lunedì 11 febbraio 2013

Fritole...a Venezia



"...La luce del sole entrava copiosa dal vetro, così forte
da abbagliarla, sulle prime. L'acqua della laguna era verde chiaro;
in lontananza vide i giardini e la cupola di San Giorgio Maggiore
e, dietro, la stessa città di Venezia, simile a una nuvola rosa
e oro sull'orizzonte. Imbarcazioni di ogni genere, navi mercantili
e schifi più modesti, facevano la spola nelle acque trafficate..."



"... A un certo punto, in quel dedalo di minuscole calli
dovevano aver imboccato la curva sbagliata, e si rese conto
di non sapere più dove si trovassero.
ll canale di fronte era strettissimo e portava in due direzioni
diverse: a sinistra del ponte si tornava nel labirinto di vicoli di
di Cannareggio, mentre a destra si arrivava quasi subito a un'altra
via d'acqua, leggermente più grande. La luna si si stagliava bassa
fra i tetti di due case di mercanti, riflessa nei silenziosi e
scintillanti nastri d'acqua neri su entrambi i loro lati. In una finestra
ad arco acuto ardeva una candela solitaria..."


"...Con il ponte di Rialto e la piazza del mercato ormai lontani
dietro di loro, proseguirono sopra una serie di piccoli canali
e lungo vari vicoli raggiungendo una delle zone più povere della città.
Le stradine divennero ancora più strette. La ressa si diradò
finché le calli parvero praticamente deserte...
Stucco rosa chiaro e rosso si sgretolava sui muri; alcune donne
chiacchieravano a gran voce dai piani superiori delle case
e stendevano il bucato alle finestre..."


"...Un uomo mascherato proveniente dall'estremità opposta del campo...
portava un soprabito talmente lungo da sfiorare il terreno,
la sezione inferiore rigida come se fosse stata trattata con catrame o cera.
La sua strana maschera aveva la forma del becco di un uccello,
un corvo o una cornacchia...
...Poi vide le cupole dorate, i mosaici di una chiesa,
il lampo di rosa e bianco,
e si rese conto di trovarsi in piazza San Marco..."


"... Al mondo esisteva forse un luogo più splendido e più
malinconico di Venezia?..."
                                                                                                                                                              tratto da Il diamante dell'harem




Fritole
frittelle di carnevale veneziane
tratto da La cucina del Veneto



Ingredienti

200 gr farina

12 gr lievito di birra

40 gr uva passa

40 gr pinoli

40 gr zucchero

1 bicchierino di grappa

3/4 l di olio di semi di arachide

zucchero a velo vanigliato





 Sciogliere in una ciotolina il lievito in poca acqua tiepida.
In una ciotola capiente setacciare la farina, aggiungere lo
zucchero, l'acqua in cui si è sciolto il lievito, la grappa
amalgamare con un cucchiaio e aggiungere la quantità
di acqua tiepida necessaria per ottenere una pasta morbida.
  Amalgamare bene fino a rendete l'impasto omogeneo
coprire con pellicola e mettere a lievitare in luogo caldo e
riparato.
   Quando la pasta avrà raddoppiato il volume, aggiungere
l'uvetta e i pinoli.
   Friggere il composto a cucchiaiate nell'olio bollente. Lasciare
dorare le frittelle, su fiamma regolare; prelevare con un mestolo
forato e adagiare su carta assorbente. Trasferire nel piatto di
portata e cospargere di zucchero a velo.


dove mangiare le fritole
Pasticceria Rizzardini
Sestiere San Polo


Libri
Set in Venice
Il diamante dell'harem
L'apprendista di Venezia
i segreti del Canal Grande
La cucina del Veneto


Film
Iago
Il mercante di Venezia
The tourist
Il talento di Mr Ripley




14 commenti:

  1. Dev'essere un bellissimo libro "Il diamante dell'harem", mi piacerebbe leggerlo..
    E complimenti per la squisita ricetta :P

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  2. che città fantastica, non ci sono mai stata..e questi dolcini fritti sono pazzeschi!!!

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  3. più splendido ma più malinconico:condivido in pieno!!
    ma io, in generale, associo la felicità alla malinconia.. sono cosi di natura ^_^
    e tu, con la tua naturalezza, mi incanti sempre :-)
    belle le foto e anche la ricettina di questi "fritole" pronunciata proprio alla veneziana:-)))
    felice settimana gioia mia

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    1. felice settimana a te, Vaty carissima!
      grazieeeeee sempre!!!!!!!!

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  4. Ma tu sei sempre in giro? ma come fai! ogni volta che penso "mmmm, vorrei andare qui o lì", TAC che tu ci vai e fai un bel post! per caso lavori per il tg!? ;)

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    1. Serena, no nn sono sempre in giro! faccio centinaia di foto che durano anni :) per rivederle in momentacci in cui si vorrebbe andar via per nn pensare a niente!
      baciiiiiii

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  5. Una poesia le fotografie, il passo suggestivo del libro e.. sicuramente queste fritole, amica cara.. Complimenti di vero cuore e un abbraccio grande grande. <3

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  6. Baci e abbracci...nevosi!
    Sai, quelle frittelline...adesso, un orzo caldo....

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    1. baci e abbracci nevosi mi piacciono un bel pò!!!! :D
      un orzo caldo..qnt tempo nnne bevo!
      baciiiiii piovosi e ventosi :)

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  7. Ciao Chiara,

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  8. Ciao Chiara, era tanto che non passavo a trovarti ... mannaggia al tempo!
    Bellissime foto, adoro Venezia, ci sono stata in tutte le stagioni, avevo una zia che abitava lì ... che fantastica città.
    complimenti anche per le fritole, buonissime.
    Un bacione

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    1. cia Terry!
      che bello averti qui:) eh il tempo...una corsa continua!
      grazieeee!!!!
      baci

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  9. Quanto è unica l'atmosfera di questa città. Quanto la amo. Quanto me l'hai riportata alla mente con queste immagini e queste parole. Quanto mi piace passare da te e ritrovarmi catapultata nell'anima di un luogo.Conosciuto o no poco importa, perché so che tu ne cogli sempre lo spirito. Grazie

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  10. Venezia è un'oasi di sogni lievi, è un parco di scorci unici, di suggestioni introvabili altrove, è il luogo prediletto per le mie fughe... grazie per queste meravigliose foto. Un caro saluto, Cris

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