giovedì 1 marzo 2012

Mexico: Chichen Itza

dove eravamo rimasti?!
in paradiso...no! a Playa Paradiso per una pausa di relax dopo la scalata al tempio e la visita di Tulum...ed ora si riparte, torniamo nella foresta alla scoperta di

Chichen Itza


uno dei siti maya più importanti
centro religioso, cerimoniale e culturale della regione
scoperto nel 1800 e dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1988
il nome può essere tradotto come: la bocca del pozzo degli itza. In tale sito si trova un pozzo naturale, detto cenote dei sacrifici, dedicato al dio della pioggia Chaac. Dopo aver dragato il pozzo vennero trovate ossa, pietre preziose...: per ingraziare il dio, in questo pozzo venivano fatti sacrifici umani, venivano gettate giovani belle fanciulle ( i segni di bellezza per i maya erano: la testa allungata che ottenevano fasciando la testa dei piccoli in modo che il cranio si deformasse allungandosi, lo strabismo che praticavano fissando davanti al naso dei bimbi una pietra, i denti affilati...)

la struttura più importante di tutto il sito, il tempio di Kukulkan ( nome maya di quetzalcoatl), il dio serpente piumato




teatro del suggestivo fenomeno, la discesa di Kukulkan, che si ripete ogni anno all'equinozio di primavera e d'autunno lungo la scalinata nord. Durante il pomeriggio, i raggi solari generano con la loro luce giochi di chiaroscuri sui gradini della costruzione, riportando il serpente in vita: mentre il sole si sposta nel cielo, le luci si espandono per unirsi in una linea serpeggiante che sembra strisciare lentamente giù dalla rampa, fino alle profonde fauci della mostruosa testa ai piedi della scalinata.


Allineato con il sole e le stelle con straordinaria precisione, il tempio è stato eretto intorno all'800 d.C. Con 365 gradini intorno ai quattro lati, uno per ogni giorno dell'anno, è un gigantesco orologio, una rappresentazione in pietra del complesso calendario maya.

ai piedi della costruzione la nostra guida ci chiede di restare in silenzio e di ascoltare...
al battito delle sue mani il tempio ci restituisce un suono che sembra il verso di un uccello...stupefacente!! l'eco sembra il verso del kuk, l'uccello sacro dei maya chiamato quetzal, abitante delle foreste del centro america,un uccello dalla coda molto lunga che in volo ricorda un serpente.
guardiamo o meglio ascoltiamo increduli...la guida ci dice che analisi affermano che il suono è la riproduzione quasi esatta del verso dell'uccello, fenomeno che si verifica solo nelle costruzioni dedicate a kukulkan

il Campo de Pelota, campo del gioco della palla
il più grande di tutto il centro america
Per uno strano fenomeno acustico, il normale tono di voce di una persona posta a uno degli estremi del campo può essere ascoltato nitidamente al limite opposto.


bassorilievi ripetono una scena di sacrificio legata al rituale del gioco.
Fra le due squadre riccamente abbigliate, uno dei giocatori reca in mano un coltello e nell'altra la testa dell'avversario inginocchiato, dal cui collo fuoriesce sangue che assume la forma simbolica di serpenti e un ramo di fiori; al centro della scena la raffigurazione, iscritta in un disco, del dio della morte, con volute che escono dalla bocca a simboleggiare la parola.
Nella parte centrale dei paramenti verticali, sporgono due anelli all'interno dei quali doveva passare la palla

Il tempio dei guerrieri con il gruppo delle mille colonne
tempio quadrato con una grande scalinata che porta alla sommità dove si trova il santuario
con la statua di Chac-Mol un personaggio seduto sul dorso, identificato come un messaggero divino o una divinità legata all'acqua,alla fertilità o al fuoco, che regge tra le mani appoggiate all'addome un piatto per le offerte, forse cuori umani.


lungo il sentiero è possibile vedere una capanna maya

 per conoscere le costruzioni tradizionali che vengono ancor oggi utilizzate: tronchi e vimini ricoperte di fango, il tetto ha una forte pendenza, per mantenere all'interno una temperatura media di 20-22 gradi, fatto con tronchi e foglie di palma che assicurano impermeabilizzazione e una resistenza di circa 10 anni. L'interno è diviso in due parti, la cucina e la zona per dormire...ancor oggi sulle amache! ( una ragazza del posto ci ha detto che se le capita di dormire sul letto le viene il mal di schiena)

si prosegue per arrivare ad una importantissima costruzione
l'osservatorio astronomico, Caracol
uno dei pochi edifici a pianta circolare costruito dai maya
l'interno, accessibile da quattro porte ha due corridoi concentrici intorno a una struttura circolare centrale, dove era ricavata una scala a chiocciola - caracol - cui si deve il nome dell'edificio.


indimenticabile Chichen Itza

7 commenti:

  1. Posti incredibili e suggestivi! Ci fai sempre sognare!!

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  2. ho chiuso gli occhi per un attimo e ho i mmaginato di essere li e in uh milione di altri posto dove mi piacerebbe andare....spero di poter viaggiare tutta la vita, perchè è una cosa stupenda. soprattutto spero che emma e andrea crescano per poter ricominciare a muoverci seriamente! un bacione e grazie perchè ci fai sempre sognare! Angela

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  3. è da un pò che non passo di qua,ma mai pensavo di essere catapultata in un posto del genere!
    Deve essere fantastico!

    Donatella

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  4. Che meraviglia anche noi pensavamo di andare in Messico per il viaggio di nozze, ma poi è caduto in settembre non propio il periodo migliore per andarci.
    pazienza sarà per un'altra occasione; nel frattempo mi guardo le tue bellissime foto!

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  5. Bel viaggio, ancora non ci sono mai stata! UN abbraccio SILVIA

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  6. ciao chiara un viaggio bellissimo, foto spettacolari immagino che bella esperienza quando ti sei trovata sui quei prati dinanzi alla maestosità delle piramidi!!! un viaggio d'incanto, e poi chissà che buona cucina messicana hai gustato... alla prossima
    un bacio e buona giornata

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  7. WWWWOOOOOWWWWWWWWWWW!

    Ma FANTASTICO!

    Cris

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