venerdì 30 aprile 2010

La crostata del Cid


Con il tanto sognato, desiderato, ricercato Manuale di Nonna Papera è impossibile resistere alla tentazione di preparare un dolce bello e profumato per sentirmi Nonna Papera per un giorno :)



LA CROSTATA DEL CID

Ed ecco apparire in campo, campeando a tutto spiano contro i Mori invasori, il famoso e focoso Ruy Diaz de Bivar! Come? Questo nome non vi dice niente? E allora eccovi quest'altro: Cid Campeador! Il muy muy muy muy (iiiii!) hermoso alfiere della cacciata dei Mori dalla Spagna. Alle sue gesta si ispirarono molte opere letterarie, come El Cantar de Mio Cid e la tragedia di Corneille. E alla sua balda figura (Cid significa signore; Campeador: guerriero) s'è ispirata anche Nonna Papera per la "stesura" di questa crostata (olé)


Che cosa occorre:

gr 400 di zucchero; gr 270 di mandorle; gr 250 di farina; gr 225 di burro; sei uova; un limone; una bustina di vanillina; marmellata di ciliegie; qualche pistacchio; sale.


Come si procede:

sbucciate le mandorle e mettetele in forno ad asciugare, ma senza farle colorire: poi mettetele da parte. Intanto preparate la pasta con 125 gr di zucchero, la farina, la scorza grattugiata di mezzo limone, un uovo intero, un tuorlo ( ricordatevi di mettere da parte tutti gli albumi) e gr 140 di burro. Lavorate solo quanto basta per amalgamare gli ingredienti, e fate una palla che metterete nel frigorifero, avvolta in carta oleata, per circa un'ora. Pestate nel mortaio gr 170 di mandorle e 170 di zucchero ( unito un cucchiaio alla volta) setacciando la polvere e ripestando le birciole che restano nel setaccio. Unite alla polvere, sempre pestando, un uovo intero e tre tuorli, poi la vanillina. Fate sciogliere gr 80 di burro in un pentolino e lasciatelo raffreddare. Imburrate e impanate una tortiera (circa cm 24). Togliete la palla dal frigorifero e stendete in un disco grande abbastanza da coprire fondo e bordi della tortiera, rimboccando la pasta agli orli e sforacchiandola sul fondo con una forchetta. Stendeteci sopra uno strato di marmellata. Montate tre albumi e unitevi le mandorle e il burro sciolto. Versate il tutto sopra la marmellata, livellate, e mettete in forno già caldo (170°) per 40 minuti. Intanto che la torta cuoce, pestate il resto delle mandorle e dello zucchero al solito modo, e unite la scorza grattugiata dell'altro mezzo limone e il quarto albume, fino a ottenere una specie di purè. Scaldate in un pentolino un pò di marmellata, in modo che si sciolga bene. Pelate i pistacchi. Quando la crostata si sarà raffreddata, mettete in una siringa la pasta di mandorle, e disegnate un reticolato sulla superficie: sempre con la siringa riempite di marmellata i quadretti. Guarnite coi pistacchi ... e finalmente la torta è pronta! Sarà meglio però farla riposare al fresco ancora un paio d'ore.
( Accorgimenti n. 6, 10, 13)

Accorgimenti
...
6 Mandorle - Per sbucciare a gran velocità mandorle e anche nocciole e castagne, si devono "sbollentare", si mettono cioè per qualche minuto in acqua molto calda e poi si strofinano con un panno asciutto.
...
10 Burro - Per ammorbidire o sciogliere il burro, conviene usare il sistema "bagnomaria": è inoltre buona norma, per non far troppa fatica a sbatterlo con la farina, toglierlo dal frigorifero un paio d'ore prima d'usarlo.
...
13 Siringa - Ehi, non scappate, tornate subito qui! Non si tratta di iniezioni! La siringa è uno "strumento" che serve per decorare i dolci, composta da una specie di sacchetto di tela con un beccuccio di metallo. Se volete decorare una torta, e non avete la siringa, prendete della carta oleata, costruite un cono, che incollerete col nastro adesivo, e tagliate la punta. Riempiendo il cono di crema, e schiacciando leggermente, potrete scrivere ... i più dolci messaggi!
...
                                                     

Ci vuole un pò per preparare questa deliziosa crostata ( per pestare mandorle e zucchero ho utilizzato il mixer, è meglio preparare la crostata il giorno prima) ma ne vale la pena ...
... è una delle crostate più buone che io abbia mai mangiato!!!!!!!!!!!

per sentirmi Nonna Papera per un giorno



e partecipare alla bellissima raccolta di Sabrine



mercoledì 28 aprile 2010

Arezzo e la Fiera Antiquaria


La Fiera Antiquaria di Arezzo
ogni prima domenica del mese e sabato precedente
nella straordinaria scenografia dell'antico borgo medievale
anima le strade e le piazze del centro storico della bellissima Arezzo


I prossimi appuntamenti
sabato 1 e domenica 2 maggio 2010
sabato 5 e domenica 6 giugno 2010
sabato 3 e domenica 4 luglio 2010
sabato 31 luglio e domenica 1 agosto 2010
sabato 4 e domenica 5 settembre 2010
sabato 2 e domenica 3 ottobre 2010
sabato 6 e domenica 7 novembre 2010
sabato 4 e domenica 5 dicembre 2010
sabato 1 e domenica 2 gennaio 2011

Piazza San Francesco, Piazza Grande, le Logge Vasari, ai piedi della scalinata del Duomo ... tutto l’antico centro si popola di bancarelle, antiquari, collezionisti e tanti turisti.



