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martedì 13 febbraio 2018
Castagnole alla ricotta
La ricetta di queste buonissime castagnole è della bravissima Simona
poi le mie solite modifiche per tutto quello che non ho e che scopro di non avere mentre ho già le mani in pasta.....
Castagnole alla ricotta
per la ricetta originale cliccate qui
250 gr farina 00
50 gr fecola di patate
110 gr. ricotta
2 cucchiai di yogurt greco
75 gr zucchero semolato
2 tuorli
40 gr burro fuso
10 gr lievito per dolci
1 limone, buccia grattugiata
1 arancia, buccia grattugiata
1 cucchiaio di varnelli
olio per friggere
zucchero a velo
In una ciotola setacciare farina, fecola e lievito, aggiungere zucchero e le bucce degli agrumi.
Fare un buco al centro versarvi la ricotta, lo yogurt, il burro fuso,i tuorli e il liquore.
Mescolare al centro con un cucchiaio e man mano incorporare la farina, quando i liquidi saranno assorbiti impastare con le mani fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo.
Formare una palla, avvolgere in pellicola e far riposare 20 minuti.
Coprire un vassoio con carta forno, prelevare dall'impasto 12 gr. di pasta e formare delle palline.
Friggere e posare su carta assorbente.
Sistemare sul piatto da portata e spolverare con zucchero a velo vanigliato.
lunedì 8 febbraio 2016
Cenci di Carnevale farciti di crema alla vaniglia
fritti o al forno purché ripieni di deliziosa crema alla vaniglia
la ricetta è semplicissima e con la cottura in forno ancora di più
e per stasera cenci e cicheti
cenci fritti |
dal libro Toscana in cucina
300 gr farina 00
un pizzico di sale
2 uova
50 gr zucchero
scorza grattugiata di 1 arancia
scorza grattugiata di 1 limone
2 cucchiai di vin santo
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
8 gr lievito per dolci in polvere
olio di semi per friggere
crema pasticcera alla vaniglia
zucchero a velo vanigliato
.In una ciotola setacciare farina e lievito, aggiungere lo zucchero, il pizzico di sale, le scorze di agrumi, il vin santo, l'olio e le uova. Mescolare tutti gli ingredienti e impastare per circa 10 minuti.
Formare una palla e lasciare riposare coperta per almeno mezz'ora.
.Stendere la pasta con il mattarello sul piano di lavoro leggermente infarinato, ritagliare con un coppapasta di 8 cm di diametro, porre al centro la crema, Sigillare bene facendo pressione con le dita e finendo con i rebbi di una forchetta.
I ritagli di pasta possono esser utilizzati impastando di nuovo e ritagliando altri dischi di pasta o tagliando striscioline e dando forma di fiocco.
.Friggere in abbondante olio caldo finché non saranno dorati, adagiare su carta da cucina per assorbire l'olio.
Oppure cuocere in forno a 180° C. per circa 15-20 minuti.
.Servire cosparsi di zucchero a velo.
cenci al forno |
giovedì 23 aprile 2015
Ascoli Piceno e fritto misto
Piazza del Popolo |
il fritto, croce e delizia, tanto buono quanto antipatico da fare in casa a meno ccchè non si abbia in programma una nuova tinteggiatura o nuova carta da parati e un divano nuovo e ore ed ore di finestre aperte con lavaggio di tende, cuscini, abiti....gatti compresi!
allora si va ad Ascoli Piceno e dal 24 aprile al 3 maggio si gusteranno fritti, dall'italia e dal mondo
in piazza Arringo saranno molti i paesi con le proprie specialità rigorosamente fritte: Sardegna, Puglia, Sicilia, Lazio, Marche.....Inghilterra, Giappone, Perù, Grecia....ci saranno arancini, cannoli siciliani, panzerotti pugliesi, patate di montagna fritte, supplì, moddizzosu, fritto di paranza, pizza fritta, olive all'ascolana, cremini.....involtini primavera, samosa, empanadas, fish & chips, tempura....laboratori con selezioni di birra, degustazioni di vino e olio, cooking show e tanto altro.... e soprattutto c'è lei...la splendida signora del travertino, delle torri, delle rue....della piazza che è lì ad ammaliar chi passa con il palazzo dei Capitani del Popolo, la Chiesa di San Francesco, la Loggia dei Mercanti e lo storico caffè Meletti in cui assaporare l'anisetta, l'aromatico liquore a base di anice
e c'è l'antica piazza Arringo con la cattedrale di Sant'Emidio e il capolavoro di Carlo Crivelli, il battistero, il Palazzo Vescovile, la Pinacoteca Civica, il Museo Archeologico....
e poi il Teatro Ventidio Basso, il Ponte Romano, il museo dell'arte ceramica, la galleria di arte contemporanea Osvaldo Licini
e ancora larghe vie, stretti vicoli, piazzette.... piccoli dettagli e grandi stupori......
