Dopo il periodo della Quaresima le tavole si imbandiscono con prelibatezze. La colazione della Domenica di Pasqua, ricca di ciambelle, uova e frittatine. Il pranzo si apre con ciambelle lievemente dolci e buonissime pizze al formaggio accompagnate da formaggi, salumi e dalla tipica coratella d’agnello, si prosegue con primi piatti, agnello al forno, contorni… si chiude in bellezza con uova di cioccolato e dolci tipici.
Uno dei dolci tipici delle Marche, in particolare della zona del maceratese ( Loro Piceno, San Ginesio), è l’agnello dolce, tipico del periodo pasquale, immancabile protagonista delle tavole in festa.
Un dolce dalla caratteristica forma d’agnello, dal sapore goloso ma equilibrato: un guscio di pasta frolla che racchiude un ripieno ricco e goloso composto da cioccolato, uova, mandorle tritate, zucchero e canditi, il tutto finemente decorato con una glassa di zucchero a velo e albumi montati a neve o con cioccolato.
Un tempo erano le monache a preparare questa delizia, poi intorno agli anni cinquanta la ricetta uscì dal convento per finire nelle mani di un’artigiana di Loro Piceno che da allora custodisce e realizza la deliziosa ricetta.
Ogni anno ce ne andiamo a Loro Piceno dalla signora Giuditta, meravigliosa anziana signora, che nel suo forno artigianale regala ancora sapori antichi e genuini
Entrare nel suo forno, chiudere gli occhi, e lasciarsi inondare da dolci, rassicuranti profumi: del pane appena sfornato, delle pizze di formaggio, delle ciambelle, delle crostate … montagne di dolci, di agnelli in tutte le versioni, ricoperti di cioccolato bianco, di cioccolato fondente, stupendamente decorati con glassa o semplici così come usciti dal forno
La cara Giuditta ci accoglie gioiosa come fossimo suoi nipoti :), ci racconta del suo lavoro, delle ore della sua notte scandite dai tempi di lievitazione dei suoi impasti, delle sue ricetteUn prezioso bottino fatto di delizie e indimenticabili racconti di sapori, lavori e ritmi di un tempo lontano che ancor oggi sopravvivono in piccoli borghi grazie a meravigliose persone che conservano con amore antiche tradizioni
Tradizioni che provo a tener vive e così con pochi semplici ingredienti e con il ricordo del sapore del dolce agnello della signora Giuditta me ne vado in cucina a pasticciare:)
dosi per due agnellini
per la pasta frolla
400 gr farina 00
150 gr zucchero
180 gr burro a temperatura ambiente
3 tuorli
Un pizzico di sale
Latte q.b.
Per il ripieno
200 gr mandorle pelate e tostate tritate
100 gr nocciole pelate e tostate tritate
150 gr cioccolato fondente a pezzetti
40 gr canditi misti a pezzettini piccoli
1 cucchiaio di miele
4 cucchiai di zucchero di canna
2 uova
Vino cotto Pasta
In una ciotola setacciare la farina, aggiungere il burro a pezzetti e impastare velocemente con la punta delle dita fino ad ottenere tante briciole.
Aggiungere lo zucchero, i tuorli, il pizzico di sale. Amalgamare velocemente, aggiungendo qualche cucchiaio di latte se necessario per lavorare meglio la pasta.
Si dovrà ottenere una pasta morbida ma non appiccicosa.
Avvolgere la pasta con pellicola e mettere in frigo per almeno 1 ora.
Ripieno
In un ciotola unire le mandorle, le nocciole, lo zucchero di canna, il cioccolato, i canditi, il miele, le uova.
Amalgamare tutti gli ingredienti aggiungendo qualche cucchiaio di vino cotto o altro liquore che preferite.
Mescolare bene e far riposare coperto un paio di ore.Assemblaggio
Riprendere la pasta. Dividerla in quattro pezzi.
Sul piano da lavoro posizionare un foglio di carta forno, infarinatelo leggermente e stendere la pasta con il mattarello.
Con un coltello, ricavare dalla sfoglia la sagoma di un agnello, togliere la pasta in eccesso.
Distribuire una parte del ripieno su tutta la sagoma ( ne andrà messo abbastanza, circa 2-3 cm) lasciando un po’ di bordo senza farcitura. Mettere da parte il dolce così sistemato.
