martedì 29 maggio 2012

Herbaria


per portarvi con me tra segreti e magie del mondo della
natura a


Herbaria


la biennale che, nella splendida cornice dalla Riserva Naturale dell'Abbazia di Fiastra, regala una immersione totale nella natura


un evento che richiama grandi e piccini per trascorrere bellissime giornate all'insegna della natura, del mangiar sano, del vivere bene...

cercando di ritrovare quell'equilibrio che di questi tempi è fin troppo instabile
ed è proprio l'equilibrio il tema di questa edizione





          Equilibrio in tutti i sensi 


Al pari dei funamboli, che sfidano il pericolo camminando sul filo sospesi nel vuoto, tutti procediamo incerti sulla corda metaforicamente tesa tra le fragilità della vita. L’equilibrio è dunque, insieme, un concetto fragile e forte: può spezzarsi in qualunque momento ma porta con sé la capacità di adattarsi ai cambiamenti, di ricominciare. E’ questo equilibrio dinamico il protagonista di Herbaria 2012.              tratto dal sito di herbaria





Lezioni magistrali, conferenze, mostre, laboratori, corsi, spettacoli

incontri con personaggi della cultura e dello spettacolo: Lella Costa che con ironia e intelligenza racconta il sottile filo dell'equilibrio che attraversa le relazioni del vivere quotidiano;
Carlo Petrini fondatore di Slow Food traccia uno scenario dello squilibrio agricolo e alimentare
Luca Mercalli e l'ambiente, Vito Mancuso e l'equilibrio tra le religioni, Evelina Flachi e Simone Rugiati con la cucina naturale in equilibrio tra mangiare e nutrirsi
e ancora Luca Montersino, Arbore, Enrica Bonaccorti...

laboratori di danza, di respirazione e postura, di tintura naturale, del té

corsi di cucina per imparare a preparare marmellate, conserve e liquori e
corsi di cucina creativa per scoprire l'equilibrio dei sapori con il travolgente Simone Rugiati

mostre
un grande mercato verde delle erbe e dei prodotti naturali
monastica una mostra che, tra antichi erbari erbe e fiori essiccati, racconta le pratiche terapeutiche della tradizione monastica che ancor oggi mantengono il loro valore, un'accurata selezione di prodotti dei monasteri italiani ed europei

Im-perfetto equilibrio l'installazione dell'artista Federica Amichetti, omaggio all'arte dei funamboli

sagome in bilico e fili rossi rappresentano l'uomo 
che procede incerto sulla corda metaforicamente tesa 
sopra la fragilità dell'esistenza, alla profonda ricerca di se stesso





musei
della civiltà contadina,
una raccolta archeologica
e nella suggestiva cornice delle cantine del monastero il museo del vino, protagonisti oggetti e strumenti usati in passato per la lavorazione delle uve che raccontano l'importante ruolo che la viticoltura ha rivestito per la comunità monastica e per il territorio circostante: torchi, botti di rovere...



scendendo nelle grotte l'atmosfera è davvero suggestiva


artisti di strada con i loro personaggi immaginari popolano i luoghi dell'abbadia rendendo magica l'atmosfera: occhi incantati, stupore e tanti sorrisi


senza parole nè musica, strane creature si muovono sui trampoli con passo lento per lasciare quasi col fiato sospeso, con il naso all'insù e gli occhi sognanti

Tetes en l'air   compagnia Saupalin


musica, suspence e un veliero sulle onde di un mare immaginario
per il viaggio di due avventurieri in cerca del proprio destino

Naufraghi per scelta  compagnia Los Filonautas


e tante altre attività

a cura di Meridiana srl  raccolta delle erbe, fattoria didattica, visite guidate per conoscere le caratteristiche del bosco, passeggiate lungo antichi itinerari

a cura dell'associazione La Carovana laboratorio creativo dedicato ai più piccoli per conoscere gli asini, passeggiata con gli asini alla scoperta della riserva, percorso lungo-fiume fino al parco archeologico di Urbs Salvia con visita dell'anfiteatro romano in compagnia degli asini
i simpatici asinelli hanno conquistato tutti!


e poi spuntini in Herba per gustare golose crepes, gelato artigianale, frullati di fragole, pizza bio, birra, erbe e fiori fritti
e a cura dell'assoziacione CiSEI e del movimento Vivi la tua Terra
degustazione di vini biologici locali accompagnati da prodotti di aziende agricole


un programma ricco di appuntamenti per riscoprire la bellezza della natura
con i suoi ritmi, i suoi colori, il suo silenzio, le sue suggestioni...



per scoprire nuovi orizzonti o ritrovare vecchie strade dimenticate...