Piazza Arringo |

Ascoli Piceno
24 aprile 3 maggio 2015
e per tutte le info dettagliate il post di Carmine
ricette
giovedì 14 marzo 2013
Boulanee afgani...e 1/2 lune ripiene di confettura
Continua il viaggio tra i sapori del mondo
questa volta in Medio Oriente e nel sud dell'Asia
con dei deliziosi fagottini di pasta fritti ripieni,
che prendono nomi diversi in base alla zona: sambosek, borek, samosa, boulanee
"... I boulanee afgani sono generalmente preparati con porri o patate e a
volte entrambi. In Afghanistan, ancora oggi, le spezie arrivano
dall'Asia meridionale attraverso le antiche vie commerciali carovaniere.
Secondo Mike Edwards del "National Geographic", nel paese, "la via
Wakhan viene utilizzata da 2000 anni per gli scambi commerciali e
culturali" mentre " i pascoli lussureggianti ai piedi delle montagne del
Pamir, nell'Afghanistan del nord, vengono utilizzati come campi base da
generazioni di viaggiatori, in marcia verso la Cina".
Masala, miscela di spezie
ci sono tante varietà di masala: ognuna è una miscela
regionale basata su centinaia di anni di storia locale
e ogni zona vanta la propria versione.
Sebbene le miscele siano già pronte, molte famiglie,
macinano ancora le spezie preferite per ottenere il loro
mix personale e, naturalmente, nessuna massaia che si
rispetti usa qualcosa di simile al "curry in polvere" già pronto.
è una miscela afgana di 4 spezie
(char infatti significa quattro)
le spezie possono variare e sono
macinate insieme e ridotte in polvere.
Alcuni mix possono includere il
cardamomo nero o verde, i chiodi di
garofano interi, le stecche di cannella
e il cumino.
Cumino ( Cuminum cyminum)
Nativo del mediterraneo orientale,
ma diffuso ovunque
i semi somigliano al cumino dei prati
e danno il loro meglio tostati
Chiodi di garofano ( Eugania caryophyllata)
Nativi delle isole Maluku in Indonesia
sono i germogli non sbocciati di una pianta
sempreverde essiccati
Cannella ( Cinnamonum verum o
C. zeylanicum)
nativa dell Sry Lanka
le stecche marroni sono la corteccia internaarrotolata, di una pianta sempreverde
Cardamomo ( Elettaria carcamomum)
nativo dell'India meridionale e dello Sry
Lanka. E' una spezia preziosa
Schiacciare e tostare le spezie
alcune spezie vengono schiacciate prima
dell'uso per sprigionare gli aromi.
La tostatura è essenziale in molte ricette
e sviluppa i migliori sapori. Cuocere le
spezie 1-2 minuti a bassa temperatura
a volte soprattutto nell'est asiatico, prima
della tostatura è necessario scaldare
dell'olio in padella.
Boulanee afgani
Ingredienti
per 20 porzioni
175 gr farina bianca , più
farina per spolverizzare
200 gr farina integrale
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
200 ml acqua
olio di arachidi per friggere
char masala per servire
per il ripieno
3 patate medie sbucciate e tagliate a pezzi
6 cipollotti ( ne ho messi 3) tritati
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di semi di cumino
Per il ripieno, cuocere le patate in acqua salata, fino a quando diventeranno
tenere, scolarle e schiacciarle con una forchetta, aggiungere il sale.
In una padella scaldare un filo di olio e saltare alcuni minuti i cipollotti, regolando
di sale.
Versare i cipollotti sulle patate e mescolare con un cucchiaio di legno.
In una piccola casseruola scaldare l'olio e aggiungere il cumino. Friggere 30 secondi
e versare sulle patate. Mettere un cucchiaio di purea nella casseruola per assorbire
tutto l'olio speziato e unire al resto del ripieno amalgamando bene. Coprire e lasciare
da parte.
Per la pasta, unire le due farine e il sale in un largo recipiente.