Stendere un’altra sfoglia e adagiarla sopra la sagoma farcita con il ripieno. Togliere la pasta in eccesso e chiudere bene i bordi.
Lavorate piccole porzioni di pasta per decorare il musetto e per fare la coda
Adagiare il dolce sulla lastra e far cuocere in forno già caldo a 180°-190° (statico) per 30-40’ o cmq fino a leggera doratura dei bordi.
Sfornare, dopo alcuni minuti togliere adagiare su griglia e far raffreddare.Una volta freddo il dolce potrà essere decorato con
- cioccolato bianco sciolto e spennellato
- cioccolato fondente sciolto e spennellato
- glassa di albumi e zucchero montati ben fermi, distribuiti dul dolce e fatta asciugare
- gustato nella più semplice delle versioni
ricoprendo di cioccolato gli zoccoletti, l’occhio e la bocca.
Aggiungere un nastrino con una campanella ed è subito Pasqua :)
riuscito anche grazie al mio Sa che con la maestria dei più abili maestri pasticceri :) ha dato forma al mio dolce seguendo un modello fornitoci da mio fratello …
una squadra per tener vive le tradizioni!!
Non abbiamo resistito e l'abbiamo assaggiato subito!!!!
Sembra l'originale!!!
ma nn sarà che è più di un anno che nn assaporiamo l'originale!!
Poche ore fa ho composto un numero e dall’altra parte una voce soave ha risposto, Suor Giovanna, del monastero di clausura di San Ginesio, una grande emozione per me ascoltare quella voce serena, meravigliata e gioiosa di sentirmi, mi racconta che un tempo confezionavano agnelli per pasqua ma ora non più, mi dice che ora son rimaste in poche, mi parla della settimana santa densa di preghiera, mi dice che ci sono i muratori ed è tutto polveroso, mi dice che hanno tutto anche la polvere :) mi invita ad andare per ricevere in dono l’antica ricetta dell’agnello di Pasqua :) le tradizioni resteranno vive:)
Grazie per aver partecipato!
RispondiEliminaDAi è bellissimo!Che brava che sei stata,mi piace troppo!Un abbraccio cara e buon fine settimana
RispondiEliminaBravissima! E sono contenta che qualcuno porti avanti la tradizione... seppur ardua.
RispondiEliminaBaci
Stefania
Dolce agnello di Pasqua....
RispondiEliminati ho messo in elenco sul mio sunshine award, se ti va di passare a ritirarlo....
che bello che è...bravissima!!! un abbraccio
RispondiEliminabello ! fa tenerezza... ciao
RispondiEliminaquesto agnello è delizioso, lo conosco perchè la zia di dani ne prepara sempre 4-5 e li distribuisce in giro....anche alla mia famiglia...sparisce sempre in giornata! complimentoni chiara, il tuo è bellissimo e di sicuro sarà anche buonissimo. baci Angela
RispondiEliminaè splendido che tu tenga accese queste tradizioni!!!
RispondiEliminae nella tua terra ce ne sono davvero tante da custodire e far conoscere.
i tuoi racconti profumano come sempre du buono...
bacio amica
ps. le zampette dell'agnello sono carinissime;-)
Un post straordinario perchè affonda le radici nelle tradizioni che andrebbero sempre portate avanti. Senza radici e senza tradizioni non saremmo ciò che siamo, perciò rimaniamo sempre affascinati dalle storie ad esse legate. Il tuo dolce agnello è una piccola meraviglia, tra l'altro troviamo che il ripieno è semplicemente squisto, tu, Sa e tuo fratello siete stati davvero bravi e noi siamo felicissimi di ammirare il vostro capolavoro!
RispondiEliminaBuon fine settimana
Sabrina&Luca
Ma che bello questo agnellino!
RispondiEliminauna ricettina stupenda e della tradizione! che non conoscevo qui su a Venezia!
Bravissima!
