Sperando che l'autunno ci regali qualche altra giornata di sole come quella di domenica trascorsa tra i
Monti Sibillini
Le cime di questa catena sono sempre state avvolte da un alone di mistero. Ne costituiscono eloquente testimonianza i toponimi di numerose località che si richiamano a personaggi ed a luoghi mitici: Passo Cattivo, Pizzo del Diavolo, Scoglio del Miracolo, Cima del Redentore, Grotta delle Fate, Pizzo Regina, Lago di Pilato, Monte Sibilla, Strada delle Fate, Fonte del Guerin Meschino, Poggio Paradiso, Gola dell'Infernaccio.
Tutto il gruppo montuoso, costituito in prevalenza da rocce di natura calcarea si contraddistingue per la presenza di vallate strette e profonde che, in alcuni tratti, si trasformano in angusti pertugi nei quali il silenzio è rotto soltanto dal fragoroso scorrere dei torrenti. Tra le gole più rappresentative quelle dell'Ambro, del Fistrone e dell'Infernaccio, insieme ad un continuo susseguirsi di vette, la maggior parte delle quali superano i 2000 m. di quota.
Dalla montagna hanno origine i corsi d'acqua che solcano il territorio. Il fiume Tenna nasce dal versante orientale del gruppo del Monte Bove e scorre tra il Pizzo della regina ed il Monte Sibilla. Più in basso si fa tumultuoso, la valle si restringe fino ad assumere l'aspetto di un'angusta spaccatura, una stretta forra scavata dal fiume nel corso dei millenni.
E' la selvaggia Gola dell'Infernaccio, un ambiente di orrida bellezza racchiuso entro vertiginose pareti di roccia.
tratto da brochure
Monti Sibillini
Terre di Parchi e di Incanti
La Gola dell'Infernaccio
un luogo misterioso e suggestivo
Vicino Montefortino
a Rubbiano si seguono le indicazioni
una strada bianca non proprio ben messa arriva fino ad una sorta di parcheggio
e da lì inizia la passeggiata
immersi nella magia dei Monti Sibillini
si scende per una larga strada
circondati da un panorama meraviglioso
un silenzio quasi irreale e poi il rumore del torrente
sempre più incalzante ci accompagna fin all'ingresso della gola
poco prima di addentrarci nella gola delle particolarissime cascatelle ci regalano attimi di magia, l'acqua scende dalle rocce che ci sovrastano formando una sorta di pioggerella :)
passiamo un ponte, un tunnel artificiale offre un agevole passaggio all'interno della montagna
scegliamo il percorso esterno per poter ammirare il suggestivo ambiente che ci circonda
saliamo tra rocce e stretti passaggi a volte sdrucciolevoli (
a volte... di sicuro al mio passaggio! visto che mi sono ritrovata quasi per terra :) salvata dal mio Sa :)
attraversiamo la roccia che sembra ingoiarci
uno stretto passaggio tra rocce altissime
il fiume dopo anni ed anni si è scavato il percorso nella roccia ed ora appare con colori quasi irreali creando una suggestiva atmosfera
il percorso più impegnativo è fatto!
si prosegue costeggiando il torrente camminando su di un tappeto di foglie umide
arrivati ad un bivio proseguiamo per San Leonardo
si sale per il bosco
meravigliosi faggi!
la strada dapprima larga si va via via stringendo
tra bacche e ciclamini
si arriva all'
Eremo San Leonardo ( 1100 m. circa), un'oasi di pace!
le montagne fanno da cornice all'eremo
che pian piano padre Pietro Lavini da Potenza Picena sta costruendo dal 1971
ci sistemiamo sul prato per una pausa tra le meravigliose montagne riscaldati dal tenue sole di autunno
le nuvole avvolgono le cime dei monti in un alone di fascino e mistero
luoghi incantati
di antiche leggende
di maghe, stregoni, esseri fatati
di pura magia