Aggiungere 1 cucchiaio di olio e circa 200 ml di acqua o abbastanza da rendere
l'impasto compatto e flessibile ( aggiungere l'acqua poca per volta).
Impastare per 10 minuti circa. Coprire con un panno bagnato e lasciar riposare per
20-30 minuti.
Trasferire l'impasto su una superficie da lavoro e dividerlo in 20 piccole porzioni.
Coprire con un panno. Spolverizzare il piano di lavoro con un po' di farina e stendere
la pasta fino ad ottenere un cerchio del diametro di 12 cm. aggiungere farina per facilitare
l'operazione. La sfoglia dovrà essere molto sottile in modo che i boulanee siano leggeri.
Mettere circa 2 cucchiai di ripieno su un lato del cerchio e distribuire bene. Spennellare i bordi con un po' di olio e chiudere piegando a formare una mezza luna. Chiudere bene i bordi.
Scaldare l'olio in un padella e friggere i boulanee uno per volta, su entrambe i lati, fino a doratura. Togliere con una schiumarola e adagiarli su un vassoio su carta assorbente.
Servire caldi spolverizzando con le spezie.
info e ricetta tratti da
Spezie
da tutto il mondo
Mentre friggevo...io che friggo!! seconda volta in tutta la mia vita!
pensavo fosse più difficile ed invece... se si apre tutte le finestre e si mette l'aspiratore a manetta o addirittura se si prende un fornelletto da campo e si va fuori in balcone o giardino
la casa non ne risentirà più di tanto :)
e mentre friggevo a veder quei fagottini mi sembravano dei dolci ripieni e così ho provato una versione dolce farcendo la pasta con una confettura di mele, uva, fichi e pinoli, una volta fritti ho spolverizzato di zucchero a velo vanigliato...deliziosi!
1/2 Lune ripiene di confettura
Ingredienti
per la pasta
175 gr farina bianca , più
farina per spolverizzare
200 gr farina integrale
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
200 ml acqua
olio di arachidi per friggere
per il ripieno
confettura preferita
Preparare la pasta seguendo il procedimento come per i boulanee
farcire con confettura chiudere sigillando bene i bordi
friggere, trasferire su carta assorbente.
Far raffreddare, spolverizzare zucchero a velo vanigliato
Libri
Spezie da tutto il mondo
La piccola sarta di Kabul
Il cacciatore di aquiloni
Tre tazze di tè
La maga delle spezie
Indian Takeaway
Film
Restrepo
Il cacciatore di aquiloni
Jung
Osama
Afghanistan 2014
lunedì 11 febbraio 2013
Fritole...a Venezia
"...La luce del sole entrava copiosa dal vetro, così forte
da abbagliarla, sulle prime. L'acqua della laguna era verde chiaro;
in lontananza vide i giardini e la cupola di San Giorgio Maggiore
e, dietro, la stessa città di Venezia, simile a una nuvola rosa
e oro sull'orizzonte. Imbarcazioni di ogni genere, navi mercantili
e schifi più modesti, facevano la spola nelle acque trafficate..."
"... A un certo punto, in quel dedalo di minuscole calli
dovevano aver imboccato la curva sbagliata, e si rese conto
di non sapere più dove si trovassero.
ll canale di fronte era strettissimo e portava in due direzioni
diverse: a sinistra del ponte si tornava nel labirinto di vicoli di
di Cannareggio, mentre a destra si arrivava quasi subito a un'altra
via d'acqua, leggermente più grande. La luna si si stagliava bassa
fra i tetti di due case di mercanti, riflessa nei silenziosi e
scintillanti nastri d'acqua neri su entrambi i loro lati. In una finestra
ad arco acuto ardeva una candela solitaria..."
"...Con il ponte di Rialto e la piazza del mercato ormai lontani
dietro di loro, proseguirono sopra una serie di piccoli canali
e lungo vari vicoli raggiungendo una delle zone più povere della città.
Le stradine divennero ancora più strette. La ressa si diradò
finché le calli parvero praticamente deserte...
Stucco rosa chiaro e rosso si sgretolava sui muri; alcune donne
chiacchieravano a gran voce dai piani superiori delle case
e stendevano il bucato alle finestre..."
"...Un uomo mascherato proveniente dall'estremità opposta del campo...
portava un soprabito talmente lungo da sfiorare il terreno,
la sezione inferiore rigida come se fosse stata trattata con catrame o cera.
La sua strana maschera aveva la forma del becco di un uccello,
un corvo o una cornacchia...