Ciao davvero buoni e golosi questi agnellini!!!! molto adatti al periodo pasquale!!! davvero carini...complimenti...un bacione
RispondiEliminaTesoro, ho letto il titolo e m'è preso un cocolone, pensando fosse davvero un agnello...invece mi sono rasserenata appena sono entrata nella tua magica "casetta"
RispondiEliminacarinissimo, mi fa tanta tenerezza!
un bacio alla signora Giuditta ^_^
ed uno grande a te!
p.s che gioia ciò che hai scritto da me, non sai quanto mi ha abbia fatto felice, leggere che mi penserai davanti ad un papavero...spero allora, fioriscano tutto l'anno ^_^
Eh..questo si che è un agnellino ricco e goloso!! tantissimi ingredienti per il ripieno e semplice all'esterno!!
RispondiEliminabravissima!
baci baci
Oddio Chiara, che carino questo agnello!! Quasi un peccato però mangiarlo:)) Baci!
RispondiEliminaChiara,
RispondiEliminal'agnellino è stupendo, ma gustarlo è di una squisitezza infinita, complimenti la ricetta è ok, lo puoi rifare!!!
la tua mamma
bellissimo racconto e bellissimo agnellino, un idea da fare con il mio piccolo!!! baci
RispondiEliminaChiara,
RispondiEliminal'agnello è fantastico, ma mangiarlo è di una squisitezza infinita, come i cioccolatini uno tira l'altro, questo un pezzo tira l'altro fino a scoppiare.
mamma.
Oddio, che tenero!!!
RispondiEliminaCascasse il mondo lo voglio rifare! Brava e dolcissima come sempre! CIAO
Che bello!e poi ha l'idea di essere super buono, complimenti dolce Chiara
RispondiEliminama che bello il tuo agnellino dolce! tutte le ricette della tradizione locale sono un patrimonio inestimabile ed è bello ricordarle. Bravissima!
RispondiEliminaChe bellino che è! :-D Leggendo la ricetta mi è venuto in mente il ripieno dei dolci natalizi che facciamo qui...ci assomiglia molto! Mia madre, se ne avanzava, faceva degli strudel di pasta frolla e ce lo metteva dentro...deliziosi, quindi se tanto mi da tanto, penso che questo agnellino sia buonissimo! :-D
RispondiEliminaBrava anche epr il discorso delle tradizioni: è bella l'innovazione , sperimentare, ecc...ma è importante anche mantenere le tradizioni, anche perchè, secondo me, la buona cucina parte proprio da lì!
bacioniiiii
Ago :-D
chiara che buono che deve essere questo agnello farcito....ti è riuscito alla meraviglia...complimenti...un bacio:-)
RispondiEliminaAnnamaria
Bello!!! Questo agnellino fa tanta tenerezza!!!! Come avete potuto mangiarlo!!!
RispondiEliminaSiete molto carini insieme!!! Ciao!
è deliziosamente buono e bello chiara davvero splendido!!!sei bravissima e quasi un peccato mangiarlo per quanto è bello!!!bacioni imma
RispondiEliminaciao Chiara, questo agnello è una goduria, dalle mie parti ( peraltro molto vicine a LoroPiceno, paese del vino cotto ) facciamo un dolce di Natale molto simile a forma di serpente.
RispondiEliminaHai ragione sul Varnelli, hanno un aroma pazzesco, io ci faccio anche la pizza dolce, un giorno la posterò!!
ti è venuto una meraviglia!!!!! brava Chiara!!!! baci
RispondiEliminaMa che carinoooo!!!!!
RispondiEliminaE che buono che deve essere!!
Però è così bello che mi dispiacerebbe quasi mangiarlo ^^
Cara Chiara, il tuo agnello dolce è bellissimo... non conoscevo questa ricetta, non l'ho mai visto né mangiato questo dolce della tradizione. Perciò grazie per il tuo post, così denso di spiegazioni accurate.
RispondiEliminaA presto!
Sabrine
PS: grazie per avermi informata del buon esito dell'esperimento con i miei panini al malto: per me non c'è soddisfazione più grande! Se ti andrà di farci un post, fammelo sapere: c'è un posto per te nella pagina dedicata ai miei amici di penna e di fornelli... Ciao!
Ma che bellissimo risultato! Complimenti davvero per il lavoro di squadra...
RispondiEliminaDeve essere delizioso questo dolcetto! Sicuramente carinissimo da vedere. Non lo conoscevo. Lo proverò! Grazie:-)
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