Herbaria 2010

venerdì 25 maggio 2012

Trapani e...busiate con pesto alla trapanese

la cosa che non scorderò mai di Trapani è il meraviglioso tramonto


rientravamo da Favignana, stanchissimi dopo tutto il giorno in bici alla scoperta dell'isola
ero talmente addormentata e stanca che quando l'aliscafo stava entrando in porto dicevo a Sa di guardare la bellissima Marsala...lui non era tanto convinto...pian piano tutti scendevano e restavo lì sprofondata nel sedile chiedendomi come mai scendessero tutti a Marsala visto che la mattina erano saliti tutti a Trapani...poi quando il personale di bordo ha iniziato a guardarci pensieroso ho avuto la brillante idea di chiedere dove eravamo...a Trapani :) non vi dico Sa quanto mi ha preso in giro!!
scendendo l'unico pensiero era "correre" al b&b per riposarci un pò ma un secondo dopo avevamo dimenticato tutta la stanchezza perdendoci nei colori del tramonto  



" A quanto si racconta, Demetra venne raggiunta dalla notizia
del rapimento di Proserpina mentre si trovava sull'estremo
lembo occidentale della Sicilia. Subito lasciò cadere la sua falce
e accorse in soccorso della figlia. Da qui il nome della città
sorta sul sito dove cadde l'attrezzo della dea: Drepanon, ossia
"falce". E a forma di falce è ancor oggi la città, che segue il 
profilo della costa addensandosi soprattutto al centro, come
uno spicchio di luna..." tratto da L'arte di annacarsi


città tra due mari
porto tra due mondi

araba, a prima vista, con i suoi vicoli
 e cortili, stretti stretti gli uni sugli altri
e poi grandi viali, corsi e signorili palazzi





anche la cucina con i suoi piatti tipici ricorda che siamo in un porto tra due mondi
contaminazioni arabe, sapori che evocano terre d'africa
piatti ricchi di colore, un trionfo di sapori
i sapori della terra e del mare


"...Se una particolare coltivazione caratterizza un territorio, 
è pressocché inevitabile che il prodotto finisca sulla pasta 
asciutta, non di rado sotto forma di pesto...
Il pesto trapanese è una denominazione relativamente
moderna per una salsa a crudo di 
pomodoro, aglio, basilico e mandorle 
che un tempo era chiamata semplicemente
pasta cull'agghia ( pasta con l'aglio)..."
                                                 tratto da Guida ai sapori perduti


una ricetta semplice che regala un gran profumo e un sapore fresco e gustoso!
mentre la pasta cuoce si sminuzza il pomodoro che ci inonderà con il suo profumo
poi si sminuzzeranno le mandorle, il basilico e poi l'aglio!!
e per quanto riguarda l'aglio non parlerei proprio di profumo :)
si aggiunge l'olio e il pesto è pronto
e anche il piatto! basterà condire la pasta con il pesto
e con il calore si sprigioneranno aromi e sapori deliziosi!



ricetta tratta dal libro Guida ai sapori perduti 
Pesto trapanese
Così lo fa Maria Grammatico
proprietaria della omonima
pasticceria di Erice 

3 spicchi di aglio, 25 gr di mandorle
250 gr pomodoro fresco e maturo,
olio di oliva, sale, basilico

Sminuzzate pomodoro, aglio, mandorle con un coltello affilato.
Aggiungere a crudo olio, basilico e sale.
Fate cuocere la pasta ( preferibilmente busiate) e
conditela con il pesto senza padellare.


dove mangiare
Hostaria San Pietro
largo porta galli - trapani

Bar Italia
c.so italia, 124 - trapani


dove dormire
C.so vittorio emanuele, 75 - Trapani

Itinerario
Trapani
Marsala


libri
L'arte di annacarsi
Guida ai sapori perduti


martedì 22 maggio 2012

sapori toscani...i biscotti del Denso



dei biscotti deliziosi! i biscotti di mammadeglialieni
semplici, profumati e dal sapore molto particolare! il sapore dell'olio e del vin santo...ricordano la meravigliosa toscana
vin santo, pinoli, uvetta, olio...senza uova e senza burro...sono semplicissimi da preparare e il risultato è strepitoso!!