...Poi vide le cupole dorate, i mosaici di una chiesa,
il lampo di rosa e bianco,
e si rese conto di trovarsi in piazza San Marco..."
"... Al mondo esisteva forse un luogo più splendido e più
malinconico di Venezia?..."
tratto da Il diamante dell'harem
Fritole
frittelle di carnevale veneziane
tratto da La cucina del Veneto
Ingredienti
200 gr farina
12 gr lievito di birra
40 gr uva passa
40 gr pinoli
40 gr zucchero
1 bicchierino di grappa
3/4 l di olio di semi di arachide
zucchero a velo vanigliato
Sciogliere in una ciotolina il lievito in poca acqua tiepida.
In una ciotola capiente setacciare la farina, aggiungere lo
zucchero, l'acqua in cui si è sciolto il lievito, la grappa
amalgamare con un cucchiaio e aggiungere la quantità
di acqua tiepida necessaria per ottenere una pasta morbida.
Amalgamare bene fino a rendete l'impasto omogeneo
coprire con pellicola e mettere a lievitare in luogo caldo e
riparato.
Quando la pasta avrà raddoppiato il volume, aggiungere
l'uvetta e i pinoli.
Friggere il composto a cucchiaiate nell'olio bollente. Lasciare
dorare le frittelle, su fiamma regolare; prelevare con un mestolo
forato e adagiare su carta assorbente. Trasferire nel piatto di
portata e cospargere di zucchero a velo.
dove mangiare le fritole
Pasticceria Rizzardini
Sestiere San Polo
Libri
Set in Venice
Il diamante dell'harem
L'apprendista di Venezia
i segreti del Canal Grande
La cucina del Veneto
Film
Iago
Il mercante di Venezia
The tourist
Il talento di Mr Ripley
mercoledì 14 dicembre 2011
Strauben
deliziosissime frittelle!!!
ogni volta che torno in montagna vado in cerca di strauben
sono così buone
che non potevamo aspettare il prossimo viaggetto per assaporarle e così
abbiamo provato a farle a casa...con
. il libro Ricette delle Dolomiti
e un fornelletto da campo :)
per evitare che in casa si diffonda l'odore del fritto
e per evitare che io mi metta davanti ad una pentola con dell'olio bollente
( non mi piace proprio friggere!!!)
prepariamo la pastella
ce ne andiamo in balcone....
( non mi piace proprio friggere!!!)
prepariamo la pastella
ce ne andiamo in balcone....
Strauben
200 gr farina, 250 ml latte, 2 uova
2 cucchiai di burro, 1 cucchiaio di grappa o acquavite,
olio di semi di arachide ( o strutto secondo la ricetta più antica), sale
Per completare: zucchero a velo, marmellata di mirtilli rossi.
In una ciotola capiente mescolate nel latte tiepido la grappa
( o l'acquavite), la farina, il burro ammorbidito e spezzettato
e un pizzico di sale.
Aggiungete quindi i tuorli e lasciate riposare la pastella per
alcuni minuti. Incorporate in seguito gli albumi montati
a neve ferma.
Scaldate in una padella abbondante olio di semi di arachide
e lasciatevi colare la pastella attraverso un imbuto ( esiste
anche un apposito strumento che si chiama Straubentrichter)
con un movimento rotatorio dal centro verso l'esterno, in modo da
creare una lunga spirale ( il verbo "strauben" significa appunto "arricciare")
Quando la frittella è ben dorata da un lato, giratela in modo che
si dori anche dall'altro. Lo Strauben si gusta cosparso di
zucchero a velo accompagnato da confettura di mirtilli rossi.
tratto dal libro
Monti Pallidi
Ricette delle Dolomiti
raccolte in masi, malghe, castelli, stube e osterie
una spolverata di zucchero a velo e sentirete che deliziaaa!!!
e per i più golosi...confettura di mirtilli rossi
martedì 24 febbraio 2009
carnevale!!!
in questi giorni mi son divertita a provare alcune ricette
una più buona dell'altra!!!
bomboloni, ciambelle, krapfen leggeri, soffici, buonissimi!!!
andate direttamente a guardare gli originali ...
... io c'ho provato ma gli originali sono insuperabili!!!
http://aniceecannella.blogspot.com/2009/01/bombe-krapfen-ciambelline-insomma.html
http://ilpiaceredelpalato.blogspot.com/2009/02/bomboloni-e-ciambelline.html
http://lafamevienecucinando.blogspot.com/2009/02/carnevale-ogni-krapfen-vale.html
grazie mille a Paoletta, Mary, Denise!!
sabato 21 febbraio 2009
Agrumini
Questi dolcetti tipici di Carnevale sono i miei preferiti!
