giovedì 20 novembre 2014

purè di fave, cicoria di campo e olio nuovo





e alla fine si è raccolto!
e non è andata poi così male
e c'era il sole e i colori caldi dell'autunno e i fiori di cicoria e il profumo di lavanda su un cielo azzurro e fili d'erba e pagine di libri e parole e sorrisi
e verso sera, un cerchio intorno al fuoco...olio nuovo, vino, castagne....e storie, musica e poesia...








e c'era un libro da sfogliare e una ricetta da provare

tratto da 
LA PARMIGIANA E LA RIVOLUZIONE 
Elogio della frittura e altre pratiche militanti
 Donpasta

"...E' andato via cantando, Uccio Aloisi, in assoluto la voce più importante della tradizione salentina. 
Colui che resistette all'oblio del canto popolare in quel ciclo stupido chiamato modernità...
Uccio era dell'epoca in cui ogni cosa aveva un senso in sé. 
Cantare per la festa, per il raccolto, per l'amore, per le tarantate.
Si cantava per raccogliere il tabacco, per convincere il cavallo ad arare la terra,
per festeggiare l'arrivo del primo vino o per non morire di stanchezza e lavoro.
...
...conosceva la regola della musica. Fa star bene la gente...
In lotta contro una cultura così intenta a cancellare il pensiero della gente di campagna.
...
Paladino del pensiero popolare, in una modernità assoggettata sino in fondo al re, al
nobile. La modernità non tollera paganesimi, La modernità è teocratica. 
Impone.
Ma un cantastorie è un rivoltoso che ha per armi passato e futuro.
Per salvare una tradizione ci vuole un passaggio di consegne a staffettisti coraggiosi...
...
In questo omaggio a Uccio su inchiostro stampato, propongo
purè di fave con cicorie 
per tutti. Il purè di fave come le sue armonie, il bel canto, il
sapore forte della cicoria selvatica è lo sbattere del tamburello e l'acre di un 
canto di sud. L'olio extravergine scombina i sapori come gli equilibri e li riordina
su un grado più alto, sono  le sue parole, di terra, fatica e orgoglio...

Ingredienti
1/2 kg fave secche
1 patata
1 cipolla
1 kg cicoriella selvatica 

Preparazione
E' una ricetta semplicissima, ma la sua bontà risiede nella qualità degli ingredienti
e nella cottura a fiamma lenta...Le fave bagnate per qualche ora ( io per tutta la notte)
si mettono in una pentola preferibilmente di creta, con una cipolla e una patata sbucciata
Si coprono d'acqua e si fanno cuocere a fuoco dolcissimo, fino a quando non siano 
completamente sfatte. Si mescolano vigorosamente con un cucchiaio di legno ( o frusta
elettrica) sino ad ottenere una crema densa. Si regolano di sale e si servono calde con 
cicorie selvatiche lesse e condite con abbondante olio di oliva extravergine ( le ho ripassate qualche minuto in pentola con olio e peperoncino) ..."





e per una meravigliosa versione di questa ricetta guardate qui!




libri
Se chiudo gli occhi
La parmigiana e la rivoluzione
Olio d'Oliva
Liscio come l'olio


per raccogliere erbe di campo guardare qui

ricette
Puccia con olive
Erbe e patate