... lavò le tazze in cui avevano bevuto il tè e le riempì d'acqua, che versò in un pentolino. Angel ci versò qualche cucchiaiata di latte...e tantissimo zucchero, poi vi aggiunse un pò di semi di cardamomo..."
Ingredienti
tè
acqua
latte
zucchero
semi di cardamomo
Africa Social Club
di Gaile Parkin
un libro scoperto grazie a Mete d'inchiostro e ai suoi bellissimi viaggi di parole ed emozioni
Africa Social Club:
le storie di Angel, della sua famiglia, delle sue torte, dei suoi clienti, dei suoi amici
Africa Social Club:
le storie di Angel, della sua famiglia, delle sue torte, dei suoi clienti, dei suoi amici
si intrecciano per raccontare/ricordare/non far dimenticare
tra tazze di tè dolce e speziato
racconti di guerra, malattia, sofferenza, sogni e speranze
per aprire gli occhi di chi come me credeva di vedere, sapere...
Virus
"...i nostri di figli muoiono e a noi tocca rimetterci a fare i genitori con i nostri nipoti
... A volte può essere un proiettile, o la pressione alta, ma nella maggiore parte dei casi è colpa del virus..."
" ...Nessuna torta l'aveva mai turbata tanto quanto quella... Ciò che la turbava era l'occasione per cui era stata ordinata: la mutilazione di una bambina...Era un'idea che a Angel non piaceva per niente..."
"...è sicura di non volersi unire a noi? ...Non ho bisogno di vedere ossa o cadaveri per sapere che qui la gente è morta; lo vedo benissimo negli occhi dei vivi.
...Quando alla fine tornarono mantennero un silenzio profondo e impenetrabile.
..."E' stato duro da vedere!...Ha fatto bene a non venire...tantissimi corpi...Bianchi...Sono conservati nella calce...Quei corpi sono stati riesumati dalle fosse comuni...E adesso sono sdraiati là nelle aule perchè la gente possa andare a guardarli e non dimentichi quello che è successo...
...
Lottiamo per l'uguaglianza e l'unità. Siamo tutti ruandesi adesso.
...Non importa se in passato alcuni di noi pensavano che fossimo diversi.
Non c'è più differenza. Ora siamo tutti Banyarwanda. Ruandesi.
...
" ...Ero ancora un bambino quando i Tutsi furono cacciati dall'università". Si fermò, interrompendo il racconto. " Perdonami, Angel, non si parla più di Tutsi e Hutu; ora siamo tutti Banyarwanda. Ma devo usare queste parole per parlare del passato perchè al tempo non lo eravamo ancora... Mio padre venne ucciso e noi scappammo con la mamma in Burundi, ma solo per poco perchè poi fuggimmo di nuovo, stavolta in Congo...c'erano molti rifugiati là, e molta confusione. Venni separato dalla mia famiglia e fui deportato a sud con altri ragazzini...al tempo in cui venimmo separati ero ancora piccolo e non sapevo il nome di mia madre...
...siamo arrivati nel 1995. Qui il genocidio era finito e molti ruandesi in esilio stavano tornando a casa. Speravo che la mia famiglia fosse tra quelli
...
eravamo da soli perchè mia madre e le mie sorelle non sono sopravvissute al genocidio.
...un giorno stavo tornando da scuola con altri tre ragazzi, quando dei soldati su un camion si fermarono accanto a noi. Ci chiesero le indicazioni per un posto un pò lontano...guidarono per tantissimi chilometri, rifiutandosi di lasciarci andare...
...
"Mi domando se quei coloni avessero la benchè minima idea di quali conseguenze avrebbero provocato un giorno le loro azioni.
"Oh, sono sicuro che non lo sapessero. Ma comunque dubito che se ne sarebbero preoccupati...
Oggi è la stessa cosa. I capi di Stato non ci pensano due volte a prendere in prestito denaro dalle grosse istituzioni finanziarie, perchè tanto lo dovranno restituire solo tra quarant'anni - e tra quarant'anni non sarà più responsabilità loro perchè al potere ci sarà qualcun altro. E chi si preoccupa del fatto che stiamo inquinando l'atmosfera e distruggendo il pianeta? Non siamo noi a dover convivere con le conseguenze a lungo termine. E quanti si fermano a pensare alle conseguenze delle nostre azioni quotidiane?
tratto da Africa Social Club
un libro meraviglioso!
ricco di spunti di riflessione
da leggere, rileggere e non dimenticare mai più!!