Si possono trovare
mobili, dipinti, libri e stampe antiche,
sculture, modernariato, giocattoli,
orologi, porcellane, vetri, stoffe,
borse anni cinquanta e sessanta, bigiotteria,
oggetti in ferro o rame, cartoline d’epoca ...

... tantissimi oggetti diversissimi per epoca ma anche per qualità,
tutti  mescolati per  lasciare al visitatore il piacere della ricerca 


queste simpatiche paperette!!! me ne ero innamorata!!
quando sono ripassata per prenderle nn c'erano più:((

  




Nei giorni della Fiera il piano inclinato ed irregolare di Piazza Grande, circondato da torri merlate e palazzi patrizi e delimitato dalle Logge del Vasari, si popola di bancarelle , antiquari, collezionisti
ma questa volta no :((  ci sono i lavori


e così le Logge brulicano ancor più di gente


La visita alla Fiera Antiquaria ci permette di scoprire una delle più belle città della Toscana,
dalle origini antichissime, Arezzo
Il centro storico conserva tutto il fascino del passato con i suoi monumenti e le opere di grandi artisti: Cimabue, Piero della Francesca, Andrea della Robbia e Giorgio Vasari.

un tuffo nel passato

Corso Italia, la storica strada di origine medievale che ancora oggi costituisce la via principale di Arezzo costeggiata di antichi palazzi e prestigiosi negozi.

appena arrivati ci dirigiamo  verso il ristorante Buca di San Francesco  per prenotare
da quando avevo visto il bellissimo post di Anna nn vedevo l'ora di andarci, ma niente, tutto pieno :((( 


La chiesa di San Francesco


costruita alla fine del '200, in stile gotico-toscano.
L’interno, uno scrigno di tesori d’arte, primo fra tutti il celebre ciclo di affreschi della "Leggenda della Vera Croce" di Piero della Francesca (XV sec.) uno dei più alti capolavori del Rinascimento italiano, affreschi ispirati alla Leggenda Aurea di Jacopo da Varazze: dieci riquadri che narrano la storia della Croce, si potrebbe restare ore a contemplare una tale bellezza!

Il Duomo domina la sommità della collina

imponente costruzione gotica, avviata verso la fine del Duecento



sorge su una scenografica scalinata cinquecentesca.


Al suo interno conserva pregevolissime opere d'arte, fra cui la Maddalena di Piero della Francesca e le vetrate istoriate di Guglielmo de Marcillat

Il palazzo dei Priori, oggi sede comunale Palazzo Comunale


Palazzo Pretorio con gli stemmi dei podestà che decorano la facciata dell’edificio


Una piacevole pausa all’Antica Bottega Toscana


      deliziosa bottega
piena di prodotti tipici e tradizionali della toscana



Prodotti artigianali di ottima qualità
salumi, vini, pecorini

meraviglioso marzolino,
pecorino stagionato sotto la cenere,
sotto il fieno,
sotto foglie di noce,
pecorini di piena …

prosciutto toscano
finocchiona ...


Mentre qualcuno sgranocchia un bel panino


 io continuo a fotografare

Riprendiamo la nostra passeggiata
La pieve di Santa Maria


una delle più suggestive espressioni dell'arte romanica ad Arezzo, bella e maestosa



Di origine antichissime e paleocristiane, la torre campanaria, detta delle "cento buche"per le numerose bifore che la ornano.


Una pausa per ammirare la meravigliosa Pieve e Pizza Grande con i suoi palazzi


Piazza Grande, detta anche piazza Vasari, con le sue case torri è tra le più scenografiche e suggestive piazze d’Italia.

A forma di trapezio inclinato, accoglie una fontana rinascimentale ed è circondata da antichi e nobili palazzi, il palazzo del Tribunale, il palazzo della Fraternità dei Laici,



l’imponente Loggiato del Vasari 



Proseguiamo verso la Fortezza Medicea costruita sulla sommità del colle di San Donato



Chiusa per lavori :(  così facciamo una passeggiata per il “Prato” il parco cittadino tra la fortezza e la cattedrale



troviamo chiuse anche
la presunta casa natale del Petrarca e

Casa Vasari
un palazzo a due piani, in Borgo San Lorentino, con annesso Museo vasariano, lo stesso artista la fece erigere, ne curò l’arredo e provvide personalmente a decorarla d’affreschi


la chiesa di San Domenico con il suo campanile a vela custodisce al suo interno, al centro dell’abside, il celebre Crocifisso capolavoro giovanile di Cimabue


ritorniamo a girar per bancarelle


e poi per negozi

in Corso Italia
Lapini  un bellissimo negozio con tanti articoli per la casa


la pioggia ci costringe ad una piacevole sosta a La dimora del tè



dalle finestre della bellissima sala guardiamo il corso che pian piano si riempie di ombrelli e così, senza alcuna fretta, ci gustiamo un caldo profumato tè, felici per i meravigliosi momenti che Arezzo ci ha regalato.




Arezzo -  Fiera Antiquaria
Sansepolcro


Dove dormire

Azienda Agricola Biologica
località Ranco, Molin Novo, Arezzo


Dove mangiare

presso Il Castagnolo

C.so Italia, 24  Arezzo