venerdì 27 settembre 2013

Pasta con le sarde (a mare)



un libro
tante ricette, tre poliziotti, indagini
cene, storie che si intrecciano in una città
un'isola...

PANZA E PRISENZA di Giuseppina Torregrossa

"...questa sera ti aspetto per cena..."
"E che ti porto, Marò?"
"Niente Sasà, panza e prisenza."
...quando Sasà arrivò.. Erano le nove in punto, panza e prisenza, come sempre, troppo timido forse, o volutamente distratto, per comprare quel mazzo di rose rosse che avrebbe reso tutto più semplice e gli avrebbe aperto la porta del cuore dell'amata...
   "Pasta con le sarde a mare" annunciò trionfale Marò.
   "Ti dimenticasti di comprare le sarde?" Il solito sarcasmo di Sasà.
   "No, è che era tardi e ho dovuto arraggiarmi."
   "L'odore mi pare buono."
    Si sedettero uno accanto all'altra come due turisti giapponesi, e mangiarono in silenzio...


Pasta ch'i sardi a mari

Ingredienti

    maccheroncini
    finocchietto selvatico
    acciughe salate
    pinoli
    uvetta
    cipolla
    olio extravergine di oliva


Procedimento

    Lessare un mazzetto di finocchietto, scolarlo e tagliarlo a
pezzi. In una padella far dorare una cipolla in olio, unirvi i
filetti di sei acciughe salate facendoli disfare, quindi un
cucchiaio di pinoli, uno di uvetta e il finocchietto. Mescolare
bene e far cuocere per dieci minuti, il tempo di lessare i
maccheroncini che saranno conditi con questa salsa ben
calda*.

Perché le sarde a mare? Un piatto povero, talmente povero
che non sono state impiegate nemmeno le sarde, lasciate,
infatti, a mare."




* ho tirato via la pasta qlc minuto prima per saltarla alcuni
minuti nella padella con la salsa, aggiungendo un po' di 
acqua di cottura.
servire terminando con un filo di olio a crudo.





appunti di viaggio
Palermo














libri
Panza e Prisenza
Palermo è una cipolla
Guida ai sapori perduti



mercoledì 25 settembre 2013

Patate arrosto




mentre mi perdo tra le strade e le ricette della grande mela
si fa per dire, sono qua, nn sono volata da nessuna parte
vi racconto del mio caldo autunno, a mangiare sotto un tetto di foglie
passeggiare su tappeti incantati, indugiare sulle soglie del bosco
cavalcare nella bellezza della campagna seguendo antichi ritmi
per ricordare quanto sia bello sorridere per il vento tra i capelli e per il sole che accarezza il viso



siamo nella riserva naturale Abbadia di Fiastra
in cui la natura è protagonista assoluta
percorsi a piedi, bici, cavallo; seguendo il fiume, arrivando fino al lago o inoltrandosi per il bosco
calde coperte all'ombra degli alberi
un maneggio in cui la passione e l'amore per i cavalli è coinvolgete
una fattoria
...







per uno spuntino un agriturismo in cui si assaporano i piatti della tradizione



e vi racconto di una ricetta facile facile
che ha per me il sapore della terra, della tradizione, dei ritmi lenti,
delle ricette di un tempo antico, di quando mia nonna le preparava
girando e rigirando con pazienza e tanta cura...
e la casa profuma di buono




Patate arrosto

Ingredienti
patate
aglio 
rosmarino
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Sbucciare e tagliare le patate a cubetti, metterle in acqua.
Sciacquare, tuffarle in acqua calda leggermente salata
e far cuocere per circa 10-15 minuti. Scolarle
Ungere una pirofila, trasferirvi le patate, condirle
con spicchi di aglio schiacciati, rosmarino, pepe e sale,
mescolare il tutto per condire in maniera omogenea.
Cuocere in forno a 200-220°C. fino a doratura, girando
di tanto in tanto.

grazie a Marifra e Rossella
guadate qui le ricette







lunedì 23 settembre 2013

leggendo





"...un misto di diners greci, drogherie ebraiche, un po' di Chinatown vecchia maniera, porcherie americane, cibi americani sani e un mucchio di altre cose stipate in un meltin-pot. Mescolate tutti questi ingredienti e avrete un biglietto di sola andata per NYC..."
New York 
Le ricette di culto








mercoledì 18 settembre 2013


per ringraziarvi del vostro affetto, del vostro abbraccio pieno di calore 
ho poco da offrirvi...un tè caldo e rassicurante e un grazie grande come il  mondo



"...prepara il tè con un rito lentissimo, che prima della fine della traversata avrò visto ripetere cento volte e imparato a memoria. Il tè bolle, assieme a qualche foglia di menta, per un quarto d'ora buono, finché l'acqua non prende il colore del petrolio. Dio sa da dove vengano gli sterpi che bruciano sotto la teiera. A bordo del camion non li ho visti, e intorno non c'è il minimo segno di vegetazione. Dopo la bollitura mette lo zucchero nella teiera, e comincia a versare l'ambra liquida e profumata: dalla teiera nel primo bicchiere, e da questo a tutti gli altri, come se il vetro stesso dei bicchieri dovesse impregnarsi del sapore forte del tè che rinfresca le pareti della bocca. Si beve tutti insieme succhiando rumorosamente dall'orlo del bicchiere per non scottarsi, al riparo dal vento che sferza l'altro lato del camion. E' un momento molto bello, caldo. Il tè avvicina. "Cha, tè del deserto, ti sveglia, ti nutre, ti rinfresca e ti riscalda"...Sento di avere intorno degli amici, anche se di molti non conosco ancora il nome." 
Vado verso il capo - Sergio Ramazzotti




appunti di viaggio
Marrakech
Agadir

libri
Vado verso il capo
ll Marocco in tavola


lunedì 16 settembre 2013

Torta pere e cioccolato



una torta per provare ad addolcire qst giorni 
in cui troppe cose sembrano avere 
un gusto un po' amaro

la ricetta originale è qui
mentre la mia versioni è qui

qst volta ho pensato di eliminare uova e burro
aggiungere pere e cioccolato fondente, tanto cioccolato fondente!


