" Fra un mese ( se i venti non ti faranno torto) giungerai
nella ricca isola di Sicilia e mangerai di quei
maccheroni che soglionsi cuocere con grassi caponi e
caci freschi da ogni lato, stillanti butirro e latte, e poi
con liberale e larga man si sovrappongono zucchero
e cannella della più fina che trovar si possa.
Ohimé, che vien la saliva in bocca sol a ricordarmene."
Dalla guida gastronomica del milanese
Ortenso Landi, segretario
di Lucrezia Gonzaga, prima metà del '500
ed eccomi con un'altra ricetta siciliana per continuare
questa volta passeggeremo immersi nella natura incontaminata della
Riserva Naturale Orientata dello Zingaro
info tratte da guida Sicilia Touring Editore
"...
da Scopello a San Vito lo Capo la costa ancora nasconde angoli incontaminati:
cale, faraglioni, torri costiere e, soprattutto, uno tra gli ultimi lembi di vegetazione
mediterranea. Qui grazie a un'imponente iniziativa delle organizzazioni ecologiste
e dell'opinione pubblica, è stata istituita nel 1981, su circa 1650 ettari, un'area
naturale protetta
un vero paradiso per chi ama la natura e le rocce a precipizio sul
mare. La flora comprende oltre 700 specie catalogate, tra cui l'orniello e il frassino
da manna, la malva, capperi, carrubi, sommacco, le caratteristiche palme nane, l'agave,
gli arbusti di lentisco, le macchie di erica e euforbia, le ginestre... Tra le piante più rare:
il cavolo di roccia, bellissime orchidee, il limonio, la stellina di Sicilia.
Significativa la fauna: il falco pellegrino, poiane, gheppi, corvi imperiali, volpi, donnole...
Fino al 1972 nelle grotte dello Zingaro è stata avvistata anche la foca monaca, ormai
scomparsa quasi del tutto
Nella riserva sono importanti le tracce lasciate dall'uomo come
la grotta dell'Uzzo ( Paleolitico) il borgo Cusenza, la Torre dell'Impiso, la Tonnarella dell'Uzzo
La riserva è percorribile solo a piedi,
entrando da sud-este ( Scopello)
o dal lato nord ( tonnarella dell'Uzzo)
Al suo interno è possibile seguire tre percorsi di visita:
il sentiero principale a ridosso del mare ( 7 km),
il percorso mare-monti ( 7 km)
il percorso Zingaro alto ( 10 km)
è possibile scegliere anche un altro itinerario
quello subacqueo, che consente di ammirare la ricchissima
vita sottomarina dello Zingaro..."
seguendo il percorso a ridosso del mare
abbiamo ammirato un panorama da togliere il fiato
"piccole cale si aprono su un mare incantevole,
attraversando Punta della Capreria, dove si trova il primo
rifugio della riserva, per imbattersi nello splendido paesaggio
tipicamente mediterraneo. Si prosegue per cala del Varo,
in cui si trova il secondo rifugio che ospita il museo della manna"
e pian piano di prosegue
incontrando baie, calette e angoli incontaminati,
ci si immerge nelle acque cristalline per poi riprendere il cammino
per scoprire un luogo di rara bellezza
le soste nelle varie calette sono imperdibili
per lasciare che lo sguardo si perda nei colori del mare
o nella suggestione delle rocce che evocano antiche leggende
e dalle meraviglie del paesaggio ci spostiamo alle meraviglie della tavola
gli anelletti "...
un tipo di pasta siciliano. E' la pasta al forno più comune e popolare,
classica apoteosi di ogni pasto festivo sia che esso avvenga in casa,
sulla spiaggia o sul prato..." dal libro Guida ai sapori perduti
E' un piatto buonissimo!!! la ricetta è di
Luna, amica di viaggi, letture e ricette :)
dalla prima volta che l'ho visto nel suo blog mi son messa alla ricerca degli anelletti
e dopo averli preparati non ho più smesso!!
una volta pronto il ragù, e quella è la parte più impegnativa, ma se fate come dalle mie
parti che per la domenica si preparano enormi pentoloni di ragù, basterà solo organizzarsi
si preparano delle scorte di ragù e quando si avrà voglia di anelletti al forno il resto della ricetta
sarà semplicissimo da preparare...
Anelletti alla siciliana
ricetta originale qui
l'ho fatta talmente tante volte
che non seguo dosi precise
400 gr anelletti
ragù
piselli
provolone
parmigiano
pangrattato
olio
Scaldare il ragù e aggiungere i piselli.
Cuocere la pasta al dente e passarla sotto il getto di acqua fredda.
Condire la pasta con metà del sugo ( meglio non caldo) e parmigiano
Oliare una teglia e spolverare con abbondante pangrattato, quindi
disporvi un primo strato di anelletti, provolone, parmigiano e sugo.
Proseguire con la pasta e gli altri ingredienti. Terminare con sugo
ricoprire uniformemente con pangrattato e un filo di olio.
Cuocere in forno a 180° per 25 minuti e altri 5 minuti grill.
Sfornare e lasciar riposare 10-20 minuti prima di servire.
libri
Guida ai sapori perduti