ritmi lenti
ritrovare, riscoprire ritmi lenti
gesti antichi
che riconciliano con la terra
con i suoi frutti
con i sapori della tradizione contadina marchigiana
con i sapori di un tempo lontano
del tempo in cui da ingredienti semplici nascevano grandi piatti ricchi di sapore e genuinità
del tempo in cui la natura regalava ( guardando bene nei pochi angoli di verde ancora miracolosamente salvi regala ancora) preziosi ingredienti
del tempo in cui si andava a fà l'erbe
per i campi con coltello, cesto e tanta fatica si raccoglieva ciò che la terra offriva per portare in tavola un piatto ricco di gusto e vitamine
l'erbe dopo averle pulite e lavate ben bene si lessavano e si condivano con un filo di olio e con quelle che avanzavano si preparava il pranzo da portare sui campi: un pezzo di pane sciapo scavato, riempito di erbe, una spruzzata di limone e la mollica a chiudere il delizioso ripieno.
che sapori!
grazie a mia mamma i gesti lenti di un tempo antico
continuano a vivere per raccontare la nostra storia
rugni ( Cichorium intybus L.), radicchio selvatico (Hyoseris radiata L.)
sprane (Picris echioides L.), lattaiola (Picris hieracioides L.),
piscialletto (Taraxacum officinale W.), crespigne (Sonchus oleraceus L.)
caccialepre (Reichardia picroides L.) speragne (crepis sancta)...
"...erbe spontanee
raccolte nei campi a maggese, nei pascoli, nelle scarpate, tra ruderi e radure. Le varietà sono più o meno le stesse in tutta la regione, ma è vero che non tutte le erbe crescono ovunque. Per esempio le casselle ( Bunius erucago) crescono su terreni ricchi di scheletro e sono molto conosciute sia bel fabrianese che nell'alto maceratese. Nell'alta valle del Chienti sono oggetto di intensa raccolta e molto apprezzate come contorno o per accompagnare torte e focacce. Gli spizzoli (Silene vulgaris), la papacciola (Raphanus raphanistrum L.), i casciomaci ( Bunium bulbum castanum L.), il luppolo (Humulus lupulus L.) o la papata ( Papaver rhoeas L.) se in passato compensavano la carenza di cibo, oggi stanno diventando un lusso per palati raffinati, assai ricercate per il loro sapore e anche perchè rappresentano un aspetto della tradizione alimentare locale poco conosciuto..."tratto da Risorse e Cibo
dalla Terra delle Armonie
"Le piante possono condurci a ripercorrere la storia e la crescita culturale, sociale ed economica della nostra comunità; sono il più efficace mezzo di lettura del paesaggio e permettono una concreta lettura naturalistica del territorio; costituiscono un patrimonio inestimabile di risorse naturali disponibile per tutti gratuitamente, la cui presenza spesso ignoriamo e che utilizziamo in modo assai marginale..."
"...La cultura popolare si è arricchita nel corso del tempo di numerose conoscenze intorno alle piante e in merito agli usi alimentari, officinali, veterinari, cosmetici, tintori, per la concia delle pelli, ecc. Si tratta di un patrimonio notevole che tuttavia sta per scomparire per sempre insieme alle persone anziane, che ne sono gli ultimi custodi, senza lasciare più alcuna traccia.
...erbe selvatiche....benefici nel corpo e nelle spirito da questo grande dono della natura e riportare l'attenzione di tutte le persone che hanno a cuore il patrimonio ambientale del nostro territorio sui problemi di salvaguardia delle ricchezze culturali e naturali che abbiamo ricevuto in prestito."
"Suggerimenti per la raccolta
. raccogliere solo ciò che si conosce e cercare di farlo solo quando si ha accumulato una esperienza minima dei luoghi e delle piante.
. non fare mai raccolte esorbitanti e distruttive, soprattutto quando si tratta di piante che vivono in ambienti difficili, come sono ad esempio gli ambienti rocciosi, oppure all'interno di aree ad elevata naturalità, astenendosi di raccogliere nelle aree protette (aree floristiche, riserve naturali e parchi)
. evitare di raccogliere le piante per uso alimentare lungo i bordi di strade trafficate, in quanto il pulviscolo che si deposita sopra le loro foglie può contenere quantità apprezzabili di sostanze nocive e dannose alla salute, oppure lungo i bordi di fossi e corsi d'acqua, soprattutto in prossimità di centri abitati e zone industriali..."
tratto dal libro
rugni, speragne e crispigne
piante spontanee negli usi e nella tradizione del territorio maceratese
di Fabio Taffetani
Erbe di campo ripassate
con olio, aglio e peperoncino
Ingredienti
erbe di campo
acqua
olio extra vergine di oliva
sale
aglio
peperoncino
Pulire e lavare bene bene le erbe di campo.
Cuocere per circa 20 minuti in acqua bollente salata.
Scolare e tenere da parte.
In una padella scaldare l'olio con aglio e peperoncino
aggiungere l'erbe e far insaporire.
Servire con pane sciapo, bruchettine e formaggio
si possono gustare anche semplicemente lessate
e condite con un filo di olio e spruzzata di limone
ottime per accompagnare galatina o bolliti
Provate a riempire la parte finale del filoncino di pane
con erbe e una spruzzata di limone...buonissimo!!!!
con questa ricettina partecipo
eh, che meraviglia avere la possibilità di andar per campi a trovare queste erbette meravigliose...
RispondiEliminaBellissimo post, complimenti!
