l'Italia si tinge di rosa
e mentre si raccontano vecchie storie, grandi successi, imprese eroiche, sogni che si infrangono, ragazzi di provincia che diventano miti e miti che restano tali nonostante qualcuno provi a scriverne un finale diverso....e mentre si racconta la storia del giro altri momenti, altre gesta, altri protagonisti stanno arricchendo questo racconto quasi secolare....
un racconto fatto di sport, di passione, di sacrifici, una storia fatta di uomini che vogliono credere e sognare e non solo quelli in sella ma anche e soprattuto quelli che ai lati delle strade, sui balconi, nelle piazze, sui tornanti di montagna sono lì ad aspettare ed incitare per rendere il giro una grande festa....ciascuno è cantastorie.....storie di provincia, di piccoli paesi, di borghi e frazioni quasi sconosciute che con il giro diventano, anche solo per un attimo, protagoniste della storia del nostro bel paese
come quella bimba e quel viaggio in treno che non dimenticherà mai...le emozioni, l'attesa...la passione nelle parole, negli occhi e nel cuore di suo nonno.....lui che era sempre in sella alla sua bici, con il caldo, con il freddo, con la nebbia, con il vento forte, sempre in bici lui che faceva km e km ogni giorno per andare a lavorare.....
....... questa volta non serve un viaggio in treno, il giro è sotto casa e tu accanto a me......nel mio cuore.......per te
e così il paesino si colora di rosa aspettando il giro che ha scelto di far tappa sul mare per la sua decima partenza
eventi, mostre, iniziative, pedalate, gare sportive....una bellissima passeggiata fotografica insieme agli Igers per raccontare l'attesa in rosa con tanto di concorso fotografico promosso dalla Gea, un'occasione per riscoprire angoli in una veste insolita
e poi la grande festa a poche ore dalla partenza
sul palco tutti i colori del giro, il foglio firma chiama a raccolta tutti i ciclisti che regalano saluti, sorrisi, battute e autografi
si ricordano grandi campioni, mitiche tappe e indimenticabili giri
si fanno pronostici, si scherza, si ride
grandi applausi all'arrivo dei favoriti: Contador, Aru, Visconti, Basso
e per Simone Stortoni che arriva in sella alla bici con il suo piccolo....
e il giro prosegue il suo viaggio
che dire Chiara! hai scritto una pagina epica sul Giro, da fare invidia a chi lo fa per mestiere. Ciao
RispondiEliminasenza prole, è una grande emozione, un tonfo al cuore, grandi ricordi, grazie Silvana
RispondiEliminaCiao, sono una grande appassionata del " Giro " e l'anno scorso ho potuto provare la stessa emozione che hai descritto tu oggi...il Giro è passato di qui e anche per noi è diventata una giornata indimenticabile. I tuoi ricordi sono splendidi e mi hanno riempita di emozioni.
RispondiEliminaA presto.
Antonella
il GIRO era per me mio padre. Ci telefonavamo, abitando lontani lontani, per commentare le tappe.
RispondiEliminaAmo il ciclismo perchè lo condividevo con mio padre.
Per me il GIRO era PANTANI.
L'ho conosciuto. L'ho visto correre. L'ho visto affrontare le montagne.
Il mio babbo ed io lo adoravamo.
Non ci sono più. Marco Pantani ed il mio babbo.
Ma adoro il ciclismo.
Emanuela
una grande emozione leggere le tue parole
Eliminadifficile scrivere qualcosa dopo questa tua dichiarazione di amore
grazie di cuore per aver condiviso momenti, ricordi sentimenti importanti e profondi
che dire....grazie!!!
RispondiEliminagrazie Leo, Silvana, Antonella, Emanuela con voi scatti e parole si riempiono di significato
che magnfiiche foto, hanno reso l'idea del contesto della corsa in bicicletta, sai cogliere e raccontare i momenti e le emozioni
RispondiEliminaCiao, io non sono particolarmente appassionata di ciclismo né del Giro, ma volevo dirti da civitanovese che i tuoi scatti fanno sembrare Civitanova proprio una bella città :-)
RispondiEliminaFederica