rientravamo da Favignana, stanchissimi dopo tutto il giorno in bici alla scoperta dell'isola
ero talmente addormentata e stanca che quando l'aliscafo stava entrando in porto dicevo a Sa di guardare la bellissima Marsala...lui non era tanto convinto...pian piano tutti scendevano e restavo lì sprofondata nel sedile chiedendomi come mai scendessero tutti a Marsala visto che la mattina erano saliti tutti a Trapani...poi quando il personale di bordo ha iniziato a guardarci pensieroso ho avuto la brillante idea di chiedere dove eravamo...a Trapani :) non vi dico Sa quanto mi ha preso in giro!!
scendendo l'unico pensiero era "correre" al b&b per riposarci un pò ma un secondo dopo avevamo dimenticato tutta la stanchezza perdendoci nei colori del tramonto
" A quanto si racconta, Demetra venne raggiunta dalla notizia
del rapimento di Proserpina mentre si trovava sull'estremo
lembo occidentale della Sicilia. Subito lasciò cadere la sua falce
e accorse in soccorso della figlia. Da qui il nome della città
sorta sul sito dove cadde l'attrezzo della dea: Drepanon, ossia
"falce". E a forma di falce è ancor oggi la città, che segue il
profilo della costa addensandosi soprattutto al centro, come
uno spicchio di luna..." tratto da L'arte di annacarsi
città tra due mari
porto tra due mondi
araba, a prima vista, con i suoi vicoli
e cortili, stretti stretti gli uni sugli altri
e poi grandi viali, corsi e signorili palazzi
anche la cucina con i suoi piatti tipici ricorda che siamo in un porto tra due mondi
contaminazioni arabe, sapori che evocano terre d'africa
piatti ricchi di colore, un trionfo di sapori
i sapori della terra e del mare
"...Se una particolare coltivazione caratterizza un territorio,
è pressocché inevitabile che il prodotto finisca sulla pasta
asciutta, non di rado sotto forma di pesto...
Il pesto trapanese è una denominazione relativamente
moderna per una salsa a crudo di
pomodoro, aglio, basilico e mandorle
che un tempo era chiamata semplicemente
pasta cull'agghia ( pasta con l'aglio)..."
tratto da Guida ai sapori perduti
una ricetta semplice che regala un gran profumo e un sapore fresco e gustoso!
mentre la pasta cuoce si sminuzza il pomodoro che ci inonderà con il suo profumo
poi si sminuzzeranno le mandorle, il basilico e poi l'aglio!!
e per quanto riguarda l'aglio non parlerei proprio di profumo :)
si aggiunge l'olio e il pesto è pronto
e anche il piatto! basterà condire la pasta con il pesto
e con il calore si sprigioneranno aromi e sapori deliziosi!
ricetta tratta dal libro Guida ai sapori perduti
Pesto trapanese
Così lo fa Maria Grammatico
proprietaria della omonima
pasticceria di Erice
3 spicchi di aglio, 25 gr di mandorle
250 gr pomodoro fresco e maturo,
olio di oliva, sale, basilico
Sminuzzate pomodoro, aglio, mandorle con un coltello affilato.
Aggiungere a crudo olio, basilico e sale.
Fate cuocere la pasta ( preferibilmente busiate) e
conditela con il pesto senza padellare.
Hostaria San Pietro
largo porta galli - trapani
Bar Italia
c.so italia, 124 - trapani
dove dormire
C.so vittorio emanuele, 75 - Trapani
Itinerario
Trapani
Marsala
libri
L'arte di annacarsi
Guida ai sapori perduti
che buonoooooo!! ci faccio un pensierino per il pranzo di domani!!
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RispondiEliminami è bastato leggere la ricetta e sono sicurissima che a me piace tantissimo!
RispondiEliminaBuongiorno amica, un po' di nostalgia fra i tuoi post ma se fosse così posso comprenderti benissimo. Un viaggio rimane nel cuore e prima o poi di quei momenti si sente mancanza.
RispondiEliminaPer fortuna la cucina con i suoi profumi e le sue tradizioni aiutano a tener vivo il ricordo!!!
un kiss
Che belle foto e che voglia di tornarci in vacanza! Intanto mi gusto questo pesto per me favoloso!
RispondiEliminabuon we
Alice
Food and location best.
RispondiEliminaBellissima Trapani,con suo quel colore ocra predominante e la sua strana conformazione! Non posso dimenticare i frutti di martorana del "cafè del corso", in corso vittorio emanuele appunto.
RispondiEliminaE poi un magnifico cous cous di pesce mangiato al volo prima del traghetto (per favignana, per l'appunto!!).
Ricordi meravigliosi!
E sul pc ho un post-it con il titolo del libro che citi ("L'arte di annacarsi. Un viaggio in Sicilia") che voglio leggere da tanto...motivo in più per stringere i tempi e decidermi finalmente!
Queste tue busiate devono essere favolose!!!!
Ti mando baci, grazie sempre dei bei ricordi che riporti a galla e delle magnifiche foto (meraviglia quel tramonto!).
Ma che belle cartoline le tue foto.
RispondiEliminaAncora più belle perchè viaggiano nel mondo senza francobollo.
I tramonti poi lasciano senza fiato.Perdersi in quei colori. In quella luce brillante è un attimo.
Fissi lo sguardo in quel cielo dorato e l'immagine ti si incolla nell'animo per sempre.
Come la ricetta da te proposta, semplici ingredienti ma messi insieme con il cuore di gente che sente la propria terra. La leggi un'attimo e non te la scordi più.
Complimenti, un abbraccio.
le vostre foto sono sempre stupende... bellissimo il tramonto, davvero!
RispondiEliminail pesto altrettanto.
un abbraccioooooo
Ho letto di herbaria in questo fine settimana. Già ti vedo immersa fra mille profumi!!!
RispondiEliminaKiss
Ciao Chiarina!!! :)
RispondiEliminaAmo la Sicilia...che belle foto hai scattato!
Bacioni
non sai quanto mi piacerebbe andare in Sicilia, e magari assaggiare tutta la loro squisita cucina, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaSono incantata
RispondiEliminaCi credo che non scorderai quel tramonto, è incantevole e lo hai immortavlato in maniera splendida. E io non mi scoerderò di questo pesto...tutto da provare :) Baci, buona settimana
RispondiEliminasono rimasta incantata dalla prima foto: è così calda e mi ricordo molto la mia amata Sicilia.
RispondiEliminaQuesto blog è veramente una magia!
Quindi tu sei già avvocato?
io spero di poter passare l'orale :-)
un abbraccio,
vaty