non so da quanto tempo avevo segnato la ricetta...domenica mattina mi è capitato tra le mani il fogliettino con su scritta la ricetta e mi è sembrato il dolcetto ideale per terminare il pranzo della domenica; dei biscotti semplici, dal sapore genuino, che sanno di casa, di tavole per ritrovarsi tutti insieme
già solo con il profumo mi hanno conquistata! e poi il sapore del vin santo che rievoca ricordi di bellissime giornate trascorse in toscana

Bifora del Castello dei Conti Guidi
Poppi (Arezzo)

 tra colline, campagne e buon vino ...il vino di Mario dell'Azienda agricola biologica Il Castagnolo , un luogo bellissimo, qui il post, in cui abbiamo gustato una cucina autentica e vini di grande qualità, e proprio il vin santo di Mario ha accompagnato i deliziosi biscotti



Biscotti del Denso
ricetta originale qui

Ingredienti
250 gr farina 00
100 gr uvetta
100 gr zucchero di canna
100 gr vin santo
80 gr olio extravergine 
40 pinoli
1/2 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

In una ciotola unire tutti gli ingredienti, amalgamare bene.
Suddividere il composto sulla placca del forno rivestita di
carta da forno e infornare a 180°C. per 20 minuti.
Sfornare, far raffreddare su griglia.
Servire con vin santo.


lunedì 21 maggio 2012



sperando di risvegliarsi un giorno con cuori luminosi 
che sapranno scacciare le tenebre di odio, paura, crudeltà,
tenebre assetate di potere, denaro, successo che oggi ci circondano


sperando di risvegliarsi un giorno
con cuori grandi, luminosi
che sapranno solo AMARE



venerdì 18 maggio 2012

Tiramisù ... ricette, libri, fiori e stelle

oggi un post per colorare, insaporire, profumare...il fine settimana
tra profumo di cacao, nocciole e caffè
tra i colori dei fiori, del vetro, del mare
tra i sapori di torte al cioccolato e tiramisù
tra libri, fiori, ricette e premi :)









poche ore fa è arrrivato
il meraviglioso dono di Martina 


per il mio secondo posto
al suo bellissimo  contest Legami e Legumi
a cui ho partecipato con la zuppa di roveja


un girocollo
con perla in vetro stile Murano
creazione di Magiadellepietre


grazie Martina!!!




in settimana ho preparato una soffice profumata torta seguendo la ricetta di Raffy
è deliziosaaaa!!! da fare e rifare! senza uova, con poco zucchero, con tante nocciole, cacao, cioccolato...bisognerebbe tenerne sempre una sul tavolo della cucina
l'abbiamo mangiata in mille modi: tagliata a cubotti stile brownies, a strati farcita con mascarpone, al bicchiere con yogurt alla vaniglia e per concludere nel più classico, irresistibile dei dolci...il tiramisù seguendo la ricetta di Giallo Zafferano 
e così ecco a voi le ricettine per creare un indimenticabile


Tiramisù in tazza


per la torta cioccolato e nocciole ( qui la ricetta originale di raffy)
Ingredienti
100 g di farina 00
100 g di fecola
50 g di cacao amaro
100 g di zucchero ( io ho utilizzato zucchero bruno di canna)
100 g di margarina light  io ho utilizzato il burro
100 g di nocciole tostate tagliate a pezzi
80 g di cioccolato fondente
20 g di cioccolato bianco  non ne avevo
3/4 di bustina di lievito vanigliato
200 ml di latte scremato + 1 cucchiaio di caffè amaro ( ho abbondato con il caffè)

. In un pentolino sciogliere a fuoco lento il cioccolato con il burro. Aggiungere il caffè.
. In una ciotola unire farina, fecola, zucchero, cacao e nocciole. Aggiungere il composto di cioccolato fuso e amalgamare il tutto; poi unire il latte ed infine il lievito, amalgamare bene.
Versare il composto in una teglia di 26 cm di diametro rivestita di carta forno. Cuocere in  forno già caldo a 180°C per 25 minuti circa.
Sfornare, dopo alcuni minuti togliere dalla teglia e far raffreddare.

per il tiramisù ( qui la ricetta originale di Giallo Zafferano)
Ingredienti
5 uova
100 gr zucchero 
400 gr mascarpone
un pizzico di sale


. Montare i tuorli con metà zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e cremoso
. Lavorare il mascarpone per renderlo più cremoso e unire i tuorli montati
. Montare gli albumi unendo un pizzico di sale e aggiungere il restante zucchero.
. Unire delicatamente al composto di tuorli e mascarpone amalgamando bene.