Si chiamano arancini o limoncini, a seconda dell’agrume che viene utilizzato per dar loro il sapore, io li ho chiamati agrumini perché utilizzo un misto di limone e arancia.
Sono deliziosi!!!
Una farcia composta da scorza grattugiata di agrumi e zucchero da loro quel gusto inconfondibile reso ancor più irresistibile dal dolce caramellare durante la cottura.
La cottura necessita di attenzione. L’olio nn deve essere troppo caldo, devono cmq raggiungere un bel colore in tempo breve per evitare di assorbire troppo olio.
La prova con un paio di dolcetti per valutare la temperatura è la miglior cosa.
La prova con un paio di dolcetti per valutare la temperatura è la miglior cosa.
La mia versione è molto croccante (mi piace tantissimo così!) l’originale è più morbida.
Ingredienti: 150 gr farina, 1 uovo, 1 cucchiaio di zucchero, un cucchiaio di olio, 1 cucchiaio di latte, mistrà, una puntina ( se si vogliono più morbide utilizzare più lievito) di lievito per dolci
Per la farcia: scorza grattugiata di due limoni e tre arance, 5 cucchiai di zucchero
Olio per friggere.
Per la farcia: scorza grattugiata di due limoni e tre arance, 5 cucchiai di zucchero
Olio per friggere.
Grattugiare la scorza degli agrumi e mescolarla alla zucchero.
Sulla spianatora fare una fontana con la farina, aggiungere al centro zucchero, olio, latte, lievito, mistrà.
Stendere l’impasto con il mattarello, tirare una sfoglia molto sottile ( se si vuole croccante ).
Distribuirvi sopra la farcia, su tutta la sfoglia.
Arrotolare la sfoglia delicatamente. Al termine pressare un po’.
Tagliare tante fettine larghe 1 cm.
Friggere, rigirando più volte, fino a doratura.
Una parte della farcia uscirà e si attaccherà ai dolcetti … saranno ancor più buoni!Sistemare su carta paglia per far assorbire l’olio (un passaggio veloce altrimenti si attaccano alla carta).
Una parte della farcia uscirà e si attaccherà ai dolcetti … saranno ancor più buoni!Sistemare su carta paglia per far assorbire l’olio (un passaggio veloce altrimenti si attaccano alla carta).
con questa ricetta partecipo alla raccolta di Carolina!!
giovedì 19 febbraio 2009
Sfrappe
Le sfrappe!!
che buone!!!
Semplici, fragranti, deliziose!!
Mia nonna nei pomeriggi di carnevale ne preparava interi piattoni
veloce com’era, impastava, stendeva, tagliava, friggeva e poi arrivava da noi con queste calde delizie a proporci una graditissima pausa!
Ora, con la sua malattia, i suoi buoni piatti, da far invidia ad uno chef, sono solo un ricordo
Io ci ho provato, certo le sue sono insuperabili!
Queste le dedico a te, nonna!
Io ci ho provato, certo le sue sono insuperabili!
Queste le dedico a te, nonna!
Ingredienti: 1 uovo, 100 gr farina 00, un cucchiaino di olio d’oliva, un pizzico di sale, mistrà, buccia grattugiata di mezzo limone, 3 cucchiaini di zucchero, vino bianco.
Olio per friggere
Per farcire: zucchero a velo, zucchero semolato, alchermes, miele, cacao, granella di nocciole, palline colorate.
- Lavorare (come si fa per fare le tagliatelle) gli ingredienti sulla spianatora: la farina a fontana, al centro l’uovo, la scorza grattugiata, lo zucchero, l’olio, mistrà e vino bianco q.b. per ottenere un composto morbido, elastico.
- Con il mattarello tirare una sfoglia molto sottile, infarinando il piano e la pasta.
- Tagliare con la rotella.
Mia nonna tagliava dei rettangoli e poi li stringeva al centro per dar loro la forma di un fiocco-mascherina.
- Friggere in abbondante olio (un tempo strutto), la temperatura nn deve essere troppo elevata , si friggono in pochissimo tempo, fare attenzione a nn bruciarle, tirarle fuori quando sono ancora chiare.