Torta pere e cioccolato 

Ingredienti
120 gr farina 00
120 gr farina integrale
80 gr maizena
150 gr zucchero di canna
80 gr olio di semi
acqua q.b.
3 pere
1 bustina di lievito per dolci
cioccolato fondente a pezzettoni
zucchero di canna

Unire le farine, aggiungere lo zucchero, l'olio, l'acqua q.b.
per amalgamare, il lievito, 1 pera tagliata a pezzi e il
cioccolato fondente. Amalgamare il tutto e versare in una
tortiera rivestita di carta forno. Terminare con fettine di
pere e zucchero di canna
Cuocere in forno già caldo a 180°-190° C. per 40-60' circa.
Fare la prova con lo stecchino, se asciutta sfornare, dopo un
20' togliere dalla tortiera e far raffreddare su griglia.






giovedì 12 settembre 2013

Cheesecake alla crema di nocciole


post ad elevato contenuto calorico
somministrare a piccole dosi
potrebbe creare dipendenza


una ricetta tanto semplice quanto pericolosa
è così semplice da preparare e così buona che l'unico consiglio che mi sento di darvi è: non provatela!
la colpevole di tutto è lei...Nigella!
il suo Nigellissima e la sua cheesecake al cioccolato e nocciole
ho un po' modificato la ricetta elimando burro, zucchero e nocciole ma credo che sia sempre troppo troppo pericolosa :)




Cheesecake alla crema di nocciole

ingredienti
250 gr digestive
latte q.b.
200 gr formaggio cremoso
250 gr mascarpone
crema di nocciole a volontà

   Tritare i biscotti, aggiungere un po' di latte per
amalgamare, il composto dovrà risultare
abbastanza asciutto. Stendere in una tortiera
( meglio uno stampo a cerniera da 22 cm circa)
rivestita di carta forno e mettere in frigo.
   In una ciotola unire formaggio e mascarpone
ed amalgamare fino ad ottenere un composto
cremoso, aggiungere la crema di nocciole e
amalgamare.
   Distribuire la crema sulla base di biscotti.
Mettere in frigo per almeno 3-4 ore.
   Togliere dal frigo e servire subito.
 

libri
Nigellissima - le mie ricette ispirate all'italia



lunedì 9 settembre 2013

Vita Vita

qualche scatto per voi...anche se lontane siete sempre qui con noi!
ci mancate!!!


Vita Vita
7 settembre 2013
10° Festival Internazionale di Arte Vivente




il paese...un teatro a cielo aperto
strade, piazze, vicoli, giardini...palcoscenico della vita


Daniele di Bonaventura

gli artisti animano le vie del centro
con spettacoli di grande suggestione



Marco Cocci Trio



                                                                         Franco Cerri



...al prossimo anno







libri
Fiabe Irlandesi di W. Yaets
Alice nel paese delle meraviglie
Fiabe dei Fratelli Grimm
Le metamorfosi di Ovidio - Orfeo e Euridice


mercoledì 4 settembre 2013

Mezze maniche con melanzane, pomodoro e pistacchi...a Moresco



settembre
ed è ancora estate :)
con le sue giornate lunghe, piene di sole, di cieli tersi, di vento che scaccia il caldo afoso
giorni dai colori caldi per immergersi nella bellezza della campagna, nella storia dei borghi, nei sapori della terra...per riempire occhi, pelle, anima del caldo sapore dell'estate






nei colori della campagna marchigiana, nella verde Valdaso ricca di incantevoli borghi e buona frutta, scopriamo Moresco, uno dei borghi più belli d'Italia
sulla sommità di un colle, racchiuso da possenti mura, il castello e le sue strette vie, la torre dell'orologio, la piazza...







all'ombra del portico della piazza, si ammira l'affresco di Vincenzo Pagani
e si pranza all'Osteria del Merlo:  vino di zona ( corte dei farfensi), acqua di fonte, patatine fritte, olive all'ascolana ripiene di ciauscolo...mezze maniche con melanzane, pomodoro e pistacchi, maccheroncini di Campofilone al ragù, amatriciana...grigliate...vino cotto e cantucci




continuando la passeggiata si sale sulla torre eptagonale
la vista è spettacolare sul borgo, sulla valle...fino al mare



e questa estate di settembre la ritrovo nel delizioso piatto gustato all'Osteria del Merlo
che provo subito a rifare per inserirlo nell'agenda delle ricette trovate viaggiando...


Mezze maniche con melanzane
pomodoro e pistacchi

mezze maniche rigate
pomodori ben maturi, spellati, privati dei semi e tagliati a pezzi
melanzane tagliate a dadini
pistacchi
olio extravergine di oliva
aglio
pepe
sale
prezzemolo tritato

In una padella far andare olio e aglio, aggiungere il pomodoro
e cuocere per alcuni minuti, regolando di sale e pepe.
In un'altra padella far andare un filo di olio e aglio e cuocere le
melanzane aggiungendo acqua calda e qualche cucchiaio di
pomodoro, regolare di sale.
Cuocere la pasta, terminare la cottura saltando le mezze maniche
nella padella del pomodoro aggiungendo melanzane e pistacchi
amalgamare aggiungendo pepe macinato fresco.
Aggiungere prezzemolo e servire.


















dove mangiare
Osteria del Merlo
piazza Castello
Moresco
chiuso 
riaperto ma non so con quale gestione