Distribuire un pò di crema nelle tazze, aggiungere pezzetti di torta bagnata nel caffè
 proseguire alternando crema e torta. Terminare con briciole di torta.
Coprire con pellicola e conservare in frigo. Togliere dal frigo almeno mezz'ora prima di servire.




Buon fine settimana 
tra ricette, libri, fiori e stelle...


libro
Il linguaggio segreto dei fiori

 

giovedì 17 maggio 2012

Tatin di carciofi al miele

i deliziosi carciofini sott'olio di mammadeglialieni mi hanno fatto ricordare la torta semplice e nello stesso tempo particolare preparata a gennaio seguendo Sale & Pepe

la ricetta originale prevede carciofi freschi, quale miglior periodo se non adesso!
nel freddo inverno avevo preferito utilizzare carciofi sott'olio per rendere ancora più veloce la preparazione

ora a voi la scelta, freschi o sott'olio
provate questa tatin, molto sfiziosa, perfetta per un aperitivo di grande gusto!




Tatin di carciofi al miele

Per 8 persone
8 carciofi - aceto di vino bianco
(ho utilizzato carciofini sott'olio)
2 cucchiai di miele millefiori
1 cucchiaio colmo di pinoli
1 confezione di sfoglia fresca
olio extra vergine di oliva - sale

. Mondate i carciofi eliminando le foglie coriacee e
lasciando un pezzetto di gambo e immergeteli in
acqua e aceto. Scolateli, tagliateli a metà e lessateli
in acqua bollente per 6 minuti circa. Sgocciolateli e
tamponateli con carta da cucina.

in alternativa prendete carciofi sott'olio :)
e tagliateli a metà

. Scaldare una larga padella antiaderente, versate 3
cucchiai di olio e il miele, disponete i carciofi ( freschi o
sott'olio) con la parte tagliata verso il basso, unite i pinoli
e cuoceteli a fuoco medio finché prendono colore e
il miele inizia a caramellare.
Rivestite una placca con carta da forno e sistematevi
i carciofi a faccia in giù, a distanza regolare e i pinoli.

. Tagliare 16 rettangoli nella pasta sfoglia, appoggiateli
sopra i carciofi premendo leggermente.
( ho sistemato la sfoglia sopra i carciofi lasciandola intera
così da avere una tatin piuttosto che tante piccole tatin
sempre per ridurre i tempi :)
Punzecchiare la pasta con uno stecchino. Cuocetela a
200° per 15 minuti. Appoggiate un vassoio sopra la teglia
rovesciatela e togliete la carta.
Potete servire la tatin calda o fredda.
Con la stessa tecnica, in medesima quantità
di pasta e 10 carciofi, potete preparare una tatin unica
in una teglia da 24 cm di diametro, cuocendola per 25 minuti.

tratta da Sale&Pepe - gennaio 2012


N.B. dopo la cottura ho aggiunto scaglie di formaggio


mercoledì 16 maggio 2012

in cucina con Save the children


partecipando all'iniziativa "Oggi cucino io" inserita nel più ampio progetto La Buona Tavola
organizzato da Save the Children
ho ricevuto un bellissimo regalo


per non dimenticare che

" La povertà alimentare minorile è un fenomeno complesso e per sua natura multidimensionale. Non riguarda, infatti, solo la carenza di risorse economiche, ma è associata ad una serie di fattori molto più ampi, relativi all'organizzazione familiare, alle capacità genitoriali, all'accesso all'istruzione e ai servizi sanitari di base, alla qualità dell'ambiente e dei rapporti sociali..."


