfera e per la carta dei vini!

Mamma Caura
C.da Ettore e Infersa
Marsala
il servizio lascia un pò a desiderare
ma l'incanto della laguna è indimenticabile


libri
Guida ai sapori perduti
Panza e prisenza
L'arte di annaccarsi. Un viaggio in Sicilia 


musica
Coltrane

domenica 5 maggio 2013

venerdì 3 maggio 2013

Pane con zafferano e pistacchi



per portare in tavola o nel cestino del picnic un pane colorato, profumato e aromatico
è semplice da preparare
lo so! senza lievito madre dove vado? ma ancora non mi sento pronta ad accudire questa creatura
e per chi non ha molto tempo e ha voglia di impiastricciarsi un pò le mani questa ricetta è perfetta
si inizia setacciando la farina, poi in un pò di acqua calda si scioglieranno i pistilli di zafferano che sprigioneranno un aroma che evocherà luoghi lontani Persia, Kashmir...ma anche vicini

dal libro Risorse e Cibo dalla Terra delle Armonie
"...nelle Marche l'esistenza di un pane rituale allo zafferano è documentata a Borgo Pace (PU)
Lo zafferano si coltiva in Italia già dai tempi di Columella, come risulta dalla lettura del suo testo, L'arte dell'Agricoltura (libro nono 4.2-7) quando descrive le piante, i fiori e le erbe che devono essere presenti in un podere per avere del buon miele: "...si semina poi anche lo zafferano di Corico e di Sicilia per mezzo del suo bulbo, perché esso serve a colorire e profumare il miele". Prima di lui ne parla Virgilio nelle Georgiche, e prima ancora Dioscoride lodandone le proprietà medicinali. Intorno alla metà del 1500 il marchigiano Costanzo Felici parla dello "zapharano, crocus da' Latini, verà prima fra quelle cose che chiamano aromati, quale è un filamento de un fiore da noi molto cognosciuto" e aggiunge che è molto usato in cucina e finisce in quasi tutti i cibi contribuendo a migliorare il sapore. La sua valenza economica e medicinale era tale in Italia che lo zafferano poteva sostituire anche i soldi nelle transazioni economiche, come è documentato, nel 1228, a San Gimignano quando si pagò un debito di guerra, per l'assedio del Castello di Nera, anche con lo zafferano e non solo con i soldi. Pare che ai tempi citati ma anche prima ogni famiglia coltivasse nel proprio orto di casa lo zafferano sufficiente per gli usi domestici."

tornando alla ricetta, alla farina si aggiungeranno i pistacchi tritati e sembrerà di esser appena rientrati dalla spesa fatta per le stradine del suk di qualche lontano paese arabo
si aggiungerà l'acqua in cui si sono sciolti i pistilli di zafferano e pian piano l'impasto acquisterà colore, profumo...si impasterà bene ma bene bene, sbattendo la pasta sul piano da lavoro ( questa fase è molto utile per allentare le tensioni, beh se utilizzerete la macchina del pane, la fase antistress potete metterla in atto andando a battere i tappeti fuori al sole...non avendo tappeti io ripiego su i lievitati)


Pane con pistacchi
e zafferano

350 gr farina di frumento, 80 gr pistacchi
1/2 ( anche di più!) cucchiaino di zafferano,
10 gr lievito secco, 1 pizzico di zucchero,
olio extravergine d'oliva, sale
acqua

Stemperare lo zafferano in una tazzina con 2-3 cucchiai di acqua calda
Sciogliere il lievito in acqua tiepida zuccherata, unire i pistacchi alla
farina, versare la miscela ottenuta sul piano di lavoro, ricavare al centro
un incavo; aggiungere 2 cucchiai di olio, un pizzico di sale, il lievito e lo
zafferano.
Impastare il tutto aggiungendo altra acqua tiepida sino ad ottenere un
composto omogeneo, morbido ed elastico. Formare una palla, metterla
in un largo contenitore, coprire con pellicola o con un canovaccio e lasciar
lievitare per un paio di ore in luogo tiepido e al riparo da correnti d'aria.
Accendere il forno a 200°C. Quando l'impasto avrà raddoppiato il volume
lavorarlo di nuovo con le mani sul piano di lavoro infarinato, quindi formare
una pagnotta o sfilatino.
Sistemare il pane sulla placca da forno unta d'olio e far lievitare ancora
per 20-30 minuti. Infornare nel forno già caldo e lasciar cuocere per 30-
40 minuti. Togliere dal forno e far raffreddare.
servito come tapas: quadratini di pane irrorati con un filo di olio o
accompagnati da qualche stuzzichino tipo olive, pomodori secchi,
formaggio o funghi ripieni



Tostada ai funghi
fette di pane casereccio
10 funghi di media grandezza
succo di 1 limone
prezzemolo
pangrattato
olio, sale, pepe
peperoncino rosso in polvere

Pulire i funghi eliminando la parte terrosa del gambo
strofinarli con un telo umido fino a quando resterà
pulito, separare i gambi dalle cappelle e mettere a
marinare queste ultime nel succo di limone per 30'
Tritare i gambi dei funghi e il prezzemolo.
Versare in un tegame l'olio e rosolarvi il trito
aggiungere il pangrattato, sale e pepe.
Riempire le cappelle con questo soffritto, spolverizzare
con peperoncino e far cuocere su una griglia ben calda
o nel forno.
Servire i funghi su fette di pane abbrustolite.

ricette tratte dal libro
La cucina spagnola



Buon fine settimana!

libri
Risorse e cibo dalla terra delle armonie
La cucina spagnola
Pane e bugie
Pane e tempesta
Il pane nudo

musica
Giulia y Los Tellarini 


con questa ricetta partecipo alla raccolta di Sandra e Barbara


giovedì 2 maggio 2013


a due passi da casa e a due passi dal mare...


tra le bancarelle del mercatino regionale francese
che è una festa di sapori, colori, profumi
mi perdo tra i colori delle spezie, gli aromi del tè, il dolce profumo dei biscotti
e poi formaggi, cioccolatini, macarons, torte, croissant, baguette, vini, confetture, stoffe, saponi...il profumo della lavanda, il colore della provenza...


...si torna a casa, si prepara un tè e...
...si ritorna al mercatino che i biscotti a casa sò finiti! :)


basteranno fino al prossimo mercatino?!

Porto San Giorgio
Viale Don Minzoni
dal 3 al 5 maggio
film
Passione sinistra

musica
Niccolò Fabi