- Farcire a piacere
Alchermes e zucchero semolato
Miele e palline colorate
Miele (in cui ho mescolato del cacao) e granella di nocciole
con questa ricetta partecipo alla raccolta di Carolina
lunedì 17 novembre 2008
Frittelle di polenta

Ieri sera, per cena mia madre ha preparato la polenta...fortunatamente è avanzata così questa sera...frittelle!!
Si riduce la polenta a pezzetti e si impasta con uno stesso quantitativo di farina.
Dopo aver ben amalgamato, si prelevano delle piccole porzioni di pasta e si stendono delle pizzette molto sottili.
Friggerle in olio ben caldo, una alla volta. adagiare su carta paglia
Calde sono squisite...con zucchero, miele, sale, affettati...spazio alla fantasia!!!
giovedì 13 novembre 2008
Crema fritta
Ricordo con molto piacere e con una punta di nostalgia quando, per le occasioni speciali, alcuni giorni prima del grande evento, in cucina c’era sempre un gran fermento: rumori di pentole, piatti..., un concerto che preannunciava che presto profumi dolci e salati avrebbero pervaso l'intera casa!
Mia madre, mia nonna, mia zia, tutte intente a realizzare il ricco menù della festa.
Cosa non poteva mai mancare? La frittura mista: fettine di vitello, costolette d'agnello, carciofi e zucchine in pastella di acqua e farina, patate, olive, crema.
La crema fritta!!!
Un inebriante contrasto tra il croccante della crosta e il cuore di morbida, dolce e calda crema.
.jpg)
Per la crema: 80 gr farina 00, 2 tuorli, 80 gr zucchero, 400 ml di latte, una noce di burro, 1 limone non trattato ( qualche bel pezzettone di buccia ).
Per impanare: farina, 2 uova, un pizzico di sale, pan grattato.
Olio per friggere
( Questa dose può far felici 4/5/6 persone )Scaldare il latte con i pezzi di buccia di limone, senza far bollire.
Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina, far scendere a filo il latte caldo, mescolando continuamente.
Trasferire tutto nella pentola in cui si è scaldato il latte e cuocere a fiamma bassa, sempre mescolando. Far bollire leggermente e cuocere qualche minuto ( la crema deve risultare un po’ dura ). Incorporare il burro ed eliminare la buccia di limone.
Stendere la crema sulla spianatora, dandole la forma di un rettangolo alto 1,5 cm.
Quando la crema è fredda, tagliare dei tocchetti di un paio di cm.
Impanare i pezzetti di crema passandoli nella farina, nelle uova ( leggermente montate con un pizzico di sale ) ed infine nel pan grattato, esercitando una leggera pressione.
Friggere e sistemare sulla carta paglia per far assorbire l’olio.
Servire rigorosamente calda, come antipasto o come secondo, e perché no..come dolce.
Con questa ricettina partecipo alla raccolta
Mia madre, mia nonna, mia zia, tutte intente a realizzare il ricco menù della festa.
Cosa non poteva mai mancare? La frittura mista: fettine di vitello, costolette d'agnello, carciofi e zucchine in pastella di acqua e farina, patate, olive, crema.
La crema fritta!!!
Un inebriante contrasto tra il croccante della crosta e il cuore di morbida, dolce e calda crema.
.jpg)
Per la crema: 80 gr farina 00, 2 tuorli, 80 gr zucchero, 400 ml di latte, una noce di burro, 1 limone non trattato ( qualche bel pezzettone di buccia ).
Per impanare: farina, 2 uova, un pizzico di sale, pan grattato.
Olio per friggere
( Questa dose può far felici 4/5/6 persone )Scaldare il latte con i pezzi di buccia di limone, senza far bollire.
Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina, far scendere a filo il latte caldo, mescolando continuamente.
Trasferire tutto nella pentola in cui si è scaldato il latte e cuocere a fiamma bassa, sempre mescolando. Far bollire leggermente e cuocere qualche minuto ( la crema deve risultare un po’ dura ). Incorporare il burro ed eliminare la buccia di limone.
Stendere la crema sulla spianatora, dandole la forma di un rettangolo alto 1,5 cm.
Quando la crema è fredda, tagliare dei tocchetti di un paio di cm.
Impanare i pezzetti di crema passandoli nella farina, nelle uova ( leggermente montate con un pizzico di sale ) ed infine nel pan grattato, esercitando una leggera pressione.
Friggere e sistemare sulla carta paglia per far assorbire l’olio.
Servire rigorosamente calda, come antipasto o come secondo, e perché no..come dolce.
Con questa ricettina partecipo alla raccolta
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