venerdì 9 gennaio 2009

Frustingo


Per le feste di Natale la tipicità della tradizione marchigiana è questo dolce dal nome che varia a seconda della zona ( frestingolo, bustrengo…) nella mia zona viene chiamato frustingo.
Questo dolce è diffusissimo in tutta le Marche e forse è questo che spiega i tanti i nomi ma soprattutto le tante versioni che esistono, ognuno ha la sua ricetta ed i suoi ingredienti.
Si presenta scuro, basso, compatto e si conserva per lungo tempo.
È un dolce dalle antiche ed umili origini, fatto con ingredienti semplici della tradizione contadina: pane raffermo, farina, frutta secca, addolcito con miele ( in origine la presenza dello zucchero era davvero minima per via del suo alto costo ) e legato con l'inconfondibile mosto cotto.
Oggi è divenuto uno dei dolci più ricchi e costosi, zeppo di cioccolato, caffè, liquori …


Mentre io me ne stavo a far biscotti e panettoni, mia madre si è dedicata a mantener viva questa tradizione dal sapore antico, preparare il frustingo.
In passato lei, mia nonna e mia zia, nelle sere che precedevano il Natale, si ritrovavano per preparare il frustingo: aprire pacchetti e pacchettini, rompere le noci, spezzettare frutta secca, cioccolata, tagliare il pane raffermo … ognuna aveva il suo compito che terminava nell’unire ogni ingrediente in un enorme recipiente! ne preparavano per un esercito!
Io e mio fratello gironzolavamo, per aiutare … o meglio per far scorte, come piccoli scoiattoli, della deliziosa frutta secca.
Terminata la preparazione, iniziava la fase cottura, per cuocerli tutti ci voleva un giorno intero!! Che profumo per tutta la casa!!

Ancora oggi quel dolce profumo, lo stesso di una volta, pervade la casa grazie a mia madre che con amore e dedizione si dedica a mantenere vive le antiche tradizioni.
Questo lo dedico a te Mamma, che sei la forza, l’amore, la devozione, la famiglia, la vita!!!!


Ingredienti: pane raffermo gr 250, farina di mais gr 50, pan grattato gr 50, farina integrale 2 cucchiai, canditi gr 100, uvetta, gr 500, fichi secchi gr 250, noci gr 600, mandorle pelate gr 300, nocciole gr 100, pinoli gr 100, arachidi gr 100 ( la frutta secca deve essere tutta spezzettata), farina gr 350, mosto cotto gr 800, scorza grattugiata di 1 limone 1 arancio 1 mandarino, cioccolato fondente gr 150, 1 bustina di cacao, 8 caffè, 1 bicchiere di liquori misti ( strega, mistrà, courvoisier, grand marnier, caffè sport), pepe, 1 bustina di saporita, noce moscata, sale, olio gr 100.
Lastrine di alluminio
I° giorno
-Tagliare il pane raffermo a fettine sottili.
-Mettere a bagno uvetta.
-Lavare i fichi secchi, spezzarli grossolanamente e lessarli per 6 minuti.
Lasciarli nella loro acqua di cottura, far raffreddare, aggiungervi il pane e il mosto cotto.

II° giorno
Spezzettare la frutta secca.
Aggiungere al composto di fichi, pane e mosto cotto tutto il resto degli ingredienti.
Mescolare bene, deve risultare morbido ed omogeneo, aggiustando con
- mosto cotto se dovesse risultare troppo asciutto
- farina se troppo liquido.
Di solito si assaggia sempre per vedere se aggiungere qualche spezia.
Forse è proprio questo il segreto del dolce, assaggiare, fare ad occhio, a naso…ma…e poi si sa come sono le ricette della tradizione…sempre avvolte in un alone di mistero!Tornando alla ricetta, oliare leggermente le lastrine di alluminio, riempire fino a metà.
Lisciare la superficie, decorare con frutta secca.
Cuocere in forno a 170° per circa 1 ora, fino al formarsi di una leggera crosta scura. Una volta raffreddato adagiarlo su carta paglia e tenerlo in luogo fresco per poterlo conservare a lungo.


11 commenti:

  1. che dolce particolare!!! Deve essere molto buono!! Brava...bello conoscere le ricette regionali!

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  2. ciao e buon anno nuovo! :-) che buona questa ricetta! non la conoscevo, è molto particolare! me la copio!!! un bacione.

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  3. davvero strano questo dolce, ma sembra buonissimo! eh si..bisogna ceh ci facciamo un giretto gastronomico tra i dolci delle regioni d'Italia, ci son delle vere chicche!
    un bacione

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  4. Ma davvero ce ne sono mille versioni e mille nomi di questo dolce....
    Ne ho visti in giro diveri e ognuno con un suo nome ma gli ingredienti non lasciano adito a dubbi, è proprio lui!
    Bravissima!
    Betty

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  5. sembra cosi squisito , non lo conosco come dolce ma chissà un giorno la provo faccendo la tua ricetta , baci!

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  6. corri da me...mia nuova amica...c'è un pensiero per te..ti abbraccio Lidia

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  7. @Denise, grazie mille, le ricette regionali mi incuriosiscono molto!baci
    @Micaela, buon anno anche a te!!grazie mille, bacioni
    @manu e silvia, si un bagaglio inestimabile!!baci
    @Betty, grazie mille sei sempre gentilissima
    @Mary, io ne mangio tantissimo durante le feste, nn resisto!bacioni
    @Lidia, grazie mille, arrivooooo!!!baci baci

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  8. Ciao non conoscevo questa ricetta però il dolce sembra essere buono =)

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  9. Che dolce strano, però sembra buono! La tua mamma dev'essere proprio felice di questo post! Che belle le tradizioni di famiglia!! Un bacio

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  10. @Ely, ciao e benvenuta!!!
    @Laura, è un po strano si...ma anche buono!baci

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  11. che dolce curioso!
    Non ne avevo mai sentito parlare prima!
    A me piace imparare ed assaggiare ricette nuove ^^
    Mi piace, molto particolare!

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