per non dimenticare che

Viviamo in un’Italia smemorata, nelle mani di adulti che si sono dimenticati dei bambini. Altrimenti il nostro Paese sarebbe già corso ai ripari di fronte ai dati drammatici che ci posizionano ai primi posti della classifica europea sul rischio povertà minorile, e alla loro escalation negli anni: 1 minore su 4 oggi, pari al 22,6% dei bambini che sono nel nostro paese, è a rischio povertà, vive cioè in famiglie con un reddito troppo basso per garantirgli ciò di cui avrebbe bisogno per un sano e pieno sviluppo psichico, fisico, intellettuale e sociale...
...se ognuno di noi in ogni momento della propria attività ricordasse le speranze, i sogni, la sensibilità che aveva da bambino, agiremmo con più attenzione verso l’infanzia; saremmo migliori e il mondo sarebbe migliore..."  tratto dal sito Save the Children


"sperando di poter continuare a sperare" tratto dal mio cuore




martedì 15 maggio 2012

Pancakes...salati




metti una domenica di primavera...pioggia, vento...niente sole, niente giri in bici, niente passeggiate all'aperto
meglio starsene al calduccio, immaginando di essere in uno di quei fumosi bar a giocare a biliardo




e se arriva la voglia di qualcosa di saporito
delle deliziose focaccine sono pronte per esser gustate in mille modi

si possono preparare con largo anticipo
in poco meno di mezz'ora si avranno tanti profumati pancake, da conservare in un bel cestino per ogni momento della giornata: come colazione, come spuntino di mezzanotte...

per un pasto leggero e gustoso ho pensato di servirli con una insalata mista arricchita con scaglie di parmigiano

e così i pancake al peperoncino e mais dolce del libro In the mood for food
li trasformo in


Pancake al peperoncino e porro 
con insalata mista e scaglie di parmigiano


200 gr farina 

100 gr farina integrale

3 cucchiaini di lievito per torte salate

1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere 

300 ml latte *

1/2 porro affettato finemente

1 cucchiaio di prezzemolo tritato

sale 

pepe nero macinato fresco

olio d'oliva



Nella padella ( antiaderente o da per pancake)
in cui si cuoceranno i pancake sfufare il porro
con l'olio.
In una ciotola unire le farine, il lievito, il peperoncino, il latte
fino ad ottenere una pastella senza grumi, unire il porro, il
prezzemolo, olio, sale e pepe amalgamando bene.

Scaldare un po' di olio nella padella. Lasciare cadere nella
padella 2 cucchiai di pastella per ogni frittella e cuocere
quelle che ci stanno per un paio di minuti finché la base diventa
dorata. Rigirarle delicatamente e cuocere finché non sono
dorate anche dall'altro lato.
Proseguire la cattura dei pancake, aggiungendo man mano
un po' di olio nella padella.

Servire con insalata mista e scaglie di parmigiano.

* dopo aver letto il post di Federica farei due precisazioni:
- il latte aggiungerne fino ad ottenere un composto morbido e cremoso

il lievito ho usato: Bertolini, lievito pizze e torte salate, agente lievitante a lievitazione istantanea

sabato 12 maggio 2012

Eccles cakes



per la festa della mamma ho pensato di preparare un dolcino delizioso e molto semplice

se amate il sapore dell'uvetta e dello zucchero caramellato questa ricettina è perfetta
la ricetta è tutta qui:  pasta sfoglia, uvetta e zucchero

                pochi ingredienti
                           semplici gesti
                    poco tempo 
                             e 
                tanto amoreeee




tratto da "Un tè al Ritz"

Eccles Cakes

" Eccles è una città del Lancashire, e il suo nome in latino
significa "chiesa". Queste tortine di pasta sfoglia ripiene di
uvetta venivano preparate a Eccles in occasione delle feste
religiose. I puritani decisero che erano troppo ricche e buone
e per giunta segretamente pagane, con ogni probabilità; nel
1650 emanarono una legge secondo cui si poteva finire in 
prigione per aver mangiato le Eccles cakes. Oggi, per fortuna,
le Eccles cakes sono legali e buone come ai bei tempi, 
soprattutto se servite calde.