Simo grazieeee, si è meraviglioso!
Eliminasuper buonissime....
RispondiEliminaChe brava! Vorrei essere in grado di riconoscere le varie erbe e sapere come usarle al meglio.
RispondiEliminaAl momento sto piantando delle aromatiche sul balcone. Ieri ho preparato un risotto alla platessa e erbette molto buono...
non è facile riconoscerle :((
Eliminaadoro le piantine aromatiche, sul balcone è una vera chicca! a due passi dalla cucina si ha a disposizioni meravigliosi aromi!
buonissimo il tuo risotto!!
Che meraviglia!!! L'impegno costante che ci mettete a tener vive certe abitudini e tradizioni io l'adoro....ma questo già lo sai!!!!
RispondiEliminaRipassate in padella e' la morte sua...Kiss amica
e io adoro te!!!!
Eliminaben detto amica...la morte sua :)))
kisss
mmmhhhh.... il mio contorno preferito!!!!
RispondiEliminaanche il mio!!!
Eliminaquando andavo al ristorante ( ora ci vado sempre meno)
speravo sempre di trovare le erbe ripassate
bellissimo andar per campi alla ricerca di erbette!
RispondiEliminaun piatto semplice ma di un gusto formidabile!
buonissime le cose semplici!!!!
Eliminagrazieee!!!
Spettacolo: sarebbe il mio pranzo ideale, anche se (purtroppo) da non poter mangiare nei campi ma in qualche anfratto fumoso della metropoli.
RispondiEliminaE quell'aglio incamiciato in primo piano è davvero bello e rassicurante: sa di casa e di una cosa buonissima cui ha conferito grinta e spessore!
Baci chiaretta bella e buona giornata!
(le foto di pitigliano sono veramente, come sempre, meravigliose e spettacolari: non ci sono mai stata e mi hai fatto venire una voglia...)
Spettacolo: sarebbe il mio pranzo ideale, anche se (purtroppo) da non poter mangiare nei campi ma in qualche anfratto fumoso della metropoli.
RispondiEliminaE quell'aglio incamiciato in primo piano è davvero bello e rassicurante: sa di casa e di una cosa buonissima cui ha conferito grinta e spessore!
Baci chiaretta bella e buona giornata!
(le foto di pitigliano sono veramente, come sempre, meravigliose e spettacolari: non ci sono mai stata e mi hai fatto venire una voglia...)
GRAZIEEEEEE!!!!!
Eliminaquell'aglio che fa capitolare anche noi :)
a Pitigliano si è avvolti da un'atmosfera particolare molto suggestiva, indimenticabile, tornerei anche domani!!
che bello! ormai non si ricordano più i nomi delle erbe ed è difficile riconoscerle, sono felice che ci sia ancora qualcuno che lo fa, quel panino con le erbette è fantastico!!!
RispondiEliminasi purtroppo un tesoro che va pian piano scomparendo, è lì a due centimetri da noi noi sempre più ciechi :((
Eliminail panino è speciale!!!
Bellissimo post! La mia nonnnima mi cucinava sempre le erbette che tu hai citato, le riconosco dalla foto. Mi piace moltissimo cucinare con la vegetazione che cresce spontanea (non tutta s'intende :-).
RispondiEliminaTra un po' o forse gia' adesso ci sono i bruscandoli che io adoro, li conosci?
grazie Chris!!!
Eliminale nostre nonnine speciali!!!
si una grande soddisfazione cucinare con le erbe spontanee!!
i bruscandoli, una sorta di "asparagi" selvatici? mi sembra che mia nonna li chiamava sparagina, deliziosi nel risotto e frittatine!
evvai chiara con le erbe di campo!
RispondiEliminale ho raccolte anch'io e che scoperta deliziosa :)
complimenti per il post!
Baci :)
la prossima volta si va insieme :)
Eliminagrazieeee!!
baci
le adoroooo...
RispondiEliminain questo periodo mia mamma le raccoglie anche da portare al mercato e vanno via in batter d'occhio.
anche noi usiamo farle ripassata, buonissime!
baciiiii.
qui quando arrivano in tavola è una festa!!!
Eliminache brava tua mamma!! mangiate con il suo formaggio saranno ancora più buone ;)
buoneeeee ripassate!!
baciiiiii
salutami tutti!!
ciao Chiara... non ci posso credere ho fatto un post quasi identico al tuo! E' bello sapere che anche tu ti interessi a queste ricette autenticamente italiane. Del resto lì nelle Marche sapete davvero cucinare bene e create sapori squisiti con pochi ingredienti. E' quello che succedeva anche in Puglia o in altre regioni dove in passato bisognava arrangiarsi con quel poco che la terra poteva offrire. Piatti poveri ma pieni di magia... vero? Adoro le erbe spontanee, il loro gusto mi riporta a quando ero piccina. Un caro saluto! Il tuo blog mi piace molto è ricco di genuinità e per nulla banale! A presto
RispondiEliminaciao Stefani...hai visto :) è molto bello scoprire di condividere interessi, passioni...
Eliminami piace moltissimo continuare a far vivere le tradizioni, le ricette di un tempo, gli ingredienti semplici, i piatti poveri...pieni di magia!
anche io adoro le erbe spontanee!! una conoscenza antica e molto preziosa, quella di riconoscere le erbe buone
qui in casa, grazie a mia mamma, le mangiamo molto spesso, sono troppo buone!!!
grazieeee di cuore per le bellissime parole!!!