6 once (175 gr) uvetta
7 once (220 gr) pasta sfoglia
4 once (125 gr) zucchero ( ho utilizzato zucchero bruno di canna)
 un pò di latte e zucchero per glassare

I"mburrate una teglia da forno ( ho rivestito con carta forno)
Versate dell'acqua bollente sull'uvetta, in quantità
sufficiente a coprirla per farla rinvenire. Lasciate in ammollo.
Nel frattempo stendete la pasta sfoglia piuttosto sottile
fino ad ottenere un quadrato di circa 30,5 cm di lato...
Ricavate dei dischi di 10 cm di diametro con un tagliabiscotti ( o una
tazzona o un piattino di queste dimensioni). Scolate l'uvetta e
versateci lo zucchero. Mettete una cucchiaiata di questo composto al
centro di ogni disco di pasta sfoglia...
Unire i bordi del disco e attaccateli, pizzicandoli per farli stare insieme, 
in modo che il disco di pasta si trasformi in un sacchettino di uvetta.
Girate i sacchettini e schiacciate  con delicatezza la tortina in modo che
ritorni di un diametro di 7,5-10 cm.
Riuscirete a vedere il profilo delle uvette attraverso il velo
della pasta sfoglia. Spennellate un lato, quello più liscio e più bello,
con un pò di latte e distribuire zucchero bruno di canna.
Con la punta di un coltello incidete tre tagli paralleli su questo lato
glassato e zuccherato in modo che l'uvetta faccia capolino.
Infornare per 15-20 minuti, finchè non saranno dorati."

Ho infornato a 180° per 10 minuti e 220° senza allontanarmi dal forno
per gli ultimi 5 minuti.

Sfornare, trasferire su griglia
dopo alcuni minuti servire con un buon tè




AUGURI A TUTTE LE MAMME!



mercoledì 9 maggio 2012

Involtini alla siciliana...a Palermo



continua il viaggio in Sicilia
questa volta passeggeremo per le vie di Palermo
tra cupole, palazzi e il verde delle palme
città di contrasti, bellezza e mistero

"...intrico di macerie e splendori di vicoli e piazze della città vecchia: tutto si confonde in un vorticare di miraggi teatrali, di finzioni scenografiche che impediscono ogni visione d'insieme
Capitale sontuosa e stracciona, Palermo ha irradiato da sempre il suo sfarzo e le sue miserie...arazzo frammentari, i cui magnifici brandelli costringono il visitatore a un itinerario affascinante e insieme contraddittorio..."    tratto da Sicilia guida Touring Editore

ci inoltriamo per i suoi vicoli
in lontananza il vociare di un mercato





ci appare l'imponente Cattedrale 
in tutto il suo splendore






















proseguiamo ammirando antichi palazzi...qualche portone aperto ci mostra la bellezza celata all'interno


di grande effetto piazza Vigliena, detta comunemente Quattro Canti
le quattro facciate dei cantoni sono ornate di balconi, cornici, finestre, nicchie con fontane, statue e stemmi reali...


piazza Pretoria





definita da edifici di notevole valore architettonico


è quasi totalmente occupata dalla grandiosa fontana Pretoria


animata da statue di
divinità pagane,

allegorie e teste di animali


una città dai mille volti e dalle mille meraviglie
dai sontuosi palazzi agli stretti vicoli
 un mosaico di rara bellezza


verso sera si pensa a dove si andrà a cena
sicuramente sotto un tetto di stelle...

in un trattoria che ci fa mangiare in strada a 10 centimetri dalle macchine che passano :)
anche questo è il bello di Palermo 


per la cena successiva scegliamo sempre il tetto di stelle
in una piazzetta, in un ristorantino che ci fa mangiare a 10 centimetri dalle macchine parcheggiate con tanto di tizio che ruba le autoradio...anche la nostra! anche questo è il bello brutto di Palermo)

e qui assaporo deliziosi involtini alla siciliana

Involtini alla siciliana




Ingredienti 


fettine di manzo sottili ( per carpaccio)
caciocavallo fresco abbondante
mollica di pane
uva passa poca
pinoli
pangrattato
alloro
sale
olio
pepe
limone
rucola









Preparare il ripieno unendo mollica di pane, caciocavallo a pezzetti, uvetta, pinoli e pangrattato ( precedentemente tostato in padella con un filo di olio), sale, pepe, olio.
Amalgamare bene.
Distribuire il composto sulle fettine, arrotolare, tagliare in piccoli bocconcini, passare nel pangrattato e formare dei piccoli spiedini con 2-3 bocconcini.
In padella scaldare olio con foglie di alloro che coprano il fondo della padella. Aggiungere gli involtini, un filo di olio e cuocere sistemando di sale e succo di limone.
Servire su letto di rucola, condire con un pò di succo di limone.